Dogecoin si compra la Triestina

La Triestina Calcio, storico club italiano oggi in Serie C, è passata sotto il controllo di House of Doge.
La Triestina Calcio, storico club italiano oggi in Serie C, è passata sotto il controllo di House of Doge.
Il 12 settembre 2025 la notizia ha fatto scalpore: la Triestina Calcio, storico club italiano oggi in Serie C, è passata sotto il controllo di House of Doge, il braccio operativo della Dogecoin Foundation. È la prima volta che una società legata a una criptovaluta diventa proprietaria di un club professionistico in Europa.
Ma che cos’è questa Fondazione Doge? Nata per sostenere e coordinare lo sviluppo di Dogecoin, la moneta digitale lanciata nel 2013 come scherzo su internet, la fondazione si propone oggi di darle un ruolo più “serio” e pratico. Attraverso House of Doge ha creato una riserva ufficiale di DOGE (già oltre 500 milioni di token, con l’obiettivo di arrivare a un miliardo), che serve a garantire liquidità e a dimostrare che la valuta può essere usata per pagamenti reali e veloci.
L’acquisto della Triestina va letto probabilmente in questa chiave: marketing. Il calcio è un palcoscenico popolare e identitario; legare DOGE a una squadra con tifosi e tradizione significa normalizzare l’idea che non si tratti solo di una moneta nata per scherzo, ma di un mezzo utilizzabile per biglietti, merchandising, promozioni digitali o esperimenti di fan engagement. In altre parole, la Triestina diventa un laboratorio per testare pagamenti in DOGE, fan token o iniziative NFT.
Eppure, sul piano delle criptovalute, l’impatto è pressoché nullo. Non cambia la natura di Dogecoin, che resta un asset altamente volatile, trainato più da mode social e tweet di personaggi influenti che da fondamentali economici. Non ci sono garanzie di stabilità o nuove infrastrutture “miracolose”: l’operazione è, in sostanza, una mossa di branding.
Notizie di questo tipo possono dare l’impressione che DOGE sia destinato a consolidarsi come valuta globale, spingendo qualcuno a investirci sperando in guadagni sicuri, ma una squadra di calcio non trasforma una moneta speculativa in una riserva di valore. Per i tifosi potrà esserci qualche curiosità o promozione, ma per l’investitore resta intatto il rischio: Dogecoin può salire come crollare, senza preavviso.
In sintesi: l’acquisto della Triestina è un colpo mediatico intelligente, ma sul piano delle criptovalute resta solo marketing. Chi investe in criptovalute farebbe bene a non farsi trascinare dall’entusiasmo calcistico: la volatilità rimane, e nessun club di calcio potrà cambiare questa realtà.
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