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Vietati in Ue gli integratori lassativi a base di aloe per rischio tossicità. Ecco i prodotti a rischio

La Commissione europea ha vietato l’uso di alcune sostanze, presenti naturalmente in numerose piante e in particolare nell’aloe, perché ritenute dannose per il Dna e cancerogene. Si tratta di sostanze usate a scopo lassativo. Ma molti alimenti addizionati di aloe e tutti i cosmetici a base di aloe non sono toccati dal divieto, perché non contengono la sostanza a rischio.

  • di
  • Natalia Milazzo
20 aprile 2021
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  • Natalia Milazzo
integratori a base di aloe

La commissione europea ha vietato l’utilizzo negli alimenti, integratori alimentari inclusi, dei derivati dell’idrossiantracene, sostanze che si trovano naturalmente in numerose piante (alcune specie di rabarbaro, senna, frangola, cascara e varie specie di aloe), utilizzate negli integratori per il loro effetto lassativo. Alla base del divieto la loro azione genotossica, ovvero di possibili danni al Dna, e cancerogena, ovvero di aumentare il rischio di tumore, in particolare al colon. Il divieto è stato istituito con il regolamento 2021/468 del 18 marzo, entrato in vigore l’8 aprile 2021.

Da dove nasce il divieto dei lassativi a base di aloe?

  • In una opinione del 2013 l’Efsa, Agenzia europea per la sicurezza degli alimenti, è stata chiamata a esprimersi riguardo agli effetti dei derivati dell’idrossiantracene sul miglioramento delle funzioni intestinali. L’Efsa aveva appurato l’efficacia di queste sostanze, sottolineando però la necessità di evitarne il consumo prolungato e a dosi elevate, per i loro potenziali problemi di sicurezza.
  • A seguito di questo parere la commissione europea ha chiesto all’Efsa di effettuare anche una valutazione della sicurezza riguardo all’utilizzo di queste sostanze negli alimenti, integratori alimentari inclusi, considerando, in particolare, i derivati dell’idrossiantracene.
  • Nel suo parere (2017) l’Efsa ha concluso che i derivati dell’idrossiantracene sono genotossici, cioè possono danneggiare il Dna. Anche gli estratti di aloe hanno gli stessi effetti, probabilmente per la presenza degli stessi derivati. È stato osservato inoltre che alcune di queste sostanze, compreso l’estratto totale di aloe, sono cancerogene, in particolare potrebbero aumentare il rischio di tumore al colon. Si tratta di conclusioni in linea con precedenti valutazioni effettuate da altri organismi europei e internazionali, tra cui l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Agenzia europea dei medicinali e l'Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio.
  • L’Efsa non è stata in grado di stabilire una dose giornaliera di derivati dell’idrossiantracene sicuramente innocue per la salute: per questo è stato imposto il divieto dell’utilizzo di queste sostanze negli alimenti, e quindi negli integratori, e nella loro produzione. Il divieto si estende anche alle preparazioni a base di foglie di aloe che contengono i suddetti derivati.
  • Per le preparazioni a base di altre piante contenenti derivati dell’idrossiantracene (senna, frangola, cascara, rabarbaro), si è visto che possono avere effetti nocivi per la salute, ma, poiché non si ha la certezza che le sostanze vietate siano effettivamente presenti, queste preparazioni saranno rivalutate entro il 2025.

Ma allora tutti gli alimenti e gli integratori contenenti aloe sono stati vietati?

No. Sono vietati solo gli integratori a base di aloe usati per il loro effetto lassativo. Gli altri integratori in commercio contenenti aloe in realtà non contengono, o non dovrebbero contenere, queste sostanze, che sono presenti solo nella parte esterna della foglia.

Non sono inclusi nel divieto i prodotti contenenti succo di aloe derivante dal gel ottenuto dalla parte centrale delle foglie di aloe, dove queste sostanze ad effetto lassativo non sono presenti o lo sono in minimi quantitativi. Il gel ottenuto dalla parte centrale delle foglie, privo di sostanze lassative, è la parte di aloe utilizzata in generale nel settore alimentare (ad esempio in yogurt e bevande) e per prodotti cosmetici (creme, gel...).

Come verificare che gli integratori a base di aloe siano privi di queste sostanze tossiche con effetto lassativo?

Gli integratori contenenti succo di aloe proveniente dal gel situato all’interno delle foglie si pubblicizzano in genere come aventi effetto “depurativo”, “drenante”, “rigenerante”, “lenitivo”. Non si fa in alcun modo cenno a una funzione lassativa.

In etichetta è spesso dichiarato che nella produzione viene eliminata la parte esterna della foglia contenente aloina, una delle principali sostanze vietate; l’espressione che si usa è gel sine cute, per indicare che il succo proviene dal gel interno. A volte viene dichiarata espressamente l’assenza di aloina. Questo comunque non ci garantisce che non ce ne siano tracce, perché la legge non regolamenta il limite massimo di residuo consentito.

Per evitare rischi, meglio quindi non assumere aloe per bocca se già si soffre di disturbi all’apparato ga­strointestinale.

Nessun rischio, invece, per i preparati cosmetici a base di aloe.

Sono davvero utili gli integratori di aloe? I dati scientifici non confermano

Ha senso acquistare prodotti che sbandierano proprietà depurative, lenitive e rigeneranti?

In realtà tutti gli alimenti ricchi di acqua favoriscono la diuresi e quindi permettono l’allontanamento delle tossine dall’organismo. Ci si può depurare semplicemente mangiando frutta e verdura e bevendo almeno un litro e mezzo di acqua, anche di rubinetto, al giorno.

Più in generale, le grandi virtù attribuite all’aloe non trovano conferma nei dati scientifici. Gli studi sugli effetti sulla salute sono molto limitati e spesso inconcludenti.

Anche attribuire a questi prodotti proprietà lenitive ha poco senso. L’aloe, ricco di acqua e polisaccaridi, ha la capacità di lenire le irritazioni della pelle, ma questo vale per il suo uso a diretto contatto e non per la sua assunzione come integratore alimentare.

Più in generale: per mantenersi in salute non è necessario alcun tipo di integratore, né a base di aloe né di altro.

Quello che conta è seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, e adottare uno stile di vita sano e corretto, che includa regolare esercizio fisico.