Tre mosse (più una) contro i mercati turbolenti

Strategie per mercati in calo
Strategie per mercati in calo
MOSSA N° 1: IL PAC PER AZIONI ED ETF
Una delle modalità più efficaci per affrontare la volatilità è il piano di accumulo di capitale (PAC), che consente di dilazionare gli acquisti nel tempo, riducendo l'impatto delle oscillazioni di breve periodo. Il PAC aiuta a superare il dilemma del "quando entrare sul mercato", consentendo di costruire posizioni gradualmente e mitigare il rischio di acquistare in momenti sfavorevoli. In un contesto di mercato ribassista, il PAC permette inoltre di mediare il prezzo di acquisto e di beneficiare della ripresa quando i mercati tornano a salire. Inoltre, investendo importi costanti a intervalli regolari, con il PAC si acquistano più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando i prezzi sono alti, riducendo così la volatilità complessiva del portafoglio. Questa strategia aiuta anche a contrastare le reazioni emotive tipiche degli investitori, che spesso vendono nei momenti di calo per poi tentare di rientrare in seguito, con il rischio di perdere le migliori opportunità – che si presentano invece quando i mercati scendono. Scopri di più sui benefici del PAC e quale scegliere qui.
MOSSA N° 2: I CERTIFICATE
Un’altra soluzione utile per investire in mercati turbolenti è rappresentata dai certificati di investimento. Questi strumenti offrono una protezione condizionata del capitale attraverso l'uso di barriere e meccanismi di airbag, oltre alla possibilità di ottenere cedole periodiche grazie all'effetto memoria. I certificati con barriera consentono di limitare le perdite anche in caso di significativi ribassi del sottostante, mentre il meccanismo di airbag riduce ulteriormente l'impatto negativo nel caso in cui la barriera venga superata alla scadenza. Inoltre, l'effetto memoria garantisce che le cedole non percepite in periodi negativi vengano recuperate non appena il sottostante raggiunge il livello minimo richiesto. Questi strumenti permettono quindi di ottenere rendimenti positivi anche in condizioni di mercato sfavorevoli e di ridurre l'incertezza legata alle oscillazioni dei prezzi, a differenza di un investimento diretto su azioni che subisce integralmente le variazioni di mercato. Per approfondire questo tema, clicca qui.
MOSSA N° 3: STRATEGIE PER BOND E VALUTE
Infine, la volatilità non riguarda solo il mercato azionario, ma anche quello obbligazionario e valutario. Le obbligazioni possono risentire delle variazioni dei tassi di interesse ed esporre anche al rischio di reinvestimento, mentre le valute oscillano quotidianamente sui mercati valutari, influenzando così il rendimento dei propri investimenti. Per gestire questi rischi, gli investitori possono adottare strategie come la ladder strategy e la barbell strategy, che prevedono una diversificazione delle scadenze obbligazionarie per ridurre l'esposizione ai movimenti dei tassi di interesse. Anche nel caso di investimenti in valute diverse dall’euro, è fondamentale distribuire nel tempo le date di rimborso e quelle in cui sono pagate le cedole: questa diversificazione in termini di date è utile per minimizzare il rischio di cambio. Per approfondire, vedi qui.
MOSSA N° 4: FACTOR INVESTING
Il factor investing è utile per diversificare ulteriormente il proprio portafoglio sfruttando le caratteristiche dei diversi fattori di investimento che lo compongono. Ciascuno di questi fattori di investimento ha delle caratteristiche che lo rendono più adatto di altri in diverse fasi di mercato. Nelle fasi più turbolente, contraddistinte da una maggiore volatilità e/o in situazioni di ribassi dei mercati, tre fattori sono più utili di altri per rendere il proprio portafoglio più resiliente. Questi fattori sono: quality, low risk e dividend. Scegliendo le azioni a seconda di questi tre fattori si possono inserire in portafoglio titoli che hanno delle performance migliori nei momenti di difficoltà dei mercati, ma non solo. I diversi fattori di investimento hanno una bassa correlazione tra di loro con gli indici delle Borse mondiali: introducendo in portafoglio titoli con correlazioni più basse si diversifica maggiormente il proprio portafoglio riducendo così ulteriormente il rischio. Per scoprire di più, clicca qui.
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