Buongiorno ho richiesto tramite il portale Pronto pro una ditta disponibile per lo sgombero di alcuni mobili ed oggetti sia in appartamento e in soffitta, da effettuare entro il 24 novembre.
Sono pervenuti alcuni preventivi ed ho ricevuto a distanza di un ora la telefonata di una ditta Kekotrasporti ,rappresentata dal sig. Michele Mazzilli, disponibile per tale data. Concordato il prezzo mi precisa che vuole in contanti il 60% inizio lavori e il saldo alla fine, la richiesta mi pare inconsueta, ma pressata dall'urgenza accetto. Il giorno successivo il sig. Mazzilli mi contatta dicendomi che ha disponibilità per il 17 novembre. Accetto alle condizioni pattuite ed in effetti arriva alle 9.30 , ma da solo, mi comunica che smonterà e preparerà il mobilio e verrà a ritirarlo il giorno successivo, chiede naturalmente l'acconto pattuito di 500 euro per la barca e per i ragazzi, che rifiuto di dare non avendo garanzie di rivederlo il giorno dopo. Insiste diminuendo l'importo ad almeno 250 euro sempre per pagare i ragazzi e la barca, tra l'altro mai visti e venire l'indomani, rifiuto nuovamente offro il totale pagamento a fine lavori ormai convinta che si tratti di un sistema truffaldino. Il sig. Mazzilli se ne va per richiamarmi poco dopo dicendomi che sarebbe venuto il giorno dopo con i ragazzi a portare via tutto , al che ho nettamente rifiutato.
Gli aspetti che lamento, vista la grande evidenza del portale, quali controlli sulla serietà delle ditte e dei professionisti che si iscrivono ed in secondo luogo ancora più importante, per accedere ai vostri servizi ho compilato un form con i miei dati anagrafici e recapiti . Tutti dati personali sensibili ora vorrei sapere il sig. Mazzilli che ha ben usato il mio numero di cellulare possiede anche gli altri dati? Che garanzie ho che tali dati come sta succedendo a me non finiscano in mano a persone non proprio limpide nel comportamento? Vorrei fare un pò di luce su come funziona il portale, le ditte che si iscrivono? Esperienza pessima sotto tutti i punti di vista. Per fortuna e per prudenza ho chiesto ad un parente di accompagnarmi.
Adriana Mistaro Giannotti