Gelati confezionati: il fresco piacere dell'estate
Il gelato, soprattutto in estate, è un dolce e fresco piacere a cui è difficile rinunciare. La scelta è ampia e si declina in base ai gusti, alle abitudini e alle occasioni. I gelati confezionati si dividono in differenti tipologie e si possono trovare nei bar e al supermercato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Una calda giornata estiva accompagnata da un buon gelato che può essere mangiato come snack, merenda o addirittura a pranzo. La scelta è ampia e si declina in base ai gusti, alle abitudini e alle occasioni. C’è il gelato di gelateria, in cono o in coppetta, ai gusti crema o ai gusti frutta; c’è il gelato confezionato, preso al bar ma anche comprato al supermercato, sempre a disposizione nel cassetto del freezer di casa (ghiaccioli, coni, biscotti, ricoperti….). E infine c’è il gelato fatto in casa, una nicchia, se si pensa alla necessità di dover ricorrere alla gelatiera anche se si trovano in rete ricette “furbe” di gelato semplice fai da te senza l’uso del piccolo elettrodomestico.
I vantaggi del gelato confezionato
Lo possiamo acquistare al bar, ma soprattutto lo possiamo avere sempre a disposizione nel cassetto del freezer di casa. I supermercati offrono una scelta molto ampia di marche, di tipologie (coppette, stecchi, coni, biscotti, ma anche vaschette) e di dimensioni. Tanti gelati, infatti, sono proposti sia nelle versioni standard che nelle versioni mini, permettendo, in quest’ultimo caso, di togliersi uno sfizio limitando l'apporto calorico.
Tra i vantaggi offerti dal gelato confezionato, c’è la possibilità di leggere le informazioni riportate in etichetta, ossia gli ingredienti e i valori nutrizionali.
- La lista degli ingredienti ci dice con che cosa è fatto il gelato, non solo se con latte fresco o con latte in polvere, ma anche la percentuale di cioccolato o di granella di nocciole, oppure la percentuale di frutta nel caso dei sorbetti, e ancora se ci sono coloranti o altri additivi.
- La tabella nutrizionale dà i valori di calorie, zuccheri, grassi e altri nutrienti che il gelato fornisce. Questi valori sono indicati per 100 g di prodotto e spesso sono indicati anche per la singola porzione, ossia per il singolo gelato. Questi valori sono molto utili perché permettono di capire qual è effettivamente l’apporto nutrizionale di quel prodotto ed eventualmente fare il confronto con altri gelati.
Le caratteristiche dei gelati confezionati
Cono, biscotto, coppetta o gelato sullo stecco: quali sono le caratteristiche nutrizionali di questi gelati?
Coni
Ci sono versioni mini che pesano poco più di un cioccolatino (18-20 g e circa 60-70 kcal) che possono andar bene per un dessert a fine pasto e i coni classici da 70-75 g e circa 200 kcal o più per una merenda “ricca”.
Biscotti
Le porzioni variano abbastanza, tra 30-50 g per i biscotti che si definiscono “mini” fino ad arrivare a 100 g. Di conseguenza, anche l’apporto calorico per porzione è molto variabile, andando da 90 a oltre 300 kcal. Una bella differenza!
Ghiaccioli
Acqua, zucchero e poco altro, per questo hanno poche calorie (mediamente 65 kcal a ghiacciolo) e grassi quasi a zero. Per contro, non mancano aromi e coloranti, tra cui l’E150d (caramello solfito ammoniacale) presente in alcuni ghiaccioli al gusto cola e classificato come “da evitare” nella nostra banca dati additivi.
Sullo stecco
Categoria piuttosto eterogenea, con i maxi stecco, le versioni mini, i pralinati e il più semplice gelato al limone su stecco di liquirizia. A far la differenza, non è solo la porzione ma il gusto del gelato e quindi la sua formulazione. Pur essendoci delle differenze, possiamo dire che i gelati al limone e i ricoperti alla fragola hanno un profilo nutrizionale migliore (e circa 60-100 kcal), con meno zuccheri e grassi saturi rispetto agli stecchi con gelato alla panna (o fior di latte o vaniglia) ricoperti di cioccolato che superano spesso 200 kcal.
Coppe
Se consideriamo i valori nutrizionali per 100 g di prodotto, notiamo che sono mediamente un po’ meno caloriche rispetto a coni e biscotti. Il nostro consiglio, però, è di vedere il valore delle calorie e dei vari nutrienti in base alla porzione offerta. Ci sono coppette da 50 g e coppe da 95 g, in pratica una bella differenza dal punto di vista nutrizionale.
Gelato, quanto spesso si può mangiare
Non esiste una regola fissa. La prima considerazione da fare è che si tratta di un dolce ed essendo, quindi, in cima alla piramide alimentare, non andrebbe mangiato quotidianamente. Fatta questa premessa, vale la regola del buon senso. Abbiamo visto che i gelati sono molto diversi tra loro, non solo per gusto o per tipologia ma anche per dimensioni e apporto calorico. Se pensiamo al gelato come dessert da fine pasto, allora meglio orientarsi su una versione mini con un valore energetico contenuto. Se, invece, lo vogliamo mangiare a merenda, allora possiamo orientarci verso qualcosa di un po’ più sostanzioso soprattutto se poi è previsto un pomeriggio con attività fisica.
Gelato al posto del pranzo, cosa ne pensi? Ti diciamo il nostro punto di vista.
Il gelato è un alimento salutare?
Il gelato, più che un alimento salutare, è un alimento di piacere: non va evitato ma bisogna conoscerne le caratteristiche per poter scegliere al meglio. Tra gli elementi di cui tener conto ci sono i valori nutrizionali e la porzione.
La porzione deve essere sufficiente per gratificarci, ma non deve essere troppo grande per non esagerare. È importante quindi tener conto anche dell’occasione di consumo, considerando il gelato come uno snack, e quindi come una merenda, o come sfizioso fine cena. Per avere un ordine di grandezza in termini calorici uno snack può fornire dalle 100 alle 160 kcal, numeri chiaramente indicativi e variabili in funzione di diversi aspetti tra cui l’età e l’attività fisica, per esempio.
Relativamente ai valori nutrizionali, i gelati possono essere importanti fonti di zuccheri e grassi. Stiamo parlando, però, di un mondo fatto di tantissimi prodotti anche molto diversi tra loro per composizione. Per questo leggere la tabella nutrizionale e soprattutto rapportare i dati alla porzione ci permette di fare una scelta consapevole.
I ghiaccioli, per esempio, sono fatti da acqua, zucchero e poco altro e hanno un apporto calorico più moderato rispetto ad altri gelati. Gli stecchi ricoperti o coni, al contrario, hanno una composizione più complessa, che richiede anche grassi e hanno di conseguenza un apporto energetico più significativo. Una porzione piccola, però, permette di tenere sotto controllo questo aspetto senza rinunciare al piacere.
Cosa guardare negli ingredienti
A seconda del tipo di gelato la lista degli ingredienti è più o meno lunga. C’è poi chi usa latte fresco e chi in polvere, chi la panna e chi, invece, altri grassi. Non mancano praticamente mai gli additivi:i più usati sono gli stabilizzanti, gli emulsionanti e gli addensanti che hanno una funzione tecnologica importante per il gelato confezionato.
In alcuni gelati troviamo additivi coloranti; spesso si tratta di coloranti estratti da sostanze naturali (es. rosso di barbabietola, caroteni,….). Un’attenzione particolare va posta ad alcuni gelati gusto cola, dove possiamo trovare il caramello solfito ammoniacale (E150d), classificato “da evitare” nella nostra banca dati degli additivi. Non troviamo, invece, i conservanti, dal momento che il freddo è un “conservante naturale” che permette di mantenere la stabilità nel tempo.
Se hai un dubbio sugli additivi, consulta la nostra banca dati.
Come orientare la scelta
Quello dei gelati è un vero e proprio mondo, dove ognuno ha le sue preferenze: artigianale o confezionato? Gusti “frutta” o gusti “crema”? Cono o coppetta? È probabile che per tutte queste domande ognuno avrà la sua risposta. Ora, non potendo noi entrare nel merito del gusto personale e delle abitudini di ciascuno, proviamo a fare qualche considerazione tenendo conto soprattutto degli aspetti nutrizionali.
Artigianale o confezionato
Dal punto di vista nutrizionale, non è tanto l’origine tra artigianale o industriale a fare la differenza. Certo se tra gli ingredienti è presente olio di cocco, il prodotto avrà più acidi grassi saturi di chi non lo usa. Così come chi usa un’elevata percentuale di panna per il gelato alla panna, otterrà un prodotto più calorico ma anche qualitativamente migliore. E questo vale sia nel mondo del gelato artigianale che in quello del gelato industriale.
Una differenza che potremmo notare riguarda l’appagamento della vista: il gelato industriale incorpora più aria, quindi a parità di peso occupa un volume maggiore rispetto al gelato artigianale, ossia “sembra più grande”, ma a parità di ricetta le calorie su 100 g sono analoghe. Per questo, quando si parla dal punto di vista nutrizionale, è importante ragionare per peso e non per volume.
Dal punto di vista della qualità, legata agli ingredienti impiegati, la risposta è difficile soprattutto perché il mondo delle gelaterie è fatto di tante realtà diverse, da chi usa frutta fresca, per esempio, a chi si affida solo ai semilavorati.
Gusti frutta o gusti crema
Se ci troviamo difronte a questo dubbio amletico, e se la nostra scelta deve essere fatta volendo risparmiare calorie, allora il gelato alla frutta è la nostra scelta migliore. Se le creme hanno in media 210-220 kcal/100 g, il gelato alla frutta ne ha circa 180 (kcal/100 g).
Versioni “mini”, regular o supercoppa con panna
Anche per quanto riguarda le dimensioni, possiamo dire che ce n’è per tutti i gusti. Molti prodotti sono offerti sia nella versione regular che in quella mini. Quest’ultima ha il vantaggio di far risparmiare calorie a parità di gusto. Vediamo qualche esempio:
- I coni “regular” del nostro comparatore hanno in media 210 kcal a porzione. I mini? Meno della metà, ossia 73 kcal a porzione.
- Per i gelati sullo stecco si passa da un valore medio di oltre 200 kcal a porzione per la versione standard a 140 kcal per quella mini.
- Anche per i biscotti possiamo notare una certa differenza con una media di 215 kcal a porzione per la versione regular e 134 kcal a porzione per le versioni mini.
I ghiaccioli alla frutta sono più salutari per definizione?
In generale i ghiaccioli hanno il vantaggio di non contenere grassi e avere, di conseguenza, un apporto calorico più limitato. Quanto alla frutta, è presente spesso come succo da concentrato e in percentuali variabili, più modeste nei ghiaccioli e maggiori in quelli che si chiamano sorbetti.
Insomma, il fatto di essere” alla frutta” non deve essere una scusa per mangiarne di più.