Attivazione contratto TIM SMART VOCE CASA il 09/12/2017, recesso il 13/12/2017, dopo avere atteso invano il suo funzionamento come ripetutamente promesso. I modem consegnati sono stati 2 da tecnico ditta di Ferrara che riprese quello precedente. Nessuno ha funzionato, malgrado il tecnico affermasse che avrebbero dovuto funzionare entro 2 ore. Invece rimasi senza servizio chiamate e internet dal 9 al 13/12/17. Riattivai immediatamente vecchio contratto Vodafone spiegando problema con Tim, nessun problema e promessa di darmi connessione più veloce e stabile, cioè quanto ripetutamente chiesto prima a Vodafone e poi a Tim ma mai ottenuto. Avevo estrema necessità di connessione internet e possedevo ancora modem vodafone che non volevano indietro! Provai a riconsegnare modem Tim a centro Tim ma non lo vollero. Chiamai 187 a cui non risultava nessuna consegna modem e nessuna attivazione contratto. Non seppero dirmi nulla circa la riconsegna, mi dissero di attendere loro comunicazione (Io cmq ero fermamente convinta di doverlo riconsegnare a coloro che me lo avevano portato e ritirato la prima volta ma non conoscevo la ditta). Non ricevetti nessuna comunicazione ma non mi preoccupai troppo essendo un modem non funzionante, probabilmente non interessava la riconsegna! Il 09/02/2018 ricevetti una fattura di 192,18 euro. Cominciai a chiamare il 187 quasi giornalmente, mi dissero di inviare modem allegando fattura con richiesta di annullamento e così feci il 14/02/2018. Da queste telefonate però capii che nella cifra mensile di abbonamento era compresa una rata per il modem e che i 48 mesi erano il tempo per pagarlo non un termine contrattuale di fedeltà al gestore! Non ritenevo cmq di dovere pagare una cifra simile per un servizio non ricevuto e feci innumerevoli reclami. Tim mi rispose l'11/04/2018 che io non avevo inviato il recesso in tempo. Alla mia obiezione che loro stessi mi avevano inviato conferma di avvenuto recesso il 17/12/2017, mi risposero il 24/04/2018 che era cessata attivazione linea e che avevano ricevuto il cedolino di consegna modem. Successivamente mi concessero diminuzione del debito da 192,18 a 187,73, ma avevo inviato modem oltre i termini quindi dovevo pagare ma non lo feci, ritenendolo ingiusto . Cominciai ad ricevere richieste ed intimidazioni da parte di un' agenzia di riscossione crediti per tutto il 2018, poi più nulla fino al 30/01/2023 in cui altra agenzia di riscossione crediti cerca di intimidirmi. Ho chiamato questa Agenzia spiegando loro la annosa situazione e ci siamo accordati di risentirci la prossima settimana. Questi i fatti. Io sono fermamente convinta che, anche ammettendo un ritardo di 1 mese nella riconsegna del modem per LORO mancata informazione, io non debba pagare 48 rate, ma, eventualmente, solo il mese di ritardo. Non ho mai ricevuto il servizio richiesto, il modem non era funzionante, mi sono stati consegnati i modem PRIMA della scadenza dei 14 giorni di recesso con il miraggio di una connessione più veloce e stabile, approfittandosi della mia necessità di un collegamento più veloce, sono rimasta senza alcun servizio per diversi giorni, ho subito perdite di tempo e di lavoro non indifferenti oltre che ansia continua per la insolvenza ,come pensare di dovere anche pagare per tante scorrettezze? Non esistono leggi europee in difesa dei consumatori? Perchè pagare 48 rate di cui io non ero consapevole? Spero si possa fare qualcosa. Grazie