A Torino il mattone è stato vivace, ma...

In un anno i prezzi delle case a Torino sono saliti mediamente del 4,1% con picchi del 19,8% per le case nuove e dell’1,8% per quelle esistenti.
In un anno i prezzi delle case a Torino sono saliti mediamente del 4,1% con picchi del 19,8% per le case nuove e dell’1,8% per quelle esistenti.
I dati al 30 giugno 2023 pubblicati dall’Istat e relativi a Torino parlano chiaro: in un anno i prezzi delle case nella città sabauda sono saliti mediamente del 4,1% con picchi del 19,8% per le case nuove e dell’1,8% per quelle esistenti. Il dato si presta, quindi a una doppia lettura. La prima è che il settore è stato vivace. La seconda è che non ne ha approfittato più di tanto chi avesse già investito in un immobile per rivenderlo, perché la vivacità del settore ha riguardato più le imprese edili. Un dato da non sottovalutare se si parla di investimenti in immobili e che, in qualche modo, viene messo in luce anche da una analisi più approfondita sul passato. Da che esiste l’indice Istat Ipab che misura i prezzi delle case (1° trimestre del 2010) siamo sotto del 14,5% rispetto ai valori massimi (toccati nel 3° trimestre del 2010). Nel dettaglio rispetto a tale trimestre le case esistenti sono sotto del 18,1%, mentre le case nuove sono sopra dell’11,6%. C’è da dire, a riguardo, che i prezzi massimi delle case nuove sono stati toccati nel 2° trimestre 2013 e rispetto a quei picchi siamo sotto del 12,3%, ma il fatto che il mercato delle case esistenti non è così vivace risulta ancora una volta messo in luce.
Se andiamo più nel dettaglio delle singole zone di Torino sfruttando la Banca dati delle quotazioni immobiliari dell’agenzia delle entrate saltano all’occhio alcune cose interessanti. La prima è che tra 2006 e 2010 i prezzi delle case sono saliti un po’ ovunque. Merito, forse, dell’effetto Olimpiadi invernali che aveva dato lustro alla città. La seconda è che tra 2010 e 2023 la situazione cambia: se i prezzi nelle zone centrali sembrano reggere (salgono e scendono di poco), nelle zone semicentrali iniziano ad andare in affanno e, in periferia, addirittura crollano su livelli inferiori a quelli di 17 anni prima. La terza cosa riguarda i box auto. Hanno, inizialmente prezzi molto elevati, ma sono ovunque in calo e in periferia tracollano. Visto che si tratta di un investimento in immobili adatto anche a tasche meno capienti, visto importo minimo richiesto, questo dato fa riflettere.
Occorre capire come andrà la demografia della città: Torino è attrattiva? La popolazione di Torino nel 2021 era scesa sotto quota 850.000 abitanti, il minimo dal 1992 quando c’erano oltre 100.000 persone in più. È come se in 30 anni fosse scomparsa una città come Novara o Piacenza. Buona parte del calo (circa 60.000 persone) è avvenuto dopo il 2010. L’area metropolitana non sembra averne risentito (segno che la popolazione semplicemente si spostava solo un po’ più fuori porta), almeno fino al 2010, infatti tra alti e bassi nel periodo 1992-2010 la popolazione nell’area è rimasta pressoché stabile (+1,4%), ma poi ha iniziato a scendere e si sono persi circa 70.000 abitanti (una città come Cremona o Pavia). Per il futuro non disponiamo di dati puntuali, anche se l’Istat non è positiva per l’intero Piemonte dove vede un lento calo della popolazione da qui a 10 anni: da 4.256.000 del 2022 si passa a 4.145.000 del 2033 per scendere sotto quota 4 milioni dal 2044. In questo contesto potrebbe essere d’aiuto il fatto che Torino è ben collegata con Milano (50 minuti in alta velocità) e molto meno cara e questo può favorire un certo pendolarismo. Ma stiamo, comunque parlando di un fenomeno di nicchia che riguarda soprattutto aree non distanti dalle stazioni come quelle centrali. Il resto segue l’andamento di un’area economica che dopo la perdita della grande industria di un tempo fatica a rinnovarsi. Prima di impegnarvi con una casa a Torino a puro titolo di investimento (quindi non come abitazione principale) fatevi, quindi, bene i conti due volte.
I prezzi delle case in alcune zone di Torino |
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1° semestre 2006 | 1° semestre 2010 | 1° semestre 2023 | ||||
Minimo | Massimo | Minimo | Massimo | Minimo | Massimo | |
Zona: B1 Centrale – Via Roma | ||||||
Abitazioni civili | 1.990 | 2.400 | 2.850 | 3.800 | 2.800 (3.900) | 4.100 (5.900) |
Abitazioni signorili | 2.220 | 3.050 | 3.000 (3.800) | 4.000 (5.000) | 2.900 (4.100) | 4.200 (6.200) |
Box | 3.040 | 3.450 | 3.100 | 3.600 | 2.200 | 3.300 |
Zona: B8 Centrale – San Salvario | ||||||
Abitazioni civili | 1.360 | 1.850 | 1.650 | 2.450 | 1.550 | 2.350 |
Abitazioni economiche | 1.250 | 1.700 | 1.450 | 2.150 | 1.200 (1.800) | 1.750 (2.700) |
Box | 3.010 | 3.350 | 2.900 | 3.300 | 1.350 | 2.050 |
Zona: C1 Semicentrale – Valentino | ||||||
Abitazioni civili | 1.800 | 2.200 | 2.400 | 3.200 | 1.900 (2.550) | 2.850 (3.800) |
Abitazioni signorili | n.d. | n.d. | 2.550 | 3.200 | 2.000 (2.800) | 3.000 (4.200) |
Box | 3.210 | 3.400 | 3.200 | 3.500 | 1.400 | 2.100 |
Zona: D4 Periferica – Lingotto | ||||||
Abitazioni civili | 1.350 | 1.650 | 1.700 | 2.450 | 1.200 (1.900) | 1.800 (2.800) |
Abitazioni economiche | 1.100 | 1.300 | 1.550 | 2.150 | 980 | 1.450 |
Box | 1.530 | 2.040 | 1.550 | 2.050 | 840 | 1.250 |
Zona: D12 Periferica – Rebaudengo | ||||||
Abitazioni civili | n.d. | n.d. | 1.650 | 2.150 | 880 | 1.300 |
Abitazioni economiche | 1.160 | 1.500 | 1.300 | 1.800 | 740 | 1.100 |
Box | 1.300 | 1.500 | 1.400 | 1.650 | 700 | 1.050 |
NB: i prezzi al metro quadro sono per stato di conservazione “normale”, quelli indicati tra parentesi sono per stato di conservazione “ottimo”. Fonte dei dati Banca dati delle quotazioni immobiliari dell’agenzia delle entrate www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/Consultazione/ricerca.htm. n.d.: non disponibile. |
A inizio mese abbiamo parlato di Roma, mentre questa estate abbiamo parlato di case al mare. Milano è stato oggetto di un’analisi lo scorso maggio.
I dati statistici sulla popolazione sono ripresi dall’Istat e da www.demos.piemonte.it.
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