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Riso rosso fermentato: cos'è e quali sono gli effetti. Combatte davvero il colesterolo?

Gli integratori a base di riso rosso fermentato, un tempo molto usati per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, non possono più vantare alcuna efficacia. Dopo una revisione dei rischi per la salute e la riduzione del contenuto in principi attivi dei prodotti in commercio, l’Europa ha vietato qualunque riferimento a benefici per la salute. Perché? Ve lo spieghiamo in questo speciale.

Con il contributo esperto di:
26 settembre 2024
riso rosso

Gli integratori a base di riso rosso fermentato, molto usati per la loro proprietà di ridurre il colesterolo nel sangue, a partire dallo scorso agosto non possono più vantare alcun effetto sulla salute. Lo ha stabilito un nuovo regolamento europeo, che ha tolto agli integratori di riso rosso fermentato la possibilità di fare riferimento al mantenimento dei livelli ematici di colesterolo.

La decisione è stata presa a seguito di un parere scientifico dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) pubblicato nel 2018, che metteva in luce come il profilo degli effetti avversi del riso rosso fermentato fosse simile a quello della lovastatina, il principio attivo di diversi medicinali autorizzati per il trattamento dell’ipercolesterolemia. In seguito al consumo di riso rosso fermentato, in effetti, sono stati segnalati casi di effetti collaterali gravi, identici a quelli osservati nei pazienti che assumono statine, utilizzate nei farmaci per abbassare i livelli di colesterolo.

Gli effetti sono imputabili a sostanze chiamate monacoline, che si ottengono dalla fermentazione del riso e di cui è ricco il riso rosso fermentato. Per limitare gli effetti indesiderati, dal 2022 tutti gli integratori a base di riso rosso fermentato che contengono un dosaggio di monacoline oltre una certa soglia sono stati tolti dal mercato europeo, per fare posto a integratori con un dosaggio tre volte più basso, perdendo però così anche la possibilità di vantare qualunque effetto sul colesterolo.

Ma che cos'è e dove troviamo il riso rosso fermentato?  Gli integratori sono ancora utili per il colesterolo?  Quali sono gli effetti collaterali che il risso rosso fermentato può causare? In quali casi è controindicato? Ecco tutte le risposte.

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Che cos’è e dove si trova il riso rosso fermentato?

Il riso rosso fermentato si ottiene dalla fermentazione del comune riso da cucina a opera del fungo Monascus purpureus, detto anche lievito rosso, che gli conferisce il caratteristico colore. 

Questo fungo produce una serie di sostanze attive chiamate monacoline, tra cui la monacolina K, quella più conosciuta e studiata, capace di abbassare le concentrazioni di colesterolo nel sangue. La monacolina K può essere considerata una “statina vegetale”: ha infatti la stessa struttura chimica della lovastatina, una delle molecole di sintesi utilizzate nei farmaci per abbassare i livelli di colesterolo.

Il riso rosso fermentato è usato da secoli in Cina come colorante alimentare (in Europa invece non è autorizzato a questo scopo) e come rimedio tradizionale per favorire la digestione e la circolazione sanguigna. La proprietà “anticolesterolo” di questo prodotto è stata scoperta però solo nel 1979 da un medico giapponese.

Che differenza c'è tra riso rosso e riso rosso fermentato?

Il riso rosso fermentato non va confuso con il riso rosso che, invece, è una delle tante tipologie di riso che possiamo utilizzare in cucina, in particolar modo per preparare contorni e insalate. È un riso integrale, caratterizzato da un chicco di colore rosso lungo e stretto, che durante la cottura sprigiona un gradevole profumo di spezie. Le varietà più note di riso rosso sono il riso rosso Java indonesiano, il riso rosso della Camargue, il riso rosso Jasmine tailandese.

Dove si trova il riso rosso fermentato?

Il riso rosso fermentato si trova come ingrediente in integratori alimentari, da solo o unitamente ad altre sostanze, in forma generalmente di capsule o compresse.

Ad esempio, lo troviamo negli integratori LongLife Riso Rosso, Weightworld Riso rosso fermentato, ESI Normolip 5 ed Esi normolip 5 forte, ArmoLIPID PLUS, Equilibra COLEST OK, Named Cardionam NO- COLEST. In questi prodotti, a seconda dei casi, il riso rosso fermentato è presente insieme a vitamine e minerali (cromo, vitamine B6, B12, acido folico), coenzima Q10 ( un enzima prodotto naturalmente nell’organismo) e altri estratti vegetali (come crespino indiano o Berberis aristata, cardo mariano, caigua, bergamotto e amaranto). Negli integratori IBSA Colesia e Matt Divisione Pharma Fitosteroli e Riso rosso il riso rosso fermentato si accompagna anche agli steroli vegetali e in Lactoflorene colesterolo, oltre al riso rosso, troviamo anche fermenti lattici vivi.

Gli integratori di riso rosso fermentato, acquistabili ovunque (al supermercato, in internet, in farmacie e parafarmacie) sono venduti liberamente, non c’è bisogno di ricetta medica, che è invece necessaria per ottenere i farmaci anticolesterolo.

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Riso rosso fermentato : nessun effetto sul colesterolo

Le compresse di riso rosso fermentato contengono, come abbiamo visto, una sostanza attiva che ha un effetto paragonabile a quello delle statine contenute nei farmaci anticolesterolo; tuttavia, i prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato non possono vantare la loro utilità per il mantenimento dei livelli di colesterolo nel sangue.

Il regolamento europeo 2024/2041 ha, infatti, vietato l'uso di indicazioni sulla salute per gli integratori alimentari contenenti monacolina K da riso rosso fermentato. Per la precisione, il regolamento suddetto, in vigore da agosto 2024, ha eliminato dall’elenco europeo delle indicazioni sulla salute consentite la dicitura seguente: la monacolina K da riso rosso fermentato contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. Questa indicazione non può più, quindi, essere utilizzata. Qual è il motivo?

La decisione della Commissione Europea di revocare tale indicazione è stata presa dopo che, in Europa, dal 2022 è stata vietata la vendita  di prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato a livelli pari o superiori a 3 mg per dose di prodotto raccomandata giornaliera L’abbassamento del quantitativo giornaliero consentito si era reso necessario, perché si è visto che il consumo di riso rosso fermentato può esporre a un rischio per la salute. 

L’indicazione della riduzione del colesterolo era stata però approvata (nel 2011) solo per integratori che  prevedevano un’assunzione giornaliera di 10 mg di monacolina K da preparati a base di riso rosso fermentato. 

Dato che prodotti contenenti monacoline che siano in quantità pari a 10 mg per dose giornaliera non possono essere più commercializzati, il claim precedentemente autorizzato non è stato più concesso.  

Per poter continuare a vantare in etichetta (in modo legale) un effetto sul colesterolo, alcuni produttori hanno trovato un escamotage: inserire il riso rosso in prodotti in cui sono presenti anche altre sostanze, per le quali è approvata una dicitura che fa riferimento al colesterolo. Per fare qualche esempio, il riso rosso si può trovare in integratori che contengono piante come l’amaranto (Amaranthus caudatus), il fieno greco (Trigonella foenumgraecum), la caigua (Cyclanthera pedata), la patata dolce (Ipomoea batatas). Per tutte queste sostanze vegetali il ministero della salute consente di riportare in etichetta l’indicazione “metabolismo del colesterolo”.

In altri casi, insieme al riso rosso fermentato, possiamo trovare negli integratori ingredienti, come ad esempio il crespino indiano (Berberis aristata), per cui è approvato dal ministero della salute il claim “regolare funzionalità dell'apparato cardiovascolare”, che viene riportato in etichetta.

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Integratori di riso rosso fermentato per il colesterolo: quali avvertenze in etichetta?

Gli integratori di riso rosso fermentato, presentandosi come rimedio naturale, quale in effetti sono, portano erroneamente a credere che non abbiano effetti indesiderati. Il riso rosso per il colesterolo, inoltre, presenta alcune controindicazioni.  Poiché il consumo di pastiglie di riso rosso fermentato può esporre a un rischio per la salute, la legge obbliga a riportare sulle etichette dei prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato una serie di avvertenze, quali:

  • non consumare un quantitativo giornaliero pari o superiore a 3 mg di monacoline da riso rosso fermentato;
  • tali prodotti non devono essere consumati dalle donne in gravidanza o in allattamento, dai bambini di età inferiore ai 18 anni e dagli adulti di età superiore ai 70 anni (questo perché l’Efsa non ha potuto valutare l’uso sicuro delle monacoline in determinati gruppi vulnerabili di consumatori, per la mancanza di dati);
  • occorre consultare un medico se si manifestano problemi di salute;
  • non devono essere consumati se si assumono medicinali per abbassare il colesterolo (perché l’Efsa ha identificato un rischio di effetti avversi a causa delle interazioni con i medicinali);
  • non consumarli se già si consumano altri prodotti contenenti riso rosso fermentato.

Altre indicazioni che non devono mai mancare in etichetta sono:

  • il numero di singole dosi di prodotto per l’assunzione massima giornaliera;
  • il contenuto di monacoline per dose di prodotto.

Il nostro invito è quello di leggere attentamente le informazioni in etichetta, per conoscere ciò che realmente questi prodotti contengono, ma soprattutto per un loro uso sicuro.

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Integratori di riso rosso fermentato: hanno effetti collaterali?

Sì. La monacolina K contenuta negli integratori a base di riso rosso fermentato ha un effetto paragonabile a quello delle statine contenute nei farmaci anticolesterolo, con tutti i pro e i contro di questi ultimi, compresi gli effetti indesiderati.

Proprio per questo motivo nel 2022 un regolamento europeo (2022/860) ha stabilito che la dose di prodotto per l’assunzione giornaliera deve apportare meno di 3 mg di monacoline da riso rosso fermentato e non più quindi 10 mg come previsto fino ad allora. Il regolamento si fondava su un parere scientifico dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) sulla sicurezza delle monacoline nel riso rosso, emanato nel 2018, richiesto dalla Commissione Europea a seguito di diverse segnalazioni ricevute dagli Stati Membri da cui si evinceva che il consumo di riso rosso fermentato può esporre a un rischio per la salute.

Nel suo parere scientifico l’EFSA aveva osservato che, essendo la monacolina K chimicamente identica alla lovastatina (il principio attivo di diversi medicinali per il trattamento dell’ipercolesterolemia), gli effetti collaterali negativi legati all’assunzione di riso rosso fermentato erano del tutto simili a quelli causati da questo farmaco. Dalle informazioni disponibili in letteratura, l’EFSA aveva potuto concludere che le monacoline da riso rosso fermentato, se usate negli integratori alimentari, suscitavano preoccupazioni significative in termini di sicurezza se assunte in quantitativi pari a 10 mg al giorno. Singoli casi di reazioni avverse gravi erano stati resi noti, tuttavia, anche a livelli di assunzione giornalieri di 3 mg. Da qui il motivo di stabilire un nuovo limite.

Quali sono gli eventi avversi messi in luce dall’EFSA? Principalmente, in ordine decrescente di frequenza, questi riguardavano il tessuto muscoloscheletrico e quello connettivo (compresa la rabdomiolisi), il fegato, il sistema nervoso, il tratto gastrointestinale, la cute e il tessuto sottocutaneo.


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Il riso rosso fermentato gonfia la pancia?

No, è molto improbabile. Negli integratori il quantitativo di sostanze potenzialmente in grado di dare gonfiore è così ridotto da essere ininfluente. 

Discorso diverso invece per il riso rosso, cioè per l’alimento, con cui ci si può confondere. Il riso rosso potrebbe causare gonfiore addominale solo in alcune persone che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile. Nel riso rosso, infatti,  sono naturalmente presenti sostanze chiamate FODMAP, acronimo che indica alcuni carboidrati scarsamente o per nulla assorbiti nell'intestino. Parliamo di fruttosio, lattosio, polialcoli (ad esempio sorbitolo, usato come dolcificante) e sostanze presenti in moltissimi alimenti, come i fruttani e galattani, che sono fibre utili al nostro organismo.  Lo scarso o nullo assorbimento fa si che queste sostanze arrivino nel colon non digerite, pronte però per essere fermentate dai batteri del biota intestinale, con possibile produzione di gas, distensione addominale e meteorismo.

Nel caso specifico del riso rosso fermentato, che contiene galattani, questo alimento è considerato a basso contenuto di FODMAP (e quindi tollerato dalla maggior parte delle persone affette da sindrome dell’intestino irritabile) se consumato in quantità di 80 g a crudo a pasto, mentre un quantitativo di circa 150 g potrebbe scatenare sintomi. 

È molto improbabile, quindi, che l’assunzione di pastiglie di riso rosso fermentato possa dare problemi di questo tipo. Se sei interessato al tema dei FODMAP, leggi il nostro approfondimento.

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