Come scegliere il miele
Chiaro o scuro, dal gusto delicato o intenso, liquido o cristallizzato: il miele è un alimento prezioso che racchiude infinite sfumature. Se vuoi capire come orientarti tra le varietà più diffuse e imparare a leggere l’etichetta, qui troverai informazioni e consigli pratici per scegliere con consapevolezza

In questo articolo
Tipi di miele
Non tutti i mieli sono uguali: il sapore, il colore e la consistenza variano in base alla pianta da cui proviene il nettare. Possiamo distinguere tra mieli uniflorali, ottenuti da un’unica specie botanica, e mieli multiflorali, ottenuti dal nettare di più fiori. Ecco i più comuni:
- Miele di acacia (uniflorale): colore chiaro, sapore delicato e con una naturale tendenza a rimanere liquido a lungo. È tipico delle zone prealpine e della Toscana.
- Miele di castagno (uniflorale): colore scuro e sapore intenso e amarognolo. Si produce sulle Alpi e sugli Appennini, e cristallizza lentamente.
- Miele millefiori (multiflorale): uno dei più venduti, è il risultato della raccolta da fiori diversi. Il colore, il sapore e la consistenza cambiano a seconda della zona di produzione.
- Miele di agrumi (uniflorale): colore molto chiaro e sapore intenso e fine, è tipico del Sud Italia. Generalmente cristallizza dopo qualche mese dalla raccolta.
Etichetta e origine
Sull’etichetta del miele dev’essere obbligatoriamente indicato il Paese o i Paesi di origine in cui il miele è stato raccolto. Questo vale sempre nel caso dei mieli prodotti in Italia, ma non per quelli confezionati al di fuori dei confini nazionali: infatti, la Direttiva 2001/110/CE prevede che, nel caso in cui il miele sia costituito da una miscela di due o più mieli di origine comunitaria o non comunitaria, l’informazione dell’origine possa essere riportata utilizzando, a seconda dei casi, una delle seguenti espressioni:
- miscela di mieli originari della CE,
- miscela di mieli non originari della CE,
- miscela di mieli originari e non originari della CE.
Un dettaglio importante da controllare, se vogliamo essere sicuri della provenienza del miele che portiamo in tavola.
Torna all'inizioIl miele biologico
Un miele, per poter essere venduto come miele biologico, deve soddisfare determinati requisiti. Questi sono i più importanti e specifici per l’apicoltura:
- gli apiari devono essere ubicati in aree con sufficiente disponibilità di fonti di nettare e polline costituite essenzialmente da coltivazioni biologiche, da flora spontanea, da foreste gestite in modo non biologico o colture trattate solo con metodi a basso impatto ambientale.
- gli apiari devono trovarsi ad una distanza sufficiente da fonti potenzialmente contaminanti per i prodotti dell’apicoltura nocive alla salute delle api;
- le arnie devono essere costruite con materiali naturali;
- è vietata la distruzione delle api nei favi come metodo associato alla raccolta dei prodotti dell’apicoltura.
Si tratta quindi di una garanzia in più, non solo per la qualità del miele, ma anche per il rispetto dell’ambiente e del benessere delle api.
Torna all'inizioProprietà e benefici
Il miele è costituito principalmente da zuccheri semplici, soprattutto glucosio e fruttosio, e quindi possiede un elevato potere energetico: esso, infatti, fornisce circa 320 kcal/100 g, una quantità di calorie leggermente inferiore alle 400 fornite dal classico zucchero da cucina (saccarosio).
Anche il suo potere dolcificante è superiore a quello del normale zucchero: ponendo, infatti, uguale a 100 il potere dolcificante del saccarosio, quello del fruttosio è pari a 173, mentre quello del glucosio è pari a 74. Inoltre, a differenza dello zucchero da cucina, il miele è talmente ricco di sapori, profumi e aromi che le quantità che vengono utilizzate per dolcificare alimenti e bevande dovrebbero essere generalmente più contenute rispetto al comune saccarosio. In queste condizioni, il consumo di miele, rispetto al consumo del comune zucchero, comporta un piccolo risparmio calorico.
Diversi sono i benefici per la salute che possono derivare dal consumo di miele: ha proprietà antibatteriche naturali, utili contro tosse e mal di gola, può dare sollievo nelle infiammazioni delle vie respiratorie, e fornisce energia rapidamente assimilabile, ideale per sportivi e persone affaticate.
Domande frequenti
Rispondiamo alle domande più frequenti sul miele.
Come riconoscere se il miele è puro?
Non esistono metodi casalinghi affidabili. Sono necessarie analisi chimiche complesse e macchinari all’avanguardia per capire se un miele è puro o se è stato contraffatto.
Quanto miele mangiare al giorno?
La porzione standard prevista dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) per il miele è di 20 g.
Quale miele scegliere se si è a dieta?
Non c’è una tipologia di miele più indicata per le diete. Il miele è un alimento calorico e pertanto non è ideale per chi vuole perdere peso; chi è a dieta può consumarlo, anche se in modo oculato e senza esagerazioni.
Come si conserva correttamente il miele?
Deve essere conservato ben chiuso, in un luogo fresco e asciutto, lontano dalle fonti di luce e calore: è infatti molto sensibile alla luce e tende ad assorbire l’umidità dall’esterno, se non è conservato in modo adeguato.
Entro quando andrebbe consumato il miele?
Il miele andrebbe consumato preferibilmente entro 18-24 mesi, periodo in cui mantiene al meglio le sue proprietà organolettiche e nutritive. Dopo questa finestra di tempo non diventa necessariamente dannoso, ma potrebbe perdere parte del suo aroma e della sua consistenza originaria.
Perché il miele cristallizza?
Il miele è naturalmente molto ricco di zuccheri, e per questo tende a cristallizzare. Alcuni mieli iniziano il processo già nel favo, altri rimangono liquidi per lunghi periodi. Questo processo è del tutto naturale e non pregiudica la qualità del miele, che può essere venduto sia liquido che cristallizzato. Talvolta i produttori lo riportano allo stato liquido scaldandolo a 40-50 °C, ma un trattamento termico eccessivo può alterarne l'odore e il gusto.