Plastica: dal mare ai campi di calcio
Per favorire il riciclo la Juventus ha realizzato una maglietta in plastica, mentre a Rotterdam hanno creato un'isola fatta di bottiglie e sacchetti. Due iniziative che fanno bene all'ambiente: tema centrale del nostro Festival.
Siamo sommersi dalla plastica. Questo materiale è ovunque. Usiamo plastica per imballare cibo, bevande e la troviamo anche in prodotti che non t'aspetteresti come nelle creme per il viso e nel cibo che mangiamo. Ogni anno finiscono in mare oltre 8 milioni di tonnellate di plastica. Un fenomeno, quello della presenza della plastica nei nostri oceani, molto grave che deve essere al più presto affrontato con le giuste misure.
Come riciclare la plastica e dare una seconda vita agli oggetti sarà uno dei temi che affronteremo al nostro FestivalFuturo, in programma dal 28 al 30 di settembre a Milano. Intanto alcune buone iniziative sono state già intraprese. La squadra di calcio della Juventus, ad esempio, ha scelto di realizzare la terza maglietta per il prossimo campionato in poliestere 100% riciclato. Il nuovo materiale, chiamato Ocean Plastic di Parley, è nato dalla collaborazione tra Adidas, sponsor della Juventus, e Parley for the Oceans, un programma che cerca di contribuire alla diminuzione dell'inquinamento dei mari.
Ancora più particolare è l'iniziativa della organizzazione no profit olandese Recycled Island Foundation. Nella città di Rotterdam i volontari hanno costruito, con la plastica raccolta dal fiume, un parco galleggiante di 140 metri quadri. Il progetto è durato cinque anni e prevede una copertura di oltre 1500 metri quadri di superficie con materiale recuperato.
Affinché la plastica che buttiamo sia riciclabile è importante ricordare che deve venire ben separata e pulita dal resto della spazzatura, gettandola infine nei appositi contenitori. Proprio nell'ultimo numero di Altrocosumo abbiamo dato qualche consiglio per non sprecare plastica. Tra questi c'è quello di preferire bottiglie in vetro, di portarsi i contenitori del pranzo da casa senza usare piatti e posate usa e getta; ma anche quello di scegliere giochi in legno per i bambini e il rasoio elettrico al posto delle lamette. Tutti possiamo contribuire per ridurre l'inquinamento da plastica nei nostri mari.
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