News Materie prime

L’oro ha raggiunto nuove vette

Circa un terzo delle banche centrali intende continuare con gli acquisti di oro nel prossimo anno.

Circa un terzo delle banche centrali intende continuare con gli acquisti di oro nel prossimo anno.

Data di pubblicazione 18 luglio 2024
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

Circa un terzo delle banche centrali intende continuare con gli acquisti di oro nel prossimo anno.

Circa un terzo delle banche centrali intende continuare con gli acquisti di oro nel prossimo anno.

Quali sono i motivi? Quali le prospettive?

Ieri (17 luglio), l'oro quotava 2460,1 dollari per oncia troy. Questo ha fatto pensare a molti a una ripresa dopo il periodo di pausa che il metallo giallo si era preso nel mese di giugno. A spingere l’acceleratore sulle quotazioni dell’oro ha molto probabilmente contribuito il fatto che oramai sono tutti convinti che la Fed tagli i tassi da qui a fine anno in maniera più risoluta di quanto si credeva non molto tempo fa. Ricordiamo che il principale concorrente dell’oro nel cuore degli investitore, sono i titoli di Stato Usa e il dollaro in generale, che appaiono ugualmente sicuri e, in più, danno cedole che l’oro non offre. Un taglio dei tassi futuro rende, in prospettiva, meno interessanti le cedole titoli di Stato Usa e, quindi indebolisce il principale concorrente del metallo giallo.

Le incertezze politiche contribuiscono?

Potrebbe anche esserci dell’altro, però: la campagna elettorale Usa è entrata nel vivo e secondo alcuni la prospettiva di una presidenza Trump potrebbe far pensare a rapporti più difficili con la Cina, per cui farebbe guadagnare interesse per un bene rifugio come l’oro. Difficile dire se questa sia una prospettiva reale, certamente l’oro ha tutto da beneficiare in una situazione di instabilità e tassi calanti, ma ha anche da beneficiare della prospettiva che entrambi i candidati alla presidenza Usa non sembrano intenzionati a portare modifiche sostanziali alle dinamiche del debito americano. Al momento Trump sembra poter facilitare un minor carico fiscale senza tagli sostanziali alla spesa e Biden negli ultimi anni non ha certo tirato i cordoni della spesa.

Ora i dettagli non contano più di tanto: conta il fatto che non si vede, per ora, all’orizzonte un governo Usa che agisca con rigore tedesco. E questo alla lunga potrebbe diventare più un fattore di debolezza che un fattore di forza per il dollaro. E, anche qui, il dollaro debole è un concorrente meno forte per l’oro.

Stiamo parlando, ovviamente, di prospettive di lunghissimo periodo. Ma danno il senso di una corsa dell’oro che potrebbe non finire domani, ma proseguire. Magari con calma e senza particolari scossoni, ma senza recedere. D’altronde la tensione geopolitica attuale, con l'idea di usare i beni russi per finanziare l’Ucraina può far temere, a chi non è particolarmente amico dell’Occidente che investire in titoli qui da noi possa creare problemi in caso di conflitto.

Gli acquisti delle banche centrali non termineranno presto

Questo ha contribuito negli scorsi tempi a spingere gli acquisti delle banche centrali (te ne abbiamo parlato qui). Finché le banche centrali non smettono con gli acquisti, la situazione per l’oro potrebbe essere positiva. E questo è anche ciò che traspare da una notizia pubblicata dal World Gold Council un mese fa (qui i dettagli: www.gold.org/news-and-events/press-releases/central-banks-expect-official-sector-demand-rise-next-year), per cui in base ai risultati del The 2024 Central Banks Gold Reserves che raccoglie dati e intervisti dalla maggior parte delle Banche centrali mondiale, sembra che circa un terzo delle banche centrali intende continuare con gli acquisti di oro nel prossimo anno. Le interviste risalgono al periodo febbraio, marzo, aprile di quest’anno, non sono recentissime, ma non c’è motivo di pensare a un cambiamento repentino di idee.

Noi continuiamo a confermarti la nostra strategia sul metallo giallo che trovi descritta qui.