Nella riunione odierna non ci sono state sorprese sui tassi: la Bce ha infatti tagliato il costo del denaro dello 0,25%, portandolo così al 2,9%, per quanto riguarda i tassi ufficiali, e al 2,75% per quanto riguarda quello sui depositi. Si tratta di decisioni largamente anticipate dai diversi esponenti Bce già nelle scorse settimane e ampiamente attese dai mercati.
Anche in questa occasione la Bce ha ripetuto che il processo disinflazionistico è ben avviato. L’inflazione ha continuato a evolvere sostanzialmente in linea con le previsioni e dovrebbe tornare all’obiettivo del 2% nel corso dell’anno. L’inflazione interna resta elevata, principalmente perché salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento dell’inflazione con considerevole ritardo. La crescita delle retribuzioni si sta però moderando secondo le attese e i profitti ne stanno parzialmente attenuando l’impatto sull’inflazione.
COSA ATTENDERSI PER IL FUTURO
Per il futuro lo scenario condiviso è quello che la Bce continuerà a tagliare i tassi, facendolo, dopo il taglio di oggi, altre tre volte - sempre con riduzioni dello 0,25%. La convinzione della stessa Bce che il carovita si attesterà attorno al 2% durante questo 2025 permette di continuare ad allentare la politica monetaria abbassando il costo del denaro. C'è però anche una corrente, che sta prendendo forza, che prevede che la Bce sarà costretta a fare di più in caso di introduzione di dazi da parte degli Usa. Questo avrebbe un impatto negativo sull'economia di eurolandia, che già, come visto dai dati del quarto trimestre 2024, mostra segnali di stagnazione, costringendo l'Istituto di Francoforte a tagliare, almeno una volta, entro la metà dell'anno i tassi dello 0,5% anziché dello 0,25%.
LE CONSEGUENZE PRATICHE: COME GESTIRE LE TUE FINANZE, SIA L'ATTIVO, SIA IL PASSIVO
Le decisioni della Banca centrale europea hanno un impatto non solo se hai delle risorse da investire, ma anche se hai dei debiti, tipicamente il mutuo. Una corretta gestione delle proprie finanze, infatti, tiene conto sia delle passività, mutui, prestiti…, sia delle cosiddette attività, quindi degli investimenti già effettuati, ma anche delle ulteriori risorse disponibili da destinare ad altri investimenti. Anche se hai un mutuo con una rata gestibile se rapportato alle tue finanze, infatti, ciò non toglie che si possa prendere in considerazione di abbassare la rata del proprio mutuo. Facendolo, si liberano risorse finanziarie, perché ciò che eventualmente si risparmia con una rata più bassa del mutuo la si può dedicare ad aumentare le proprie spese oppure ad altri investimenti. Per scoprire come comportarsi con i mutui - e come comparare le diverse offerte sul mercato, confrontandole con le tue condizioni - puoi leggere l’analisi di Altroconsumo.
Se invece devi investire, il taglio odierno era atteso e il costo del denaro continuerà ad essere abbassato dalla Bce nei prossimi mesi - magari anche più di quanto previsto fino a poco tempo fa. Questo significa che a livello operativo, non essendo cambiato il contesto generale, non cambiano neanche i consigli d’investimento. Con le obbligazioni in euro devi posizionarti su scadenze medio lunghe - puoi arrivare anche ad acquistare bond con scadenze comprese tra il 2028 e inizio 2033. Se investi replicando la strategia barbell o la ladder, puoi optare invece per scadenze comprese tra 1 e 10 anni. Per sapere come allocare tutti i tuoi risparmi - quindi non solo la parte obbligazionaria - invece, controlla i nostri portafogli.
Sempre in ottica operativa, unendo la gestione sia del passivo sia dell'attivo, puoi allineare la parte obbligazionaria dei tuoi portafogli per coprire le uscite mensili, come per esempio le rate del mutuo, attraverso la cosiddetta immunizzazione dei flussi di cassa.