Incognita Cina

Cina
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I buoni dati sulle esportazioni cinesi (+24% a luglio 2022 rispetto a luglio 2021), non riescono a sostenere la crescita economica, reduce da un secondo trimestre molto deludente: con una crescita media del 2,6% nella prima metà del 2022, è ormai chiaro che Pechino non riuscirà a raggiungere quello che è il suo obiettivo di crescita per quest’anno (+5,5%). A essere deficitaria è proprio la domanda interna - le importazioni sono cresciute solo dell'1% a luglio. I motivi sono molteplici, dalla “lunga coda” dello scandalo Evergrande, che ha travolto il settore immobiliare cinese e che ancora non si è concluso, alla volontà di proseguire con una politica “Covid zero”, rinunciando quindi all’idea di una convivenza con il virus e continuando con ripetuti lock down parziali, soprattutto nelle grandi città, non ha giovato sicuramente all’economia del Paese.
Evergrande è stato un colosso immobiliare cinese, finito in default a fine 2021 – te ne abbiamo parlato nel n° 1430. La vicenda ha provocato un maremoto sul mercato immobiliare cinese, che ancora non si è ripreso del tutto. Di recente, a fine luglio, si è tornato a parlare della società, e, in particolare, di nuove operazioni non limpide effettuate da due manager che avrebbero creato un nuovo “buco” di 2 miliardi di dollari presso la controllata Evergrande Property Solutions, e che lo scandalo sarebbe scoppiato sempre a fronte di prestiti bancari non rimborsati. Oltre a questi scandali, poi, il settore immobiliare cinese deve fare i conti con molti progetti immobiliari incompiuti, che spingono le famiglie cinesi a diffidare degli acquisti di immobili in costruzione e spesso a non pagare le rate dei mutui contratti.
L’intervento della Banca centrale cinese, che, a sorpresa, ha deciso di tagliare i tassi proprio il 15 agosto, e ha varato un’altra serie di azioni a sostegno dell’economia non sarà certamente isolato, e in futuro è molto probabile che ce ne siano altri. E probabilmente non sarà solo la politica monetaria lo strumento che la Cina metterà in campo per risollevare le sorti dell’economia e ridare fiducia agli investitori; ci aspettiamo che, prima o poi, accetti la necessaria convivenza con il virus e superi l’attuale clima di “tolleranza zero”.
Alla questione economica complessa, in questo periodo si aggiungono anche le tensioni intorno a Taiwan: mentre la Cina ha tutto l'interesse a restare in affari e ignorare il più possibile la retorica proveniente dagli Stati Uniti, negli Usa l’ostilità verso la Cina è un tema che accomuna entrambi gli schieramenti politici e che, a pochi mesi dalle elezioni per il Congresso, potrebbe tornare in auge proprio in vista delle prossime elezioni. Nel breve termine, questa animosità, così come il rallentamento della domanda occidentale, potrebbe in qualche modo pesare sulla vitalità delle esportazioni cinesi.
Nel lungo termine, però, grazie anche al ricorso sempre più massiccio all’uso delle energie rinnovabili, in particolare negli Stati Uniti, la Cina, che domina la produzione di molti prodotti (come pannelli solari, turbine eoliche, batterie) indispensabili per poter produrre energie in modo pulito, potrebbe trarne notevole vantaggio, così come trarrà vantaggio dal divieto di vendere auto a combustione dal 2035 e dall’obiettivo “zero emissioni” entro il 2050, dato che, sempre la Cina, resta la maggior produttrice mondiale in questi settori e continuerà ad essere un attore chiave, se l'Occidente vorrà rispettare i suoi impegni per la salvaguardia del clima. Per questi motivi e nonostante le attuali tensioni, noi continuiamo a suggerirti di puntare su questo Paese, confermando i nostri consigli di luglio, sempre in un’ottima di lungo periodo e sempre rispettando le strategie alla base dei dei nostri portafogli. Quali sono i prodotti più adatti attraverso cui investire in azioni cinesi? Ti rinnoviamo il consiglio per l’Etf Hsbc Msci China Ucits (6,755 Usd; Isin IE00B44T3H88), che investe su tutti i mercati azionari cinesi e che preferiamo ad altri prodotti che magari hanno ottenuto una valutazione anche migliore. Lo puoi comprare a Piazza Affari come una normale azione.
Contrariamente a quello italiano, che contratta azioni solo sulla Piazza milanese, il mercato azionario cinese ha diversi mercati azionari, sui quali vengono quotate azioni di tipologia diversa tra loro, come le Azioni A – quotate a Shanghai e Shenzen, solo da poco accessibili ai compratori non cinesi e le Azioni B, sempre quotate a Shanghai espresse in dollari Usa e Shenzen espresse in dollari di Hong Kong. Per ulteriori approfondimenti sul tema vai qui.
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