Obbligazioni per le tue spese (mutuo compreso)

Immunizzazione: obbligazioni per le tue spese
Immunizzazione: obbligazioni per le tue spese
Nei numeri precedenti abbiamo passato in rassegna diverse strategie obbligazionarie che consentono di investire la quota da dedicare ai bond nei nostri portafogli gestendo il rischio tassi d’interesse, il più presente e tra i più rilevanti quando si investe in obbligazioni. La fluttuazione dei tassi comporta infatti una variazione dei prezzi dei bond e il rischio di reinvestimento. Per ridurre questi rischi si ricorrere alla cosiddetta immunizzazione, che altro non è che creare un portafoglio obbligazionario in grado di garantire, se i tassi di interesse aumentano, che il guadagno dal reinvestimento sia maggiore o uguale alla perdita nel valore del portafoglio, per via dei cali dei prezzi dei bond, e che, se i tassi diminuiscono, il guadagno nel valore del portafoglio sia maggiore o uguale alla perdita dal reinvestire in titoli che rendono meno. Nella pratica questa immunizzazione può essere realizzata attraverso diverse strategie, come la ladder, la barbell oppure la bullet strategy. Le strategie di immunizzazione non si fermano però qui e le obbligazioni possono essere usate anche per un ulteriore scopo.
IMMUNIZZARE ENTRATE E USCITE
Ognuno di noi, una famiglia, una coppia, single… ha delle spese per cibo, bollette, tempo libero, ma anche, e soprattutto, la rata del mutuo. In generale, che sia la rata di un mutuo, di un prestito da restituire o altre spese che bisogna sostenere periodicamente, sul nostro conto si hanno una serie di uscite mensili a fronte, normalmente, di un'entrata rappresentata dal reddito da lavoro e, eventualmente, di quelle derivanti da investimenti. Queste entrate e uscite sono anche chiamate, in termini tecnici, flussi di cassa, che possono essere positivi (se sono entrate) o negativi (se sono spese). L'immunizzazione si può usare non solo per minimizzare il rischio tassi di un investimento obbligazionario, ma si può anche applicare sui flussi di cassa. L'idea è la seguente: tramite gli investimenti, tipicamente quelli che pagano interessi periodici e dunque tra tutte le tipologie di investimento la più adatta sono le obbligazioni, si possono, se non in tutto almeno in parte, coprire alcune di queste uscite. Oggi vedremo come applicare l’immunizzazione usando come voce di spesa la rata del mutuo, ma sostituendo a quest’ultima una qualunque altra voce di spesa il metodo da seguire è lo stesso. Perché usiamo il mutuo? Per due motivi. Il primo. Tra le varie uscite una quota rilevante è rappresentata spesso e volentieri proprio dal mutuo. Il secondo. Usare il mutuo permette di introdurre un concetto molto importante nella pianificazione e nella gestione delle tue finanze, quella della gestione sia dell’attivo, sia del passivo.
Una corretta gestione delle proprie finanze, infatti, tiene conto sia delle passività (mutui, prestiti…), sia delle cosiddette attività, quindi degli investimenti già effettuati, ma anche delle ulteriori risorse disponibili da destinare ad altri investimenti. Chiunque deve monitorare le proprie passività, non solo chi ha pochi margini di risparmio o un capitale da investire ridotto. Anche se hai un mutuo con una rata gestibile se rapportato alle tue finanze, infatti, ciò non toglie che si possa prendere in considerazione di abbassarla. Facendolo, si liberano risorse finanziarie, perché ciò che eventualmente si risparmia con una rata più bassa del mutuo la si può dedicare ad aumentare le proprie spese oppure ad altri investimenti. Se quanto risparmiato dalla rata di un mutuo lo si dedica agli investimenti, si crea un circolo virtuoso: si abbassa la rata del mutuo, che diventa più sostenibile e si hanno più soldi per investire, ma questo significa investire un capitale maggiore e dunque aumentare la rendita dei propri investimenti, che a sua volta significa avere entrate maggiori che coprono una quota maggiore della rata da pagare, rendendola sempre più gestibile e liberando quindi altre risorse che possono essere a loro volta usate per consumi o altri investimenti.
GESTIRE LA RATA DEL MUTUO PUÒ “RENDERE” QUANTO UN BTP
La prima cosa da fare è cercare dunque di abbassare la rata del proprio mutuo. Per farlo puoi valutare le migliori soluzioni con il servizio online di Altroconsumo per comparare i mutui. Grazie a questo servizio, infatti, inserendo i tuoi dati avrai un calcolo personalizzato e ti verrà suggerito il mutuo più adatto. Potrai poi anche richiedere il prodotto alla banca. Ad esempio, simulando un mutuo di 200.000 euro, durata di 25 anni, con le condizioni presenti sul mercato una rata mensile può senza troppa difficoltà superare i 1.000 euro – dal comparatore il primo mutuo che supera i 1.000 euro ha una rata di 1.010 euro mensili, ma ce ne sono anche di più alti. Ipotizziamo che sia questa la rata pagata attualmente. Con il comparatore si può però scoprire che la rata può essere abbassata, con una surroga, a 887 euro mensili (su dodici mesi è un risparmio di 1.476 euro - dati sulle rilevazioni disponibili il 2/01). A seconda delle condizioni del mutuo questo risparmio più essere maggiore o minore, ma questo veloce esempio dimostra immediatamente quanto può essere utile gestire le proprie passività. Nell’esempio usato, abbiamo ipotizzato una coppia con due stipendi di 2.000 euro netti al mese: il reddito annuo netto della coppia è quindi di 52.000 euro – ipotizzando tredici mensilità. I 1.476 euro risparmiati con il mutuo, che sono di fatto nuove risorse che sono a disposizione della coppia, sono pari al 2,83% netto se rapportato ai 52.000 euro di reddito. In altri termini, grazie alla surroga questa coppia ha ottenuto la stessa liquidità aggiuntiva che avrebbe avuto investendo un capitale aggiuntivo di 52.000 euro, che però non aveva, ottenendo con certezza il 2,83% annuo netto – un rendimento che oggi paga un BTp a 8 anni, dunque decisamente interessante. Questo dimostra quanto può valere una corretta gestione delle passività.
COME SCEGLIERE LE OBBLIGAZIONI
A questo punto, nel caso si abbia anche un capitale investito a disposizione oppure una quota di risparmi che si riesce a mettere da parte e che può essere investita, si può fare un allineamento tra le uscite e le entrate. Il ragionamento nella pratica è molto semplice: acquistare dei prodotti che ogni mese ci diano un’entrata periodica che sia il più possibile stabile e fissa nel tempo. Se il mutuo è a tasso fisso le rate saranno sempre uguali e quindi con entrate che sono sempre uguali si ha la certezza di compensare almeno in parte la rata del mutuo. Se il mutuo è a tasso variabile non si ha la certezza di avere una copertura fissa della rata che si dovrà andare a pagare di volta in volta. Tuttavia, proprio perché si è di fronte ad un'uscita che può variare nel tempo, a seconda del periodo e del ciclo dei tassi di interesse, avere la certezza di un'entrata fissa rappresenta un utile e valido sostegno finanziario.
Nella pratica ciò che va fatto è acquistare obbligazioni che pagano cedole nei 12 mesi dell'anno, scegliendole con una cedola simile proprio per mantenere il più stabile possibile le proprie entrate. Inoltre, vanno scelti quei bond, a parità di rendimento, con cedole alte, e prezzo anche sopra 100, perché ciò che interessa in questo caso è la rendita periodica, e che sia il più alta possibile in modo da coprire una quota maggiore della rata del mutuo, e non un capitale accumulato a scadenza – che si avrebbe con obbligazioni con cedole più basse e prezzi più bassi. Non va poi dimenticato di scegliere le obbligazioni diversificando su diversi emittenti, in modo da ridurre e stemperare anche il rischio di credito, dato che si sta sempre parlando di un investimento in obbligazioni.
TUTTO REPLICABILE CON I NOSTRI PORTAFOGLI
Tutto questo può essere tranquillamente calato all'interno della nostra strategia di portafoglio, scegliendo le obbligazioni in euro all'acquisto e diversificando tra i diversi emittenti come ti consigliamo di fare. Come vedi non stiamo introducendo una strategia alternativa o non conciliabile con quella dei portafogli, ma puoi tranquillamente continuare a gestire i tuoi investimenti come hai sempre fatto, introducendo anche la gestione delle tue passività.
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