La Reserve bank of Australia (RBA), la Banca centrale australiana, ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 3,85%. Questa decisione è stata un po’ una sorpresa per il mercato, che si aspettava un taglio di 25 punti percentuali, data la situazione non rosea dell’economia australiana e un'inflazione che, nell’ultimo rilevamento di marzo, si è attestata al 2,4% (ricordiamo che la RBA ha come inflazione obiettivo il 2-3%).
In Cina, l'inflazione anno su anno ha registrato, per la prima volta da quattro mesi, un debole segno più, ma gli altri indicatori continuano a segnalare una deflazione.
L'inflazione in Messico, rispetto all'ultimo mese, è calata, ma non tanto quanto gli analisti si sarebbero aspettati. L'inflazione core, invece, è aumentata. Come si muoverà, in questo scenario, la banca centrale messicana?
In Brasile, nonostante gli elevati tassi d'interesse l'inflazione non è scesa a giugno. Quali sono i piani della banca centrale?