Compensabilità delle cedole (e non solo) dei certificate: ecco perché, quando e come si può

Compensabilità dei certificate
Compensabilità dei certificate
I certificate di investimento hanno, tra le loro diverse caratteristiche, quella di generare redditi diversi; dunque, i guadagni realizzati con questi prodotti possono essere compensati con minusvalenze pregresse. Questo non vale solo sui guadagni sul capital gain – quindi quelli che si realizzano vendendo (o vedendosi rimborsato il certificate) ad un prezzo più alto di quello di acquisto, ma anche con le cedole - con una sola eccezione: non sono compensabili le cedole incondizionate dei certificate a capitale garantito – sul mercato non ce ne sono attualmente.
Perché i certificate generano, cedole comprese tranne l’eccezione appena viste, redditi diversi? Perché secondo quanto stabilito dall’Annuario dell’Agenzia delle Entrate, i redditi diversi sono quei redditi derivanti da rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto.
Per cui, è la presenza di un elemento di incertezza, come una cedola condizionata, che non è sicura, o la possibilità di perdere sul capitale investito, che li determinano la natura di reddito diverso. Di conseguenza, la compensazione con i certificate è possibile:
Determinato questo, c’è poi un punto a cui devi prestare attenzione. Come le banche compensano nella pratica le minusvalenze. Non dipende dal tipo di certificate o dal suo emittente, ma dalla banca. C’è chi compensa allo stacco della cedola, chi a scadenza (o chiusura dell’investimento). Non è un aspetto da poco, anzi è molto importante da sapere come si comporta la banca proprio per sfruttare questa caratteristica vantaggiosa dei certificate e poter compensare le minusvalenze. Te ne abbiamo parlato qui. Se poi sei interessato a prodotti a cedola che ti consentono di compensare minusvalenze, nella sezione dedicata ai certificate trovi quanto ti serve.
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