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Perché non si diversifica abbastanza e perché è un problema

Perché non si diversifica abbastanza

Perché non si diversifica abbastanza

Data di pubblicazione 03 gennaio 2024
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Perché non si diversifica abbastanza

Perché non si diversifica abbastanza

Sono tanti i fattori che portano a non diversificare a sufficienza il proprio portafoglio, con ricadute negative sui propri investimenti

I bias e le euristiche di finanza comportamentale di cui ti abbiamo parlato negli ultimi mesi impattano negativamente sui nostri investimenti. Sono dei pregiudizi, delle false convinzioni, delle attitudini e dei comportamenti che non ci fanno operare sui mercati finanziari applicando le regole corrette degli investimenti. La traduzione pratica di tutto quello che abbiamo visto è: i portafogli non sono costruiti nella maniera più corretta o, come si dice, non sono ottimizzati.

Non sono ottimizzati perché spesso e volentieri, influenzati dai diversi bias, i portafogli non sono diversificati oppure non lo sono a sufficienza. Spesso e volentieri i portafogli degli investitori soffrono del cosiddetto home bias, cioè la preferenza per gli investimenti del proprio Paese, o dei vicini, o ancora si tende ad acquistare prodotti e azioni di società che si conoscono oppure prodotti di cui è facile reperire informazioni. E così gli acquisti si concentrano su questi titoli e il nostro portafoglio risulterà troppo concentrato a livello geografico oppure anche a livello settoriale. Un portafoglio ben diversificato invece svaria a livello geografico, settoriale, valutario…

Capita anche che non si diversifichi abbastanza perché si segue in maniera eccessiva quello che fa la maggior parte delle persone - il cosiddetto effetto gregge. Questo significa andare a puntare su prodotti o investimenti che vanno più di moda o di cui si parla spesso, magari cercando di sfruttare quello che è il momento di breve periodo positivo per quegli investimenti. Con il rischio però di creare delle bolle speculative e poi ritrovarvisi dentro quando queste scoppiano. Seguendo quello che fanno le altre persone, poi, non si guarda a quelli che invece sono i propri bisogni. Ognuno di noi è differente e non è detto che l'investimento che una buona parte del mercato fa si adatta a noi. Non esiste infatti - come abbiamo detto spesso - l'investimento migliore in assoluto. Inoltre, non si diversifica abbastanza a volte perché si è troppo ottimisti oppure perché si ritiene di essere più capaci nell'arte dell'investimento di quanto lo si è veramente oppure si pensa di avere tutto sotto controllo. Questi tre bias possono portare a non ponderare bene i rischi di un investimento concentrandosi magari su pochi prodotti, mercati, a discapito della diversificazione, pensando poi che le cose negative capitano agli altri e non a noi.

Succede poi spesso di essere portati a scegliere investimenti che hanno un basso livello di rischio, rinunciando ad alti potenziali rendimenti per evitare di perdere soldi ed evitare così di dovere rimpiangere scelte sbagliate. Anche questo porta spesso a diversificare meno di quanto si potrebbe, non godendo dei benefici di una buona diversificazione: infatti, con la giusta dose di diversificazione è possibile introdurre dei degli investimenti più rischiosi, ma con un rendimento maggiore, ma che inseriti insieme ad altri investimenti consentono di ridurre fortemente il rischio senza dover per forza ricorrere a pochi prodotti considerati molto sicuri, ma poco redditizi.