Arbitro assicurativo: costi e modalità per farsi valere contro le compagnie
Con l'Arbitro assicurativo arriva un nuovo strumento a cui rivolgersi in caso di problemi con le compagnie e gli intermediari assicurativi o per risolvere le controversie. Il servizio non è ancora operativo, ma l'Autorità di controllo del mercato assicurativo ha definito tutti i dettagli e predisposto la piattaforma online da utilizzare. Vediamo come funziona e quanto costa.

Dopo anni di attesa sta per vedere la luce l’Arbitro assicurativo, la nuova procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia assicurativa che si affianca all'Arbitro bancario e finanziario (ABF) e all'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) per completare il sistema di tutele a favore dei consumatori nel complicato mondo dei servizi bancari, finanziari e assicurativi. Il nuovo strumento non è ancora operativo, ma siamo alle battute finali e anche IVASS (l’Autorità di controllo del mercato assicurativo) ha pubblicato il Regolamento attuativo. È stata già predisposta la piattaforma attraverso cui sarà possibile presentare il ricorso in caso di controversie con compagnie o intermediari assicurativi.
Cos'è l'Arbitro assicurativo (AAS)
L’Arbitro assicurativo (AAS) è un organismo indipendente e imparziale a cui i cittadini e le imprese possono rivolgersi in caso di problemi con le compagnie e gli intermediari assicurativi o per risolvere eventuali controversie di natura assicurativa che sorgono con questi soggetti. Rivolgersi all’AAS è piuttosto semplice e per presentare il ricorso non è necessario rivolgersi a un avvocato, questo lo rende uno strumento di tutela rapido ed economico. La possibilità di protestare in maniera semplificata e senza costi eccessivi è un passo avanti: come Altroconsumo abbiamo partecipato alla consultazione pubblica sulla definizione delle regole e siamo soddisfatti che si sia arrivati all'implementazione di questo nuovo servizio.
Come fare ricorso all'Arbitro assicurativo
Non appena disponibile, il contraente, l’assicurato, il beneficiario e il danneggiato potranno presentare ricorso online tramite la piattaforma dedicata. Prima di questo passaggio bisogna aver presentato reclamo direttamente alla compagnia o all'intermediario assicurativo a cui non è arrivata risposta nei termini (45 giorni dal ricevimento del reclamo) oppure è arrivata risposta non soddisfacente. Non si può fare ricorso se i fatti risalgono a più di tre anni prima dalla data del reclamo. Il ricorso inoltre va presentato entro 12 mesi dalla data del reclamo.
Quanto costa presentare ricorso?
Per presentare il ricorso all'Arbitro assicurativo è necessario versare un contributo iniziale di 20 euro che verranno rimborsati dalla compangia assicurativa o dall'intermediario nel caso in cui il ricorso venga accolto anche solo in parte.
Quali materie sono di competenza dell'AAS
L’Arbitro assicurativo è competente su tutte le controversie che riguardano i contratti assicurativi o le regole di comportamento che gli intermediari assicurativi sono tenuti a seguire nell’offerta dei contratti assicurativi. Sono escluse le controversie che riguardano questioni relative al Fondo vittime della strada o della caccia e quelle rimesse a Consap. La domanda può riguardare anche la corresponsione di somme di denaro secondo questi limiti:
- 300.000 euro se la controversia riguarda le polizze vita del ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) e le prestazioni oggetto del contratto siano dovute soltanto in caso di decesso;
- 150.000 euro se la controversia riguarda le altre tipologie di polizze del ramo I e i contratti degli altri rami vita;
- 2.500 euro se la controversia riguarda il diritto al risarcimento del danno per responsabilità civile ed è promossa dal terzo danneggiato;
- 25.000 euro in tutti gli altri casi relativamente quindi alle polizze danni di qualsiasi tipo.
Se il ricorso non è relativo a somme di denaro ma al riconoscimento di diritti e applicazione di clausole contrattuali o di norme, non ci sono limiti. Il ricorso non può essere presentato nel caso in cui, per risolvere la questione, è necessario assumere testimonianze o perizie tecniche, se l’utente si è già rivolto a un giudice o ha già avviato una mediazione o una negoziazione assistita per la stessa controversia e, infine, se l'AAS si è già pronunciato nel merito della stessa controversia.
Quanto tempo serve per ottenere una risposta
Dal momento in cui il ricorso viene ricevuto, si avvia una procedura che ha tempi precisi ed è gestita dalla Segreteria tecnica istituita presso l’IVASS:
- la compagnia o l’intermediario hanno 40 giorni dalla ricezione del ricorso per inviare le proprie controdeduzioni;
- tu hai poi 20 giorni per fornire una replica alle controdeduzioni;
- dalla tua replica l’impresa o l’intermediario hanno 20 giorni per ribattere con una controreplica;
- entro 90 giorni dal completamento del fascicolo riceverai la comunicazione dell’esito del tuo ricorso.
Il termine di 90 giorni può essere prorogato una sola volta, fino a un massimo di ulteriori 90 giorni se il tuo ricorso presenta particolari complessità. In tal caso, la Segreteria tecnica informerà e comunicherà il nuovo termine previsto per la conclusione della procedura. Quindi la procedura prevede fino ad un massimo di 170 giorni dall’invio del ricorso per arrivare ad una decisione. Il termine può arrivare a 260 giorni nel caso di questioni particolarmente complesse.
Hai bisogno di aiuto? Richiedi una consulenza gratuita
Per protestare su una tematica assicurativa, la prima cosa da fare è inviare un reclamo alla compagnia assicurativa. Per farlo puoi anche usare la piattaforma Reclama Facile. Ricorda che aver presentato il reclamo è una condizione essenziale per poi rivolgersi all’Arbitro assicurativo in caso di mancata risposta o di risposta non soddisfacente.
Per qualsiasi dubbio sulla tua problematica siamo pronti ad aiutarti: richiedi una consulenza legale gratuita.