Obbligazioni: strategie più evolute

Butterfly strategy con le obbligazioni
Butterfly strategy con le obbligazioni
Le obbligazioni rappresentano uno strumento estremamente duttile, attraverso il quale è possibile intraprendere diverse tipologie di investimenti. L’approccio più classico è quello che consiste nell’acquistare un titolo e mantenerlo fino alla sua naturale scadenza, così da beneficiare delle cedole e, in alcuni casi, di un incremento del prezzo. Questa strategia, tuttavia, è soltanto una delle tante disponibili sul mercato. Molti investitori, in particolare quelli meno attivi e propensi a gestire continuamente il proprio portafoglio, preferiscono destinare una parte del risparmio in obbligazioni e lasciarlo intatto per un determinato periodo di tempo, adottando quindi una modalità di investimento più tranquilla e di lungo respiro.
Nonostante siano soggette a rischi, discussi e conosciuti, le obbligazioni restano comunque lo strumento più utilizzato anche da investitori con competenze limitate. Questo non significa, però, che si tratti di un investimento statico o privo di alternative: le obbligazioni, infatti, possono essere sfruttate in diversi modi e con differenti obiettivi, a seconda della prospettiva adottata. È possibile ragionare tanto in termini di funzione quanto di strategia, e in questo senso esistono numerosi approcci più o meno sofisticati.
Tra le strategie più note e frequentemente adottate si trovano la cosiddetta Barbell strategy e la Ladder strategy, entrambe consigliate anche per la costruzione dei nostri portafogli. In passato si è parlato anche della Bullet strategy, pur senza raccomandarla, mentre a seconda delle condizioni di mercato vengono utilizzate strategie speculative come lo steepening e il flattening. Lo steepening, che in italiano corrisponde all’irripidimento della curva dei tassi, si basa sull’ipotesi che i rendimenti a lungo termine aumentino più di quelli a breve, ampliando così il differenziale tra le due estremità della curva. Al contrario, il flattening si fonda sull’appiattimento della curva, ossia sulla riduzione del divario tra i rendimenti a breve e a lungo termine, con conseguente omogeneizzazione della struttura temporale dei tassi.
Accanto a queste strategie se ne colloca un’altra, più complessa e avanzata, conosciuta come Butterfly strategy. Il suo nome richiama la forma di una farfalla, composta da due ali e un corpo centrale, che nella pratica corrispondono a scadenze brevi e lunghe da un lato (le ali) e a una scadenza intermedia dall’altro (il corpo). Ad esempio, si può pensare di utilizzare come ali le scadenze a due e a dieci anni, e come corpo quella a cinque anni. L’operatività consiste nell’assumere posizioni corte sulle scadenze più lunghe e più corte, dunque sulle ali e posizioni lunghe su quelle intermedie, cercando così di trarre vantaggio dai movimenti differenziati della curva dei tassi e dalla sua volatilità, che raramente si manifesta in maniera uniforme lungo tutte le scadenze (il cosiddetto rischio curva dei tassi). Si tratta di una strategia che nasce nel mondo dei derivati, delle opzioni, ma che può essere applicata anche ad altre situaizoni.
La Butterfly strategy può essere replicata attraverso obbligazioni, in questo caso è però necessario poter vendere allo scoperto e questo potrebbe non essere possibili per tutti gli investitori. Si può replicare anche con strumenti complessi come certificati short e long - o altri derivati - che consentono di assumere posizioni corte e lunghe, ma si tratta di strumenti che devono essere conosciuti e gestiti con cura. Questo evidenzia come la strategia non sia adatta a tutti: richiede infatti conoscenze avanzate, maggiore attenzione e un approccio attivo agli investimenti. Nonostante ciò, resta comunque un’opportunità interessante, utile almeno a livello di cultura finanziaria per i lettori meno esperti, e in alcuni casi anche una soluzione concreta per investitori più evoluti che desiderano diversificare e rendere più dinamico il proprio portafoglio. Qualora le situazioni di mercato lo richiedessero, o lo rendessero conveniente, potremmo anche presentare questa strategia: fa parte degli strumenti all’interno della “cassetta degli attrezzi” da cui poi ogni investitore può attingere, a seconda delle sue conoscenze, necessità…
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