Bonus asili nido 2023: come richiederlo
Il bonus nido per il pagamento di rette per la frequenza di asili e di forme di assistenza domiciliare per bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche permette di ottenere fino a 3.000 euro di contributo. Vediamo tutte le caratteristiche e come presentare la domanda.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta

Il bonus asili nido è una misura fissa, che da ormai diversi anni supporta le famiglie italiane nel sostenere le spese per la frequenza dei propri figli presso asili nido pubblici o privati o per un servizio domiciliare di babysitter qualora il bambino non possa frequentare il nido per gravi patologie. Di fatto è un contributo economico che viene erogato in base all’ISEE della famiglia per l’iscrizione al nido di bambini fino ai 3 anni di età. Vediamo come funziona.
Come funziona il bonus asilo nido
Il bonus spetta fino al compimento del terzo anno di età del bambino (vale anche in caso di adozione) e può esser richiesto per i periodi di frequenza al nido compresi tra gennaio e dicembre dell’anno in corso. Il contributo è erogato direttamente dall’Inps, su domanda del genitore che deve presentare l’Isee minorenni per ottenerlo.
Il bonus viene erogato anche se il bambino non frequenta il nido per gravi patologie croniche, in questo caso il contributo spetta per avviare forme di supporto presso la propria abitazione, previa presentazione di un attestato rilasciato dal pediatra che attesti per l’intero anno la sussistenza della situazione patologica.
Chi può usufruire del bonus?
La domanda per il bonus nido o per il bonus assistenza per un minore nato o adottato, può esse presentata dal genitore che abbia la residenza in Italia e:
- la cittadinanza italiana o UE;
- Il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, le carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea, le carte di soggiorno permanente per familiari non aventi la cittadinanza europea;
- lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Per ottenere il bonus nido il genitore che fa la domanda deve esser lo stesso che paga la retta del nido, se le rette vengono pagate alternativamente dai genitori, ognuno può presentare la domanda per le mensilità che ha sostenuto.
In caso di bonus assistenza, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.
Quanto spetta
Il bonus nido varia in base all’Isee del nucleo in cui è presente il bambino e gli importi vanno da un minimo di 1.500 euro a 3.000 euro annui, come indicato nella tabella.
Valore massimo Isee | Bonus annuo | Importo massimo mensile per 11 mensilità |
---|---|---|
Fino a 25.000 euro | 3.000 euro | 272,73 euro |
Da 25.001 a 40.000 euro | 2.500 euro | 227,27 euro |
Oltre 40.000 euro | 1.500 euro | 136,37 euro |
Chi decide di non presentare l’Isee ha diritto all’importo minimo di 1.500 euro annui, come già accade a chi non presenta l’Isee e richiede l’assegno unico universale.
In ogni caso, il bonus nido non può superare l’importo della retta che viene pagata mensilmente.
Ricordiamo inoltre che chi ottiene l’assegno unico ha diritto anche al bonus nido o assistenza domiciliare ma non alla detrazione del 19% della spesa sostenuta per la frequenza al nido in dichiarazione dei redditi, per la parte che non viene eventualmente rimborsata dal bonus.
Quando si può fare domanda
La domanda può esser presentata entro il 31 dicembre dell’anno in corso. Per le spese sostenute nel 2022 c’è tempo fino al 30 aprile 2023 per chiedere il rimborso.
Il genitore deve presentare la domanda e confermare i requisiti che ha dichiarato ogni volta che allega la documentazione per chiedere il rimborso. L’inps sospende l’erogazione del bonus dal mese successivo a quello in cui viene a conoscenza di cause di decadenza come la perdita della responsabilità genitoriale o la morte del genitore.
Chi presenta la domanda deve specificare se l’asilo nido sia pubblico o privato autorizzato e in questo caso caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, deve indicare anche gli estremi del provvedimento autorizzativo.
La domanda va presentata specificato per quali mensilità dell’anno si intende ottenere il beneficio, infatti, l’Inps accantona gli importi “prenotandoli” per quel bambino. Se, in un secondo momento, si volesse richiedere il bonus per ulteriori mesi rispetto a quelli preventivati, occorrerebbe presentare una nuova domanda.
Inoltre, deve essere allegata la documentazione comprovante il pagamento della retta per almeno un mese di frequenza, per i nidi pubblici invece serve la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
La prova dell’avvenuto pagamento per ogni mese per cui si chiede il bonus deve essere fornita tramite: ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale e, per i nidi aziendali, anche tramite attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga. Se il pagamento si riferisce a più mesi occorre allegare la ricevuta ad ogni mese, quindi se la fattura copre i mesi da marzo a maggio, dovrà esser allegata alla richiesta di rimborso di marzo, di aprile e di maggio.
La documentazione di avvenuto pagamento deve riportare:
- la denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
- il codice fiscale del minore;
- il mese di riferimento;
- gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Se invece si richiede il bonus per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, il genitore deve allegare alla domanda, un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiara per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. In questo caso, l’Inps erogherà il bonus in un'unica soluzione.
Come fare domanda online
La domanda deve essere presentata, esclusivamente in via telematica sul sito dell'INPS, accedendo con il sistema SPID, la CIE o la Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato.
Qualora si volesse richiedere il bonus per più figli occorre presentare una domanda per ciascuno di essi.
In fase di compilazione della domanda si deve specificare come si vuole ricevere l’accredito del bonus da parte dell’Inps, infatti, è possibile scegliere tra bonifico domiciliato, conto corrente bancario o postale, carta prepagata con IBAN o libretto postale con IBAN.