Venerdì 13 gennaio, mia nipote doveva partire da Torino con il pullman delle 15.20 in partenza da Corso Vittorio Emanuele II con destinazione Aosta. A causa di un imprevisto, è arrivata allo stallo alle 15. 20 e il pullman era in partenza. Mia nipote si è accostata al pullman, facendo cenno all’autista di aprire le porte per permetterle di salire. Sottolineo che mentre mia nipote era in piedi di fianco al pullman, lo stesso si trovava ancora allo stallo di parcheggio e l’autista aveva appena iniziato a segnalare l’immissione del mezzo nel controviale di Corso Vittorio Emanuele. Tra l’altro sul pullman erano presenti diversi compagni di viaggio di mia nipote che hanno segnalato all’autista la presenza della ragazza che chiedeva di salire, ma l’autista ha risposto loro che avrebbero rivisto la loro amica l’indomani! Con nostra enorme sorpresa, infatti l’autista non l’ha fatta salire e si è immesso nel corso per iniziare il viaggio. Pensando che per qualche strano e improbabile motivo, l’autista non si fosse accorto della presenza di mia nipote di fianco al mezzo, la mamma ha provato a seguirlo per un breve tratto con la macchina, mentre mia nipote parlava al telefono con i suoi amici che erano già sul pullman, solo a quel punto abbiamo saputo che l’autista l’aveva vista benissimo quando ancora il pullman era allo stallo e che aveva deliberatamente deciso di non farla salire. Devo dire che siamo rimasti senza parole di fronte ad un tale comportamento. Per far salire mia nipote, l’autista avrebbe impiegato meno di un minuto in quanto doveva solo aprirle le porte, anche perché lei aveva solo un piccolo zainetto che non doveva essere messo nel bagagliaio. Tutta l’operazione si sarebbe svolta senza il minimo rischio e in completa sicurezza perché, come ho detto prima, il pullman era ancora allo stallo.A quel punto, dato che gli amici di mia nipote erano sul pullman e che la meta del viaggio era la nostra casa in montagna di cui mia nipote aveva le chiavi, la mamma ha dovuto accompagnarla ad Aosta in macchina per permetterle di ricongiungersi con il suo gruppo. Quando sono arrivate alla stazione di Aosta, hanno atteso l’arrivo del pullman per chiedere spiegazioni al conducente. L’autista ha risposto ridendo, dicendo che lui aveva chiuso le porte alle 15.22 e che la ragazza sarebbe dovuta arrivare prima.Siamo consapevoli del fatto che la ragazza sarebbe dovuta arrivare prima, ma dal momento che quando mia nipote chiedeva di salire, il pullman era ancora nello stallo, trovo veramente incomprensibile il comportamento dell’autista. Lui si è rifiutato di perdere 30 secondi per riaprire le porte e la mamma ha dovuto fare un viaggio di andata e ritorno Torino Aosta, viaggiando per più di 3 ore e spendendo oltre 60 euro tra pedaggi e carburante.