Igienizzanti mani: quali prodotti funzionano davvero e quali evitare
Lavarsi le mani con acqua e sapone resta il modo più efficace per eliminare germi e batteri. Ma cosa fare quando non è possibile? Gli igienizzanti a base alcolica rappresentano una valida alternativa, anche se un uso prolungato può causare secchezza della pelle. Ecco cosa sapere per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.
Le mani sono la parte del corpo che laviamo più frequentemente durante la giornata, e non a caso: il loro lavaggio ha un ruolo cruciale nel controllo delle infezioni, poiché rappresentano un vero e proprio ricettacolo di germi. Una parte di questi microrganismi vive “stabilmente” sulla pelle senza creare problemi; altri, invece, possono essere virus e batteri patogeni, responsabili della diffusione di malattie.
Lavarsi le mani con acqua e sapone, in modo accurato e frequente, è quindi essenziale, soprattutto durante i periodi di influenza o epidemie. Anche la fase di asciugatura è importante per ridurre il rischio di contaminazione. In assenza di acqua e sapone, gli igienizzanti per le mani rappresentano una valida alternativa.
Torna all'inizioCome funzionano e cosa contengono
Come già detto, acqua e sapone restano la prima scelta per l’igiene delle mani. Tuttavia, in assenza di acqua e sapone, gli igienizzanti a base alcolica rappresentano un’alternativa efficace. Lo scopo finale è più o meno lo stesso, ma differiscono dai saponi sia per composizione sia soprattutto per modalità di utilizzo: devono essere applicati su mani asciutte e non visibilmente sporche, altrimenti risultano inefficaci.
La maggior parte degli igienizzanti è in forma di gel e contiene almeno il 60% di alcol (etanolo, isopropyl alcohol, alcohol denat.), a cui si aggiunge acqua e agenti condizionanti, umettanti e idratanti (come glycerin, propylene glycol, isopropyl myristate) che aiutano a rendere meno secca la pelle. La forma gel, invece, è garantita da sostanze addensanti che agiscono sulla struttura del composto (tra i più utilizzati c’è il carbomer).
Oltre all’alcol, che è l’ingrediente chiave, alcuni igienizzanti possono contenere altri principi attivi con attività antimicrobica conosciuta, come cetylpyridinium chloride, chlorhexidine digluconate o ortofenilfenolo. Tuttavia, in presenza di alcol alle giuste concentrazioni, questi ingredienti non sono necessari e, in alcuni casi, possono essere problematici: alcuni risultano molto inquinanti e possono provocare nel tempo antibiotico-resistenza nei microrganismi. Altri principi attivi di origine naturale hanno efficacia ancora poco dimostrata.
Torna all'inizioGli igienizzanti mani sono cosmetici o presidi medico-chirurgici?
Sul mercato sono presenti igienizzanti mani classificati come cosmetici (come il comune sapone) e altri, invece, classificati come presidi medico-chirurgici e biocidi (come chiaramente indicato in etichetta).
Ma qual è la differenza? A livello regolatorio dipende dalla destinazione d'uso. I gel cosmetici hanno come obiettivo principale il mantenimento della pelle in buone condizioni, mentre l'efficacia igienizzante o disinfettante è solo una funzione aggiuntiva. Nei presidi medico-chirurgici e biocidi, invece, la funzione igienizzante è primaria. Inoltre, in questi ultimi la percentuale di alcol presente nel prodotto finito è in genere indicata in etichetta in vari modi (con diciture come: "100 g di prodotto contengono etanolo 65 g."), mentre i gel cosmetici non forniscono questo tipo di informazione. Ciò può rappresentare uno svantaggio per il consumatore, dato che in assenza di acqua e sapone, solo i prodotti che contengono alcol tra il 60 e il 95% sono considerati efficaci dall'OMS contro batteri, virus e funghi. Non è necessario che la concentrazione arrivi al 95%, perché non è detto che sia più efficace di un gel a concentrazione più bassa. Ad esempio l’OMS, nelle sue indicazioni sulla produzione di gel a base alcolica, suggerisce una soluzione a base di etanolo all’80% o a base di isopropanolo al 75%.
Tuttavia, non tutti i gel classificati come cosmetici sono privi di efficacia e contengono una quantità insufficiente di alcol: dai nostri test di laboratorio passati, molti prodotti di questa categoria risultavano avere una concentrazione uguale o superiore al 60% e quindi idonei a garantire una buona igienizzazione. Va detto che anche i presidi medico-chirurgici presentano un piccolo limite: sebbene la quantità di alcol sia sempre indicata in etichetta, gli altri ingredienti sono spesso nascosti sotto diciture generiche come "eccipienti" o "coformulanti", rendendo meno trasparente la composizione complessiva del prodotto.
Torna all'inizioCome sceglierli e usarli correttamente
Per scegliere un gel igienizzante per le mani è fondamentale affidarsi solo a prodotti in cui l’alcol è presente e la sua percentuale è chiaramente indicata in etichetta. Se uno di questi requisiti manca, è meglio optare per un’alternativa più trasparente.
Non bisogna lasciarsi influenzare da claim pubblicitari in etichetta che evidenziano la presenza di altri principi attivi diversi dall’alcol: non sono necessari e, in alcuni casi, possono avere effetti negativi sull’ambiente o risultare inutili.
È importante ricordare che gli igienizzanti a base alcolica aiutano a ridurre rapidamente i germi presenti sulle mani, ma non li eliminano tutti. Non sono indicati per la pulizia di mani visibilmente sporche né per la rimozione di sostanze chimiche dannose: in questi casi è sempre necessario lavarsi le mani con acqua e sapone. Sia che si tratti di “semplici” cosmetici sia di presidi medico-chirurgici, è bene evitare un uso eccessivo e non necessario. L’impiego indiscriminato di prodotti contenenti sostanze antimicrobiche può infatti favorire, nel tempo, nei batteri lo sviluppo di resistenze, riducendo l’efficacia di questi composti.
Infine, i prodotti a base di alcol hanno lo svantaggio di seccare molto la pelle, per questo un utilizzo continuato e prolungato può avere degli effetti negativi sulla cute. Allo stesso modo, anche l’eccessivo lavaggio delle mani nel lungo periodo potrebbe causare degli effetti indesiderati, come eccessiva secchezza e irritazioni, anche se ne è riconosciuta la necessità in alcune professioni.
Torna all'inizioGel igienizzanti, saponi antibatterici e salviettine: quali prodotti scegliere davvero
Nel panorama dei prodotti per l’igiene quotidiana, oltre ai gel igienizzanti mani, si trovano anche saponi antibatterici e salviettine disinfettanti. Ma non tutti questi prodotti sono realmente necessari o efficaci.
Saponi antibatterici: meglio evitarli
Alcuni saponi liquidi contengono sostanze antibatteriche, come il triclosan, ammesse in quantità limitate anche in certi cosmetici. Tuttavia, in condizioni di vita normale, non è necessario utilizzare questi prodotti: acqua e sapone tradizionale sono più che sufficienti per rimuovere sporco e microrganismi.
Inoltre, l’uso prolungato di questi prodotti può avere effetti negativi, sia sulla salute (favorendo lo sviluppo di resistenze batteriche) sia sull’ambiente, poiché alcuni ingredienti antibatterici sono sospettati di essere inquinanti o tossici per gli ecosistemi acquatici.
Salviettine disinfettanti: comode ma poco efficaci
Le salviettine imbevute vengono spesso utilizzate per “disinfettare” mani o superfici, ma la loro efficacia è limitata. Solo quelle che contengono alcol o principi attivi disinfettanti in concentrazioni adeguate possono offrire un minimo effetto igienizzante; in genere, però, le quantità sono inferiori rispetto ai gel a base alcolica.
Inoltre, occorre ricordare che questi prodotti (e più in generale le salviettine umidificate) hanno un grosso impatto ambientale. Quelle igienizzanti, in particolare, sono inquinanti: per loro definizione, infatti, uccidono i batteri e, una volta arrivati nell’ambiente non fanno differenza tra quelli buoni e cattivi. Inoltre, essendo usa e getta, il loro utilizzo può essere evitato senza compromettere l’igiene.
Per la pulizia quotidiana, è meglio quindi lavarsi le mani con acqua e sapone o usare un gel igienizzante con almeno il 60% di alcol, riservando le salviettine a situazioni d’emergenza ed evitando del tutto i saponi antibatterici.
Torna all'inizioDomande frequenti
Rispondiamo alle domande più frequenti sugli igienizzanti per mani.
Quanto dura l’efficacia del gel?
Non esiste una vera e propria durata dell’efficacia. Il gel igienizzante andrebbe utilizzato ogni volta che tocchiamo una superficie che potrebbe essere contaminata, perché venire in contatto con i germi interrompe l’efficacia del gel.
Quante volte usare il gel igienizzante?
Ogni qualvolta non si possa disporre di acqua e sapone e sia necessario igienizzarsi le mani. Si consiglia comunque una frequenza di applicazione non eccessiva in quanto la composizione alcolica può sensibilizzare e arrossare l'epidermide.
Il gel igienizzante è adatto ai bambini?
I gel igienizzanti possono essere utilizzati anche dai bambini. Non esistono prodotti specifici, ma occorre buon senso perché i piccoli hanno una pelle più delicata degli adulti. Quando si utilizza un gel igienizzante sulle mani di un bambino bisogna accertarsi che evapori, per prevenire che lo ingerisca portandosi le mani alla bocca.
