Rassegna macro settimanale

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Questa settimana diversi dati macro hanno riguardato il nostro Paese. Sono giunti infatti i dati sull'inflazione di agosto, che rallenta l'1,6% annuale rispetto all’1,7% di luglio, ma su cui bisogna però leggere in maniera più approfondita i dati, visto che le metriche dell'inflazione di fondo invece raccontano una situazione differente. È arrivata anche la conferma che il PIL del nostro Paese nel secondo trimestre si è contratto dello 0,1%. Infine, ad agosto il quadro della fiducia italiana non mostra segnali di miglioramento: la fiducia delle imprese rimane stabile quella dei consumatori invece è in calo.
Sempre parlando di fiducia dei consumatori, c'è stato anche il dato americano, che ad agosto risulta essere in leggero calo, seppur meno di quanto atteso. Sempre dagli Stati Uniti sono arrivati i dati rivisti al rialzo, battendo così le attese, della crescita del secondo trimestre e il dato sull'inflazione PCE, che è il dato preferito dalla Fed in chiave carovita.
Nel giro di due-tre settimane arriveranno le tanto attese riunioni delle Banche centrali, Bce e Fed tra tutte, ma anche di altri Paesi. Nel frattempo, c'è già chi si è riunito, come la Banca centrale sud coreana che ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati, evidenziando la necessità di monitorare attentamente le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti e l’andamento del mercato immobiliare domestico. In tema di Banca centrale, sono stati pubblicati i verbali della riunione di luglio della Bce, da cui si evince un clima di fiducia prudente.
Per concludere, in Germania gli industriali sperano nel futuro, ma al momento non vedono segnali di ripresa. Puoi infine approfondire la situazione francese e quella svizzera.
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