Come scegliere i piccoli elettrodomestici
Scegliere il piccolo elettrodomestico giusto significa puntare su funzionalità, qualità e durata. Questa guida ti aiuta a capire cosa valutare prima dell’acquisto.
Piccoli elettrodomestici: cosa sapere prima dell’acquisto
I piccoli elettrodomestici sono strumenti elettrici che ci aiutano ogni giorno a svolgere compiti che una volta si facevano manualmente. Alcuni sono diventati indispensabili, mentre altri possono essere sostituiti da metodi alternativi, evitando consumi inutili e prodotti che a fine vita diventano RAEE da smaltire. Vediamoli insieme.
Piccoli elettrodomestici per l’igiene quotidiana
Tra i più utilizzati ci sono quelli per la cura del corpo. Alcuni, come l’asciugacapelli, sono difficilmente sostituibili, mentre rasoi e spazzolini elettrici hanno valide alternative manuali, più economiche e con minor impatto ambientale.
Esistono poi strumenti per la depilazione o il taglio dei capelli: in questo caso le alternative manuali sono numerose e spesso altrettanto efficaci.
Piccoli elettrodomestici in cucina
In cucina i piccoli elettrodomestici ci aiutano a preparare pasti e bevande con maggiore praticità.
Per la colazione, ad esempio, spremiagrumi elettrici, bollitori e macchine per caffè espresso rendono più veloce la preparazione delle bevande; se l’uso è occasionale, però, le versioni manuali sono sufficienti, mentre per un utilizzo quotidiano intenso la versione elettrica risulta più comoda, purché sia facile da pulire, altrimenti il tempo risparmiato nella preparazione rischia di essere compensato dalla pulizia.
Per la cottura e la preparazione dei cibi, forno a microonde, frullatori a immersione, mixer, planetarie, robot da cucina e kitchen machine permettono di ridurre i tempi e semplificare molte operazioni, ma prima di scegliere modelli più complessi è importante valutare lo spazio disponibile, gli accessori inclusi e la frequenza d’uso.
Anche per dolci e snack esistono apparecchi dedicati come friggitrici ad aria, gelatiere e macchine per popcorn o waffle, ma conviene verificare se già in casa ci sono dispositivi che svolgono funzioni simili per evitare sprechi e ingombri. Tra tutti, il forno a microonde resta spesso il più diffuso e versatile, utile per riscaldare, cuocere e scongelare rapidamente ed efficientemente le pietanze.
Altri utilizzi quotidiani
I piccoli elettrodomestici non servono solo in cucina o per la cura del corpo. Ci vengono in aiuto anche nelle pulizie domestiche, con aspirapolvere, aspirabriciole e scope elettriche, e nella stiratura, grazie a ferri da stiro, generatori di vapore e sistemi di stiratura verticale.
Alcuni prodotti migliorano il comfort ambientale, come termoventilatori, stufette portatili, ventilatori e raffrescatori, ma è sempre importante valutare qualità ed efficacia prima dell’acquisto. I piccoli elettrodomestici sono utili anche per lo svago e l’intrattenimento, dalle console per giochi alle casse audio, soundbars, telecomandi e decoder.
Infine, non vanno dimenticati gli apparecchi per la salute e il benessere, come termometri, saturimetri, misuratori di pressione, macchine per aerosol e umidificatori.
Utili o inutili? Dipende
Non tutti i piccoli elettrodomestici sono davvero indispensabili e molti vengono utilizzati molto di rado. È il caso, ad esempio, degli strumenti per il fai-da-te o il giardinaggio come avvitatori, trapani, tagliaerba e decespugliatori, per i quali spesso conviene valutare la condivisione o l’affitto anziché l’acquisto.
Molti apparecchi, poi, finiscono inutilizzati in cassetti o armadi: se sono ancora funzionanti, può valere la pena rivenderli o farli ritirare da un repair café, dove potrebbero servire come pezzi di ricambio. Se invece non funzionano più, ricordate che si tratta di RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che non vanno buttati nell’indifferenziato ma consegnati a discariche o piazzole ecologiche, oppure ritirati al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto. Per i dispositivi più piccoli, con lato inferiore ai 25 centimetri, è possibile anche il ritiro “1 contro 0”, senza dover acquistare un apparecchio nuovo.
Domande frequenti
Rispondiamo alle domande più frequenti sui piccoli elettrodomestici
Dove mettere i piccoli elettrodomestici in cucina?
Alcuni elettrodomestici devono essere tenuti a portata di mano, pronti all’uso su un piano stabile e non da estrarre dagli armadietti, è il caso sicuramente della macchina per caffè espresso e dei robot da cucina. I piccoli leggeri come frullatore ad immersione, spremiagrumi, tostiera possono essere riposti in un pensile in modo che siano facilmente raggiungibili anche se non in vista. Per quanto riguarda robot da cucina e planetarie se volete usarli al loro giusto potenziale meglio averli sul piano lavoro. Le macchine del pane sono un po’ pesanti, meglio metterle in un pensile basso della cucina.
La grattugia elettrica va tenuta in frigo, pronta all’uso, ma periodicamente occorre procedere con una pulizia profonda.
Dove buttare i piccoli elettrodomestici?
I piccoli elettrodomestici sono RAEE non vanno assolutamente buttati nell’indifferenziata, ma conferiti in piazzola ecologica, oppure ritirati 1 a 1 in fase di acquisto del nuovo prodotto. Se poi sono piccoli (dimensioni del lato maggiore inferiore a 25 cm possono anche essere ritirati 1 contro zero, ovvero anche senza acquistarne uno nuovo.
Come pulire i piccoli elettrodomestici?
I piccoli elettrodomestici da cucina hanno una parte che contiene l’elettronica e il motore che non deve essere lavata, ma può essere pulita con un panno in microfibra leggermente inumidito e una parte a contatto con il cibo che necessita lavaggio. Verificate sulle istruzioni se gli accessori possono essere messi in lavastoviglie in alternativa utilizzate una spugnetta con poche gocce di detersivo per piatti, sciacquate e lasciate asciugare bene prima di riporre.
I prodotti con serbatoi d’acqua (bollitori, macchine del caffè, ferri da stiro) periodicamente devono essere decalcificati. Se si evita di farli incrostare pesantemente è possibile fare una pulizia con aceto bianco oppure con una soluzione di acido citrico in acqua (3 cucchiai in mezzo litro di acqua).
