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Ecco quanto costano, in termini di rendimento, gli errori che si fanno quando si investe

Behaviour gap

Behaviour gap

Data di pubblicazione 10 gennaio 2024
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Behaviour gap

Behaviour gap

Sapevi che gli errori che si commettono quando si investe a causa di bias, false convinzioni... si traducono in diversi punti percentuali in meno in termini di rendimento?

I bias e le euristiche di finanza comportamentale si traducono, nella pratica, in scelte sbagliate di investimento, che a loro volta portano a ottenere rendimenti inferiori dai nostri investimenti. È questa la conclusione dello studio dei nostri bias, pregiudizi, errori, comportamenti… non si tratta dunque di pura psicologia, ma la conclusione è la più pratica che possa esserci per un investitore: guadagnare meno (o perdere di più).

Oltre alla tendenza a diversificare di meno, che già di suo porta a non ottimizzare i portafogli, i diversi bias zavorrano i rendimenti dei portafogli. Non è solo teoria: ci sono molti studi che hanno calcolato questa perdita di rendimento, per il quale è stato anche coniato un nome: behaviour gap, cioè differenziale di comportamento. Non è altro che la differenza di rendimento realizzato dal mercato – e quindi quanto si sarebbe potuto ottenere – e quello che è stato effettivamente ottenuto. Dato poi che quello che è stato ottenuto è la conseguenza di quello che si è fatto, perché è il risultato delle nostre scelte, il behaviour gap può essere visto come la differenza tra cosa andrebbe fatto e quello che si è fatto.

Sono diverse le ricerche condotte sull’ammontare di questo behaviour gap, si va da un -1,7% annuo fino anche ad un -6% annuo [1]. Su orizzonti temporali medio lunghi, ipotizziamo un tipico 10 anni, la sotto-performance totale diventa veramente importante.

Questi minori rendimenti sono il risultato delle decisioni che noi prendiamo facendoci guidare dai bias di cui ti abbiamo parlato negli ultimi mesi. Procrastinare una scelta di investimento significa sbagliare il tempo di acquisto e/o vendita e significa perdere opportunità. L'avversione al rischio e il disposition effect ci portano a liquidare prima gli investimenti in guadagno piuttosto che quelli in perdita o a non liquidare mai quelli in perdita, rimanendo così impantanati in investimenti che non rendono più. Ma anche l'effetto gregge, e quindi standardizzarsi a quello che dice il mercato senza invece definire la propria strategia di investimento tarata sui propri bisogni, la ricerca di conferme a quello che già si pensa di sapere senza essere aperti a un confronto, la ricerca della strada più semplice attraverso quello che è più facile da trovare…, solo per citarne alcuni, sono tutte cose che ci fanno, come visto, perdere soldi. Non si parla quindi di puri aspetti psicologici, interessanti da sapere per finalità meramente culturali, ma di aspetti pratici, che influenzano quello che facciamo ogni giorno (compresi i nostri soldi).

[1] Morningstar. 2023. Mind the Gap: A report on investor returns in the U.S.; J.P. Morgan’s Quarterly Guide to the Markets