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Conguagli, ricalcoli e maxi bollette: a cosa stare attenti

Conguagli, ricalcoli e consumi presunti. Voci che generano il panico tra i consumatori, perché si trasformano ben presto in maxi bollette. A partire da marzo, però, qualcosa è cambiato: il fornitore non può più esigere pagamenti sulle utenze per arretrati superiori a due anni. Vediamo cosa c'è da sapere.

  • contributo tecnico di
  • Paolo Cazzaniga
  • di
  • Roberto Usai
06 luglio 2018
  • contributo tecnico di
  • Paolo Cazzaniga
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  • Roberto Usai
Maxi bollette di luce e gas, che fare

Per tanti consumatori il mercato dell'energia è sempre un po' un terno al lotto. Si inizia con il dilemma della scelta dell'operatore: con le tante alternative disponibili sul mercato, orientarsi tra le offerte di luce e gas più convenienti diventa sempre più complicato. E, una volta sottoscritto il contratto di fornitura, come leggere la bolletta dell'energia? Le voci da considerare sono tante e, spesso, anche all'occhio più attento può sfuggire qualcosa. Consumi stimati, conguagli, ricalcoli: sono diciture che ricorrono sulle fatture e che, spesso, sono in grado di generare il panico tra i consumatori. Panico motivato, visto l'elevato numero di maxi bollette e maxi conguagli. Da marzo, però, qualcosa inizia a cambiare.

Arretrati per un massimo di due anni 

Se, fino a qualche mese fa, il fornitore di energia poteva emettere bollette di conguaglio relative ai consumi fino a 5 anni precedenti, da marzo le cose sono cambiate. La legge di Bilancio dello scorso anno, infatti, ha stabilito nuove regole volte soprattutto a rivedere l'arco di tempo che può essere oggetto di conguaglio e che il venditore di energia può chiedere ai propri clienti. D'ora in poi i fornitori potranno tornare indietro di massimo due anni: un beneficio importante per i clienti domestici che, tornando indietro di periodi così lunghi, vedevano arrivare bollette di conguaglio esagerate.

Il passaggio sarà graduale 

Il beneficio per i consumatori sarà accessibile gradualmente: la prima è stata la fornitura di energia elettrica, con le bollette emesse a partire da marzo 2018. Seguiranno quindi le utenze di gas, a partire dal 1° gennaio 2019, e quelle dell'acqua (2020). Se i conguagli sono riferiti a periodi superiori a due anni e le aziende interessate sono coinvolte in procedimenti Antitrust, però, le cose cambiano. In questo caso, dopo aver inviato un reclamo, l'utente può ottenere lo stop del pagamento finché non venga accertato che la pretesa della compagnia sia legittima. Entro tre mesi, quindi, al consumatore spetterà un eventuale indennizzo per i pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio. È importante che, in tutto questo, l'utente non commetta errori: i dati di consumo oggetto delle fatture devono sempre essere comunicati correttamente.

Evitare maxi bollette: tre aspetti da considerare

Per scongiurare l'ipotesi di bollette spropositate, ci sono tre cose da tenere sott'occhio:

Controlla sempre il dettaglio dei consumi

Se ricevi sempre fatture dello stesso importo, il motivo potrebbe essere legato al fatto che il fornitore ti stia addebitando i costi relativi a consumi stimati (o presunti). Puoi verificarlo nel dettaglio dei consumi. Se è così questo significa che, prima o poi, dovrà fare un conguaglio per addebitare quanto effettivamente consumato. Meglio comunicare un'autolettura per evitare di incappare in maxi bollette di arretrati.

Attenzione alle comunicazioni dal provider

Tra le motivazioni che spingono i fornitori di energia elettrica a inviare bollette con consumi presunti, c'è anche il possibile malfunzionamento del contatore elettrico. Se non si riesce a effettuare una lettura da remoto (tramite quella che viene definita telegestione) il distributore, ovvero il responsabile delle letture, ha il dovere di effettuare un certo numero di tentativi di letture effettive. In uno scaricabarile tra fornitore e distributore, questa procedura potrebbe allungare le tempistiche e far lievitare gli arretrati. Controlla la voce "ulteriori informazioni" della bolletta: potrebbe contenere diciture (scritte molto in piccolo e poco evidenti) come "tutti i valori possono essere oggetto di conguaglio" oppure "La informiamo che a causa di una momentanea indisponibilità del servizio di telelettura il distributore non ha acquisito le letture reali del suo contatore".

Accessibilità del contatore e autoletture

Un'altra discriminante riguarda la posizione del contatore. Se si trova all'interno dell'appartamento o oltre il portone d'ingresso del palazzo, gli incaricati non potranno effettuare le letture autonomamente. In questi casi, perciò, deve essere cura dell'utente comunicare i consumi effettivi. Questa raccomandazione vale soprattutto per il contatore del gas: l'autolettura  in questi casi può evitare i salassi delle bollette invernali.

Cosa fare in caso di problemi?

Hai ricevuto una maxi bolletta e non sai che fare? Invia subito un reclamo contro il tuo fornitore e richiedi l'accertamento dell'addebito. Puoi anche scegliere di farti aiutare da uno dei nostri legali: il servizio è aperto a tutti ed è gratuito. Per accedere in modo completo a questo servizo, se sei socio altroconsumo, ricordati di loggarti al sito con le tue credenziali. Se non le hai mai attivate, è il momento di farlo. Questo ti darà inoltre accesso a una serie di vantaggi e contenuti a te riservati.

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