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La Bce: taglia i tassi. Cosa aspettarsi dal futuro?

Riunione Bce giugno 2025

Riunione Bce giugno 2025

Data di pubblicazione 05 giugno 2025
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Riunione Bce giugno 2025

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La Banca centrale europea ha tagliato i tassi, come ampiamente atteso. Ecco le motivazioni e come gestire i tuoi investimenti

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi dello 0,25%, è l'ottavo taglio da quando ha iniziato l'allentamento monetario, portando così i tassi ufficiali al 2,15% e quello sui depositi al 2%. Il taglio è la diretta conseguenza della valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, che sono state riviste, vedi più avanti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.

LE NUOVE STIME
Come di consueto, le riunioni di marzo, giugno, settembre e dicembre prevedono una revisione delle stime su inflazione e Pil. Per quanto riguarda il carovita, le nuove stime sull'indice generale sono per una media al 2% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2% nel 2027. Si tratta di revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, per la precisione dello 0,3% per il 2025 e il 2026, e riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro. Per quanto riguarda l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare, la cosiddetta inflazione core - o di fondo, le previsioni si attendono che si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e nel 2027, rimanendo così sostanzialmente invariate rispetto alle stime di marzo. Per quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027.

COSA ASPETTARSI DAL FUTURO
Il taglio odierno era tanto scontato e considerato certo che già nei giorni scorsi il dibattito era concentrato sulle future mosse. A luglio la Bce dovrebbe prendersi una pausa, per poi tagliare nuovamente i tassi a settembre. Questo è l’opinione che domina sui mercati. Un altro taglio in questo 2025 dopo quello odierno è considerato sicuramente possibile e, sempre per i mercati, anche qualcosa di più - i tassi sui depositi potrebbero arrivare all’1,75%.

C’è addirittura chi non esclude un ulteriore taglio ai tassi entro fine anno. Un’ipotesi ancora abbastanza poco considerata e che per prendere corpo avrà bisogno di dati sull’economia peggiori di quanto atteso. L’inflazione è tornata sotto il 2% e anche le metriche più significative su carovita (indice core) e pressioni inflazionistiche (prezzi dei servizi) mostrano un rallentamento anche maggiore di quanto atteso. Se questa tendenza dovesse confermarsi, non ci sarebbero motivi per non allentare maggiormente la politica monetaria, soprattutto se l’economia dovesse rallentare. Tutto dipenderà dai dazi e dai loro effetti – una volta, se e come – saranno implementati dagli Usa.

NELLA PRATICA: COME GESTIRE LE TUE FINANZE, SIA L'ATTIVO, SIA IL PASSIVO
Le incertezze sulle mosse a livello politico nel mondo e di quelle della Bce comportano, e comporteranno, volatilità sui mercati, compresi quelli obbligazionari. la volatilità può essere gestita attraverso la diversificazione: la prima cosa da fare, dunque, controlla i nostri portafogli per sapere come allocare tutti i tuoi risparmi, o per verificare di essere in linea con i nostri consigli - non solo con la parte obbligazionaria, ma anche con quella azionaria. Con le obbligazioni in euro devi posizionarti su scadenze tra il 2028 e inizio 2033. Data la volatilità, oggi è ancora più importante diversificare tra le diverse scadenze: acquista dunque diversi titoli, di diversi emittenti e con scadenze diverse comprese tra i 3 e gli 8 anni. Se investi replicando la strategia barbell o la ladder, puoi optare invece per scadenze comprese tra 1 e 10 anni. 

Le decisioni della Banca centrale europea hanno un impatto non solo se hai delle risorse da investire, ma anche se hai dei debiti, tipicamente il mutuo. Una corretta gestione delle proprie finanze, infatti, tiene conto sia delle passività, mutui, prestiti…, sia delle cosiddette attività, quindi degli investimenti già effettuati, ma anche delle ulteriori risorse disponibili da destinare ad altri investimenti. Anche se hai un mutuo con una rata gestibile se rapportato alle tue finanze, infatti, ciò non toglie che si possa prendere in considerazione di abbassare la rata del proprio mutuo. Facendolo, si liberano risorse finanziarie, perché ciò che eventualmente si risparmia con una rata più bassa del mutuo la si può dedicare ad aumentare le proprie spese oppure ad altri investimenti. Per scoprire come comportarsi con i mutui - e come comparare le diverse offerte sul mercato, confrontandole con le tue condizioni - puoi leggere l’analisi di Altroconsumo.

Sempre in ottica operativa, unendo la gestione sia del passivo sia dell'attivo, puoi allineare la parte obbligazionaria dei tuoi portafogli per coprire le uscite mensili, come per esempio le rate del mutuo, attraverso la cosiddetta immunizzazione dei flussi di cassa.