piumone per il letto

Come scegliere il piumone giusto per il tuo letto

Per dormire sereni servono il materasso giusto, il cuscino più adatto e, naturalmente, il piumone ideale per le proprie esigenze. Stai cercando un nuovo piumone o vuoi sostituire quello vecchio? Ottima idea: con il modello giusto puoi migliorare significativamente la qualità del sonno. Inizia scegliendo il tipo di imbottitura più adatto, individua il grado di calore ideale per te e non dimenticare la misura — compresa quella del copripiumone. Ecco qualche consiglio utile.

Silvia Bollani
Silvia Bollani Esperta qualità, sicurezza, efficienza, impatto ambientale di prodotti e servizi
La guida passo passo

1. Dimensioni, materiale e calore: i criteri fondamentali

Per dormire sereni servono tre elementi ben armonizzati: 

  • La misura del piumone: deve coprire bene il letto, senza lasciare parti scoperte o risultare eccessivamente grande (non deve scendere fino a terra. 
  • Il materiale dell’imbottitura: naturale o sintetico, cambia comfort, peso, manutenzione. 
  • Il grado di calore: dipende dalla temperatura della stanza, dalle tue abitudini, dal clima e dal tipo di materasso. 

Oggi sul mercato ci sono tanti tipi di piumoni con caratteristiche molto diverse. Non esiste un modello “migliore in assoluto”: la scelta dipende dalle tue esigenze personali (temperatura della stanza, se dormi da solo o in coppia, se senti sempre freddo o caldo) e dal tipo di materasso che hai (quelli in memory foam sono generalmente più avvolgenti e caldi).

Un buon piumone può davvero fare la differenza tra una notte comoda e una notte disturbata. Se la stanza è calda, un piumone troppo spesso può risultare eccessivo; se la stanza è fredda, uno leggero potrebbe non bastare (la temperatura ideale per la camera da letto in inverno è tra i 16 e i 18 °C.

Prima dell’acquisto, valuta con attenzione le dimensioni, il materiale e la temperatura a cui ami dormire: così scegli un piumone funzionale, non uno che resterà inutilizzato.

Considera poi che ci sono anche sistemi “modulari” con due piumoni, uno leggero e uno medio da accoppiare (generalmente mediante bottoni automatici) per avere una soluzione supercalda. Questa soluzione ti consente di poter adattare il tuo piumone a diverse stagioni e situazioni, rendendo l’acquisto duraturo nel tempo anche se dovessi cambiare casa. 

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2. Quale misura scegliere per il tuo piumone

Non c’è niente di peggio che avere un piumone non adatto al letto, che lasci parti del corpo scoperte durante la notte. Per evitare questo, è fondamentale scegliere la misura giusta del piumone.

Alcuni produttori indicano la larghezza del letto per cui il piumino è adatto, ma non sempre riportano le dimensioni effettive del piumone, il che può rappresentare un problema. Ad esempio, alcune trapunte lunghe 200 cm potrebbero risultare troppo corte per letti più grandi o per chi ama dormire coperto fino alla testa.

Ecco alcune linee guida:

  • Considera che un materasso ha un’altezza media di circa 28 cm; il piumone dovrebbe essere almeno 60 cm più largo della larghezza del letto e circa 30 cm più lungo.
  • Se il letto è condiviso, aggiungi circa 25 cm in più di larghezza per evitare che due persone si “trattengano” per il tessuto.
  • Un’altra regola generale: la lunghezza del piumone dovrebbe essere almeno 20 cm più lunga dell’altezza della persona che lo utilizza.

Di seguito alcune misure indicative in base al letto:

  • Letto singolo (materasso 80-90 × 190-200 cm): Piumone standard 155 × 200 cm; misura “Maxi” 155 × 220 cm (per persone alte ~190-200 cm).
  • Letto “una piazza e mezza” (materasso 120-140 × 190-200 cm): piumone standard 200 × 200 cm; maxi 200 × 220 cm (per persone alte).
  • Letto matrimoniale (materasso 160-180 × 190-200 cm): standard 250 × 200 cm; maxi 250×220 cm (per persone alte ~190-200 cm). 

Ricorda: le diciture “singolo”, “matrimoniale” ecc. sono indicative. Controlla sempre le dimensioni effettive del piumone, perché possono variare da produttore a produttore.

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3. Come scegliere il materiale dell'imbottitura

I materiali dell’imbottitura sono principalmente di due tipi: naturali (piumino, piume, fibre vegetali, seta o lana) e sintetici (solitamente in poliestere come le imbottiture a fibra cava).

A prima vista i piumoni possono sembrare simili, ma le differenze si percepiscono al tatto e nelle prestazioni termiche. È importante considerare anche il prezzo: i modelli in piuma naturale costano in media circa il triplo rispetto a quelli sintetici

Oltre al materiale, bisogna prestare attenzione alla struttura, in particolare al materiale del rivestimento esterno e alle cuciture che tengono le imbottiture: 

  • Controlla le imbottiture: le cuciture che formano i riquadri del piumone servono sia a mantenere l’imbottitura distribuita uniformemente, sia a garantire che il piumone dia calore in egual misura. Gli scomparti quadrati sono migliori per l'imbottitura dopo il lavaggio.
  • Verifica la qualità del tessuto esterno: il rivestimento deve impedire la fuoriuscita dell’imbottitura. Nei modelli in piuma, il tessuto dovrebbe avere almeno 150 fili per cm², mentre per quelli sintetici ne bastano circa 90 per cm², purché i fili siano di buona qualità. Un rivestimento molto fitto limita anche i rischi di allergia da acaro. 

Scopriamo insieme i vantaggi e gli svantaggi delle due principali tipologie

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Piumoni naturali

I piumoni naturali possono essere realizzati in piumino (il materiale più pregiato, ovvero il fiocco proveniente dal sottopetto dell'animale), in piuma (piumaggio senza penna) o in piumetta (piccole piume). I più comuni combinano un'imbottitura in piuma e piumino con un tessuto esterno in cotone. I piumini con imbottitura naturale sono particolarmente apprezzati per il loro potere isolante e termoregolatore. Quelli più ricchi di piumino risultano più caldi e leggeri, mentre quelli con una maggiore presenza di piume traspirano meglio e sono generalmente più economici. Il prezzo dipende dalla percentuale di piumino (il fiocco è più leggero e morbido della piuma), dal tipo di animale (le piume d’oca sono più soffici e calde di quelle d’anatra) e dalla provenienza (quelle da animali allevati in climi freddi come Siberia, Canada, Groenlandia, Islanda offrono maggiore calore). Alcuni produttori utilizzano il termine Fill power per indicare la dimensione e la qualità del piumino, maggiore è il Fill power, maggiore è la qualità e il potere calorifico: un valore di 750 o più indica un’ottima qualità.

Vantaggi

  • Leggeri, soffici e più traspiranti
  • Migliore isolamento termico per grammi di imbottitura
  • Durata anche di circa 10-15 anni

Svantaggi

  • Prezzo più elevato
  • Manutenzione più complessa e costosa
  • Asciugatura più lenta
  • Potenziale proliferazione di acari nei materiali naturali (problema per soggetti allergici)
  • Anche l’origine animale può essere un fattore da valutare

Piumoni sintetici

I piumoni sintetici sono realizzati con molte varietà di fibre di poliestere (di derivazione petrolchimica); la maggior parte dei riempitivi include holofiber o holofiber siliconato, talvolta sono anche combinate con fibre semisintetiche di origine vegetale come il lyocell o con fibre riciclate. Il tessuto esterno è spesso in microfibra, morbida al tatto, ma esistono anche modelli con un lato in tessuto simile al pile.

Vantaggi

  • Generalmente più economici
  • Più facili da lavare/asciugare
  • Spesso ipoallergenici

Svantaggi

  • Possono essere più pesanti per ottenere lo stesso grado di calore
  • La traspirabilità può essere minore rispetto ai naturali
  • Durabilità inferiore

Nella scelta, valuta: 

  • il tuo budget, 
  • se hai allergie, 
  • quanto tempo sei disposto a dedicare alla manutenzione, 
  • se sei disposto ad utilizzare un prodotto di origine animale. 

 

Benessere degli animali

Le piume delle anatre provengono da animali già destinati al macello per la produzione di carne, mentre quelle delle oche possono anche derivare da esemplari vivi che vengono spiumati.

La legge consente questa pratica solo se non causa sofferenza all’animale, cioè quando la spiumatura avviene durante la muta naturale, ovvero nel momento in cui gli animali hanno già pronte le nuove piume per sostituire quelle che gli verranno tolte. 

Tuttavia, non tutti i Paesi, da cui le piume possono essere importate, rispettano gli stessi standard e sono rispettosi del benessere dell'animale. Per garantire un acquisto etico, scegli piumoni che riportano in etichetta certificazioni riconosciute sul benessere animale, come Responsible Down Standard (RDS) o equivalenti.

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4. Quanto deve essere caldo il piumone?

Per aumentare il grado di calore del piumone si incrementa la densità (o grammatura) del materiale dell'imbottitura: più è alta, più il piumone è isolante e caldo. Non sempre, però, un piumone più pesante è anche più spesso rispetto a uno più leggero, dipende dal materiale di riempimento. 

Alcuni produttori danno indicazioni tipo “Fresco”, “Tiepido”, “Caldo”, “Molto caldo”, che sono utili ad orientarsi tra i prodotti di uno stesso marchio, ma spesso non sono confrontabili se si considerano diversi produttori.

Il “peso” dei piumoni si misura in punti calore oppure viene indicato il grado di isolamento termico (TOG che sta per Thermal Overall Grade), per i piumini naturali vengono usati anche indicatori come il “Fill Power” che misura il volume occupato da un'oncia (circa 28.35 grammi) di piuma e la grammatura (peso dell’imbottitura al metro quadrato. 

Per quanto riguarda i punti calore, si va da 5 punti calore per i prodotti più caldi, ideali per un clima rigido o ambienti poco riscaldati (14-16°C) e quelli con 4 punti calore per prodotti caldi, perfetti per l'inverno e camere da letto correttamente riscaldate (17-19°C). Si scende poi a 3 e 2  punti calore per prodotti da utilizzare nelle mezze stagioni (da 20-22°C, ai 22-24°C), infine i prodotti con 1 punto calore sono quelli più leggeri per chi desidera uno strato adatto per l’estate. 

Esistono le soluzioni quattro stagioni: questi modelli sono composti da un piumone leggero (1 o 2 punti calore) per le stagioni calde e uno per le mezze stagioni (3 punti calore) che possono essere uniti per la stagione fredda. 

Una valutazione più precisa e standardizzata è quella dell’isolamento termico chiamato TOG (Thermal Overall Grade). Più alto è il valore TOG (fino a circa 12 TOG), più caldo sarà il piumino. Lo stesso indice è utilizzato anche per l’abbigliamento, come pigiami (di solito 1 o 2 TOG) e per i prodotti tessili come copripiumini (circa 0,5 TOG).  

Il Fill Power viene utilizzato solo per i piumini naturali e indicala capacità delle piume di intrappolare l’aria creando uno strato isolante. Un valore elevato di Fill Power (es. 700-900 cuin) indica un piumino leggero ma molto caldo e di alta qualità, perché intrappola più aria rispetto al peso. La grammatura (peso dell'imbottitura al metro quadro) è un indicatore utile, ma meno affidabile del Fill Power per determinare la qualità e il calore di un piumone naturale.

Di seguito potete vedere a titolo indicativo la grammatura che deve avere il piumino in base alla temperatura della stanza. 

Infografica piumini 21 24 gradi

Peso e TOG consigliati per una temperatura della stanza tra 21 e 24 °C, in condizioni di clima mite o primaverile, con termosifoni spenti, ma dove serve un po’ di calore per le ore più fresche del mattino

Infografica piumini 18 20 gradi

Peso e TOG da considerare con una temperatura della stanza di 18 - 20 °C in stagione invernale con riscaldamento 

Infografica piumini

Peso e TOG da considerare con una temperatura della stanza sotto i 17 °C in stagione invernale con riscaldamento

In sintesi, se la temperatura della stanza resta sopra i 21 °C, è consigliabile un piumone leggero o frescoCon il riscaldamento notturno e temperature intorno ai 17-18 °C, meglio scegliere un piumone caldoSe, invece, la casa è poco isolata, il riscaldamento è spento o la temperatura scende sotto i 17 °C, serve un piumone extra caldo. Attenzione però: se il materasso è particolarmente fresco, in inverno potresti aver bisogno di un coprimaterasso caldo.

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5. Piumone, trapunta o copripiumino?

In estate può bastare un copriletto sottile o un semplice lenzuolo, mentre con l'arrivo del freddo molti si chiedono quale sia la scelta migliore per il proprio sonno: piumone o trapunta? La risposta dipende dalle esigenze personali, ma le differenze tra questi prodotti sono importanti.

È utile chiarire la differenza:

  • Piumone: coperta imbottita (naturale o sintetica) che fornisce isolamento termico.
  • Trapunta: simile al piumone, ma spesso con imbottitura meno voluminosa, e una funzione anche estetica o decorativa.
  • Copripiumino (o sacco copripiumone): rivestimento removibile in cui inserire il piumone. Protegge il piumone, ne facilita la manutenzione e contribuisce all’estetica del letto. È facilmente lavabile in lavatrice.

In pratica, un buon sistema è: piumone e copripiumino (facile da lavare e cambiare estetica) piuttosto che solo una trapunta pesante. 

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6. Importanza delle dimensioni del copripiumone

Spesso si considera solo la misura del piumone, ma le dimensioni del copripiumone sono altrettanto cruciali. Se il copripiumone è troppo piccolo rispetto al piumone, o viceversa, il risultato può essere scomodo: il piumone può muoversi all’interno, formare grumi, risultare difficile da sistemare, oppure il copripiumone può non chiudersi bene o apparire “tirato”. 
Ecco i punti chiave:

  • Verifica sempre una misura corrispondente tra piumone e copripiumone: il copripiumone dovrebbe contenere perfettamente il piumone senza essere né troppo stretto né troppo abbondante.
  • Se il piumone è più grande del copripiumone: potresti ritrovarti con angoli sporgenti, tessuto che stringe, o difficoltà nell’inserimento.
  • Se il copripiumone è molto più grande del piumone: il piumone può “ballare” all’interno, crearsi pieghe, rendendo il letto meno ordinato e il calore meno uniforme.

Se hai acquistato un piumone molto generoso (es. misura maxi per persona alta) e non trovi un copripiumone adeguato: un’alternativa valida è non usare il copripiumone, ma usare semplicemente lenzuola superiori e copriletto al posto di un copripiumino. In questo modo eviti problemi di vestibilità e continui ad avere comfort e estetica.

Infine, considera che i produttori indicano misure diverse per materassi, piumoni e copripiumini: non fidarti solo delle diciture “matrimoniale”, “una piazza e mezza”: verifica sempre i centimetri riportati.  

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7. Come mantenere il piumone in buone condizioni

Una volta acquistato il piumone giusto, è fondamentale prendersene cura per prolungarne la durata e mantenerne le prestazioni termiche. E’ buona regola quindi averne cura nell’utilizzo quotidiano, e, quando la stagione fredda è terminata, è il momento giusto per lavarlo, asciugarlo e riporlo correttamente in attesa dell’inverno successivo. 

Ecco alcuni consigli pratici per prenderti cura del tuo piumone e mantenerlo in buone condizioni più a lungo: 

  • Arieggia e pulisci con regolarità: arieggia il piumone frequentemente ed evita di utilizzare un aspirapolvere per la pulizia, perchè potrebbe danneggiare il tessuto.
  • Utilizza sempre un copripiumone per proteggere l’imbottitura dallo sporco e facilitare i lavaggi. 
  • Segui le indicazioni di lavaggio e asciugatura: i materiali naturali richiedono più attenzione (asciugatura delicata, evitare l’eccessiva umidità), i sintetici sono spesso più semplici.
  • Conserva il piumone in un luogo asciutto e arieggiato quando non lo usi (es. fuori stagione). 
  • Se l’imbottitura si comprime o perde volume, è il momento di valutare la sostituzione: un piumone “piatto” non garantisce più lo stesso comfort termico. 
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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui piumoni

Come e quanto arieggiare il piumone?

È buona regola arieggiare ogni giorno almeno 15 minuti prima di rifare il letto (fa bene sia al piumone che al materasso) e comunque fare prendere aria al piumone almeno una volta a settimana, nelle giornate soleggiate e ventilate, scuoterlo ed esporlo al sole per eliminare non solo l’umidità, ma anche eventuali acari della polvere.  

Come si lava il piumone?

Generalmente si consiglia di lavare il piumone una volta all'anno: quasi tutti possono essere messi in lavatrice con un programma dedicato o con quello delicati, un detersivo liquido universale e non eccedere con la centrifuga in generale meglio limitarla a 800 giri (segui le indicazioni in etichetta). Se si ha una lavatrice con il cestello piccolo e devi lavare un piumone matrimoniale è possibile portarlo in tintoria per un lavaggio ad acqua o nelle lavanderie self service dove è ci sono sia lavatrici che asciugatrice capienti.  

Come si asciuga il piumone?

È molto importante fare asciugare il piumone molto bene perché altrimenti potrebbero crearsi muffa e cattivi odori. Generalmente consigliato l’uso dell’asciugatrice, ma verifica in etichetta, o all’aria aperta in luogo ventilato e asciutto. Tolto dall’asciugatrice conviene scuoterlo e per ridistribuire l’imbottitura e lasciare all’aria il piumone perché evapori eventuale umidità residua prima di riporlo per la stagione estiva. Alcuni produttori indicano di aggiungere palline pulite da tennis o da asciugatrice, durante il ciclo di asciugatura, ma i nostri test dimostrano che non sono utili.

Come si conserva il piumone?

Idealmente, è bene conservare il piumino nella sua confezione originale, quelli con imbottiture naturali vanno riposti in sacchi traspiranti al riparo da umidità, quelli con imbottitura sintetica possono essere anche riposti in un sacchetto sottovuoto per risparmiare spazio, così il piumino è pulito e protetto. Assicurati anche che sia ben asciutto prima di riporlo.

Come mettere il piumone nel copripiumino?

Prima di tutto è necessario armarsi di pazienza. E anche se l’impresa sembra impossibile, inserire il piumone nel suo sacco copripiumino non è poi così difficile, basta seguire alcuni semplici passaggi:

1. Stendere il piumone su un lato del letto

2. Disporre il sacco copripiumino alla rovescia sopra il piumone

3. Fermare il sacco al piumino: entrambi possono essere dotati di bottoni a pressione, laccetti o bottoni con asole che consentono di unire i capi e facilitare le operazioni

4. Infilare le mani all’interno del sacco dal lato chiuso per prendere entrambi i prodotti ai due angoli e poi rivoltarli insieme con un unico passaggio

5. Mantenere in alto le braccia per fare in modo che tutto il tessuto del sacco si possa distendere in lunghezza

Un piumino ipoallergenico è uguale a uno anallergico?

I prodotti anallergici sono quelli in cui non vengono utilizzati materiali che possono provocare allergie, come lana o piume e possono includere anche un trattamento aggiuntivo o una fodera particolare per evitare altre cause di allergie come gli acari della polvere. I prodotti ipoallergenici sono quelli che riducono al minimo il rischio allergia, ma al contrario degli anallergici, non eliminano tutte le cause. Questa la definizione teorica, di fatto tutti gli imbottiti,  anche i materassi, per loro natura possono accumulare polvere e in presenza di umidità sviluppare terreno fertile per gli acari. Per questo è importante arieggiare quotidianamente e mantenere temperature inferiori ai 18 °C in camera da letto.

Piumone naturale o sintetico: quale scegliere se ho allergie?

Se hai allergie, i modelli sintetici o quelli naturali certificati (contro acari) sono più indicati. Verifica che l’imbottitura sia trattata o anallergica.

I bambini possono usare un piumone?

I piumini non sono raccomandati per neonati e i bambini sotto i 18 mesi, perché possono causare surriscaldamento e soffocamento. Sul mercato ci sono sacchi a pelo, piumini e coperte appositamente adattati per bambini di diverse fasce d'età. 

È meglio che i bambini piccoli dormano con una coperta leggera che abbia un valore TOG compreso tra 3 e 4,5. Il valore TOG può aumentare man mano che crescono. 

Quanto spesso va sostituito un piumone?

Dipende dal materiale e dall’uso. I piumoni in piumino naturale ben curati possono durare 10-15 anni, quelli sintetici poco meno. Valuta lo stato dell’imbottitura, se si appiattisce, si svuotano alcune parti, si aggrumano altre e quando l’imbottitura non è ben distribuita è il momento di sostituirli.

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