Crema anticellulite: funziona davvero? Ecco cosa sapere e come sceglierla
Funzionano davvero? Cosa contengono? Niente magie, ma buone abitudini sì: sfatiamo i falsi miti sulle creme anticellulite, analizziamo i prodotti più noti e spieghiamo cosa può davvero fare la differenza.

Cos’è la cellulite e perché si forma
Più di un semplice inestetismo, la cellulite ha origini complesse legate a fattori circolatori, ormonali e strutturali tipici del corpo femminile. Scopriamo da cosa dipende davvero.
Le cause della pelle a buccia d’arancia
Nonostante venga spesso percepita come un semplice inestetismo, la sua origine è complessa e ancora non del tutto chiara: si ritiene che la cellulite derivi da alterazioni del microcircolo sanguigno e linfatico che portano a ristagni di liquidi, infiammazioni locali e modifiche nella struttura del tessuto adiposo. In particolare, quando la microcircolazione superficiale diventa meno efficiente, possono formarsi edemi (accumuli di liquido) e irrigidimenti del tessuto sottocutaneo. Questi cambiamenti contribuiscono alla perdita di elasticità e all’aspetto irregolare della pelle, con le classiche ondulazioni e fossette che conosciamo come “pelle a buccia d’arancia”.
Quello che vediamo in superficie, quindi, è il risultato di processi che avvengono in profondità, dove i cosmetici come creme, gel e fanghi non possono arrivare: infatti, questi prodotti agiscono solo in superficie, sugli strati più esterni della pelle.
Cellulite e ormoni: perché colpisce soprattutto le donne
La cellulite interessa circa l’85% delle donne adulte, ed è molto meno comune negli uomini. Questo avviene per motivi sia ormonali che strutturali.
- Dal punto di vista ormonale, gli estrogeni — gli ormoni femminili per eccellenza — sembrano avere un ruolo importante: non solo favoriscono l’accumulo di grasso in specifiche aree del corpo, ma influenzano anche la circolazione e la ritenzione idrica.
- Anche la struttura del tessuto sottocutaneo è diversa tra uomini e donne. Nelle donne, le fibre di collagene che collegano gli strati della pelle sono disposte verticalmente, creando delle “camere” più ampie dove le cellule adipose possono gonfiarsi e spingere verso l’alto, creando l’effetto a buccia d’arancia. Negli uomini, invece, queste fibre sono disposte in modo incrociato (a “griglia”), il che rende il tessuto più compatto e meno soggetto a queste deformazioni visibili.
Crema anticellulite: funziona davvero?
Con l’arrivo della bella stagione tornano le pubblicità di creme e gel anticellulite che promettono risultati visibili in poche settimane. Ma la realtà è più complessa: come detto, la cellulite si forma negli strati profondi della pelle, dove queste creme e gel non possono arrivare. Le cause della cellulite, come abbiamo visto, sono legate a problemi di microcircolazione, accumulo di liquidi e fattori ormonali, ed è quindi difficile pensare che una crema possa risolverle da sola.
In un nostro test di laboratorio pubblicato qualche anno fa, 30 donne hanno applicato diverse creme anticellulite tra le più note e vendute due volte al giorno per un mese. I risultati? Riduzioni minime, tra 1,4 e 2,9 millimetri nella circonferenza delle cosce, del tutto impercettibili. Anche l’aspetto della pelle non è migliorato in modo significativo rispetto a una normale crema idratante.
Le promesse dei trattamenti miracolosi
Ciò, nonostante, il mercato dei cosmetici anticellulite è ricco di prodotti che promettono risultati rapidi e visibili. Sulle confezioni si parla di “efficacia clinicamente testata”, “pelle più liscia in 2 settimane”, o “riduzione visibile della cellulite”, ma è importante leggere con attenzione: molte di queste promesse si basano su test di autovalutazione (cioè la percezione soggettiva delle consumatrici) oppure su studi in vitro, non sempre rappresentativi dei risultati reali sulla pelle umana. In altri casi più estremi, invece, si fanno direttamente promesse esagerate e che esulano dalla funzione di prodotto cosmetico con un linguaggio medico che ammanta questi prodotti di poteri che non possono esercitare (ad esempio riprogrammazione del metabolismo degli adipociti, mobilizzazione e smaltimento dei lipidi): questo tipo di comunicazione è scorretta e non dovrebbe essere fatta.
Tra i nomi più noti spiccano le creme anticellulite e i fanghi Guam (sia creme che fanghi a base di alghe e diversi ingredienti di origine vegetali come caffeina, escina), il gel e la crema anticellulite Collistar (sia ad effetto freddo e con estratti vegetali come salvia, caffeina, centella asiatica, escina) e i prodotti anticellulite Biopoint (con escina, caffeina, carnitina, guaranà e alghe).
Un discorso a parte va fatto per alcuni prodotti che non sono regolati come prodotti cosmetici, bensì come dispositivi medici o farmaci da banco:
- Un caso è quella della crema anticellulite Somatoline, forse la più famosa di tutte, che contiene la levotiroxina, un ormone tiroideo, e che per questo inquadra il prodotto come “farmaco” con possibili effetti indesiderati, come un’alterata funzionalità tiroidea. Della stessa azienda è presente anche una linea “cosmetica” chiamata Somatoline Skin Expert non dedicata, però, alla cellulite.
- Un atro è quello della crema-gel anticellulite Bionike che, dal punto di vista della composizione, contiene ingredienti usati anche nei prodotti cosmetici (quindi non sono presenti attivi farmacologici) ma ha seguito un iter diverso da quello dei prodotti cosmetici prima di essere immessa sul mercato.
La presenza sul mercato di prodotti classificati come farmaci o dispositivi medici può generare confusione, portando a credere erroneamente che la cellulite sia una malattia – quando in realtà non lo è – e che tali prodotti possano offrire una soluzione definitiva, cosa che non corrisponde al vero. Per questo è importante fare attenzione e avere una corretta informazione.
Insomma, tutti i prodotti anticellulite non danno soluzioni definitive e non fanno sparire la tanto bistrattata pelle a buccia d’arancia. Cosa resta, allora, delle creme anticellulite? Sicuramente per quanto riguarda creme e gel cosmetici sono dei prodotti ben formulati, spesso piacevoli da usare grazie a texture leggere, profumi gradevoli e una facile assorbenza. Possono rappresentare un momento di cura personale, ma non sono un trattamento risolutivo.
Torna all'inizioQual è la migliore?
La migliore è quella che si applica con costanza e piacere. Perché proprio questa? Perché solo un uso regolare può offrire piccoli benefici sulla pelle. Va anche considerato che le creme anticellulite sono composte da combinazioni di ingredienti cosiddetti “attivi” la cui efficacia, nel complesso, è difficile da verificare singolarmente. Le evidenze disponibili (quando ci sono) derivano soprattutto da test in vitro e raramente su studi clinici affidabili condotti su persone.
Tra i componenti più utilizzati ci sono le metilaxantine, come la caffeina, che dovrebbero favorendo la degradazione dei grassi e limitando la lipogenesi, ed estratti vegetali come escina, centella asiatica, ananas, che vengono invece impiegati perché dovrebbero stimolare la microcircolazione e combattere lo stress ossidativo, elementi associati all’aspetto della cellulite.
Nonostante ciò, le prove concrete di efficacia restano scarse, mentre il marketing continua a puntare su claim ambiziosi, numeri e un linguaggio scientifico che può alimentare aspettative poco realistiche. Il nostro test di laboratorio, condotto qualche anno fa, aveva evidenziato che le differenze tra una crema anticellulite e una semplice idratante sono minime dal punto di vista dell’effetto visibile. Alcune formulazioni possono migliorare il microcircolo, ma non incidono sullo stadio della cellulite. Eppure, le consumatrici non sembrano deluse. Forse perché, più che confidare in risultati straordinari, trovano conforto in un gesto quotidiano di benessere personale. Anche in assenza di cambiamenti evidenti, una crema può contribuire a migliorare l’umore e l’autostima. Per questo sarebbe auspicabile un maggiore controllo sulle promesse pubblicitarie e più responsabilità da parte delle aziende. Nell’attesa di un rimedio davvero efficace (ammesso che serva: ricordiamo che la cellulite non è una malattia), ha più senso investire in ciò che realmente funziona: alimentazione equilibrata, movimento regolare e massaggi mirati. La cellulite interessa oltre l’80% delle donne, ma affrontarla con consapevolezza e realismo è già un importante passo avanti.
Torna all'inizioCome applicarla
Creme, gel e fanghi anticellulite si applicano in modo diverso, ma hanno lo stesso obiettivo: migliorare l’aspetto della pelle e stimolare, per quanto possibile, la microcircolazione. A seconda delle indicazioni del produttore, creme e gel vanno utilizzati una o due volte al giorno, massaggiando con movimenti circolari dal basso verso l’alto, fino a completo assorbimento, diverse invece sono le indicazioni per i fanghi:
Prodotto | Come applicarlo |
---|---|
Creme | Applicare sulle gambe e massaggiare energicamente fino a completo assorbimento. |
Gel (soprattutto effetto freddo o termoattivo) | Applicare direttamente sulle gambe. Si assorbe rapidamente. Ideale in caso di gambe pesanti per un sollievo immediato. |
Fanghi (proposti come trattamento intensivo) | Applicare uno strato abbondante sulle zone interessate. Avvolgere con pellicola trasparente. Lasciare in posa 30–45 minuti, poi risciacquare. All’inizio, usarli 2–3 volte a settimana come trattamento intensivo. |
A volte, capita di avvertire una sensazione di calore, freddo oppure di pizzicore: in questi casi ci si chiede “quando la crema anticellulite brucia, è normale?”. La risposta è sì, il bruciore lieve o il pizzicore sono effetti temporanei legati agli effetti di alcuni ingredienti come mentolo o nicotinato di metile (nella lista degli ingredienti indicati come menthol e methyl nicotinate), ma se il fastidio è eccessivo o persistente, è bene sospendere l’uso. Come abbiamo detto, nessuna crema fa miracoli e la cellulite resta lì, ma inserita in una routine coerente può aiutare a migliorare il tono della pelle e regalare una piacevole sensazione di benessere.
Torna all'inizioProdotti anticellulite e gravidanza: cosa sapere
Durante la gravidanza, ci si chiede spesso se sia sicuro continuare a usare creme anticellulite. La verità è che, al momento, non esistono studi specifici che abbiano valutato direttamente i rischi legati all’uso di questi prodotti in gravidanza. Questo perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di cosmetici o, al massimo, dispositivi medici, non di veri e propri farmaci (ad eccezione della crema anticellulite Somatoline nella sua formulazione medicinale), e quindi non prevedono particolari avvertenze d’uso.
Cosa fare allora? Il consiglio è di affidarsi al buon senso. Che si tratti di una crema anticellulite o di una normale crema per il corpo, l’attenzione deve andare soprattutto a eventuali reazioni indesiderate – come allergie o dermatiti – e alla possibilità di doverle trattare, piuttosto che a un pericolo intrinseco del prodotto. Anzi, proprio durante la gravidanza – un momento particolarmente delicato – è ancora più importante seguire le raccomandazioni generali: evitare solo alcuni ingredienti considerati critici dal punto di vista della sicurezza. Fortunatamente, si tratta di sostanze ormai poco comuni nei prodotti in commercio. In caso di dubbi, comunque, è sempre una buona idea confrontarsi con il proprio medico: meglio un parere in più che un’inutile preoccupazione.
In attesa del prodotto miracoloso (sempre che serva davvero), meglio puntare su ciò che funziona davvero.
Mentre la scienza non ha ancora inventato una soluzione definitiva contro la cellulite — e forse non ne abbiamo nemmeno davvero bisogno — può valere la pena concentrarsi su quegli aspetti che sappiamo incidere davvero: un’alimentazione equilibrata, un po’ di attività fisica costante e, se piace, dei massaggi (anche fai da te) che stimolano la circolazione e aiutano a ridurre il ristagno dei liquidi. Questa “triade” non promette magie, ma garantisce benefici concreti, visibili e soprattutto utili per il benessere generale del corpo.
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