Switch
Nel linguaggio degli investimenti, lo switch è quell'operazione con cui un investitore passa da un prodotto all'altro (switch di fatto indica il passaggio, il cambiamento).
Il passaggio da una scelta ad un'altra può riguardare qualunque tipo di investimento, ma in genere il concetto di switch è associato più frequentemente ai fondi di investimento: spesso, infatti, una società di gestione del risparmio consente al cliente di passare da un fondo un altro durante il periodo in cui si intende investire, senza dover vendere il primo e acquistare il secondo, purché ovviamente siano entrambi gestiti dalla stessa società.
Anche nel mondo delle polizze, tuttavia, si può parlare di operazione di switch, in particolare per le polizze cosiddette unit linked dove l'andamento della polizza offerto da una compagnia assicurativa è legata a un fondo sottostante, e in alcuni casi l'investitore può decidere di cambiare il fondo a cui la propria polizza è parametrata.
Lo switch ha dei costi? Dipende. Gli intermediari migliori non applicano spese e consentono switch gratuiti, ma in altri casi è possibile che ci sia un costo di switch, cioè delle spese addebitate al cliente e calcolate in percentuale sull'ammontare dell'investimento. In sostanza è uno dei costi che può gravare sull'investimento in fondi, insieme ad altri come ad esempio le commissioni di sottoscrizione, di gestione o di vendita. Per sapere se il fondo che stiamo acquistando prevede queste spese, e in che misura, è bene controllare nella documentazione informativa che l'intermediario deve mettere a disposizione.