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Come scegliere la tua prossima mountain bike

30 giugno 2020
mountain bike

Solida e sicura: così deve essere la mountain bike, sia per il fuori strada sia sulle tratte tranquille in città. Ma è importante saper scegliere la taglia giusta e prendere alcuni accorgimenti per non farsi cogliere impreparati durante la pedalata. Ecco quali.

Come scegliere la tua prossima mountain bike

La qualità dipende sempre da molti fattori. Nel caso delle mountain bike è legata soprattutto ai materiali di costruzione, alle qualità delle saldature, alle geometrie del telaio e alla qualità delle parti meccaniche. Se dovete comprare una bici, dunque, vanno tenute d'occhio alcune componenti come freni, cambio, forcella e telaio

I telai delle MTB possono essere realizzati con diversi materiali: acciaio, alluminio, carbonio, titanio. Gli ultimi due sono tipici di bici molto costose (soprattutto il titanio) che garantiscono performance da gara.
Il titanio, in particolare, è un materiale che riunisce i vantaggi degli altri materiali: è leggero come l’alluminio, resistente come l’acciaio e assorbe le vibrazioni come il carbonio, essendo inoltre inossidabile. I telai in titanio sono fatti per durare tutta la vita. Il prezzo però è molto alto: solo il telaio potrebbe costare più di 2000€.

Il carbonio invece è il materiale più leggero, con un’alta capacità di ammortizzare le vibrazioni (qualità estremamente utile per una bici che nasce per percorrere sentieri disconnessi), ha un’alta resistenza alla fatica ed è estremamente versatile: le fibre di carbonio possono essere tessute in modo tale da ottenere l’adeguata rigidità o flessibilità nelle diverse parti della bici. Il costo è elevato, e purtroppo è un materiale che invecchia più in fretta degli altri e a differenza degli altri materiali è fragile: in caso di urto violento non si deforma (come accade all’alluminio, all’acciaio o al titanio) ma si spezza. Si tratta anche di un materiale che difficilmente può essere riparato ottenendo performance pari all’originale. Se comprate una bici in carbonio, verificate la qualità costruttiva del telaio per non avere brutte sorprese. Il prezzo di un telaio in carbonio si aggira intorno ai 1800€.

L’alluminio è probabilmente il materiale più diffuso tra i telai delle bici, perché ha un costo contenuto, è abbastanza leggero e resistente. A parità di prezzo, grazie al costo contenuto dell’alluminio, una bici in alluminio monta componenti di qualità maggiore rispetto a bici con telai in carbonio o titanio. L’alluminio tuttavia è un materiale rigido (assorbe poco le vibrazioni) e difficile da riparare in caso di danni.

Infine, l’acciaio è il materiale di cui sono fatte le bici fin dall’inizio. Si tratta di un materiale più pesante dei precedenti e che soffre di problemi connessi alla corrosione, tuttavia garantisce una durata di vita elevata (se mantenuto in condizioni appropriate), una elevata resistenza alla fatica (è un materiale molto affidabile), ha una buona ammortizzazione delle vibrazioni, è facile da riparare, è duttile, permette di avere tubi con sezione ridotta che risultano essere più eleganti di quelli in alluminio. Anche il costo è contenuto, leggermente superiore ai telai in alluminio.

Bici della taglia giusta

La bici deve calzare bene, proprio come un paio di scarpe. Cavalcarne una della misura giusta è fondamentale: importante, dunque, scegliere quella che fa per noi, in base alla nostra altezza, alla lunghezza del tronco, degli arti e all’utilizzo che faremo della bici (ossia alla posizione che vogliamo tenere mentre pedaliamo). Quando si parla di taglia della bicicletta ci si riferisce solitamente alle due misure del tubo orizzontale (quello che unisce il tubo sella con la serie sterzo) e del tubo sella (che parte dalla fine del tubo orizzontale e arriva al movimento centrale). Questa misura è espressa solitamente in centimetri, oppure viene indicata con una vera e propria taglia (S, M, L e XL). Per capire qual è la tua misura, affidati ai calcolatori della misura del telaio che puoi trovare facilmente online oppure al tuo ciclomeccanico di fiducia.

Acquistata la bici della taglia giusta, è bene che sia regolata in base alla vostra altezza e alla vostra abituale posizione di guida. Questo eviterà l’insorgere di dolori articolari (in particolare a ginocchia, polsi e schiena) e renderà il vostro spostamento piacevole.

Per gli spostamenti in città puoi scegliere la mobilità elettrica optando per una bici elettrica oppure per un monopattino elettrico.

Il codice della strada per i ciclisti
Partiamo da una considerazione: la bicicletta è un "veicolo a propulsione muscolare". Il ciclista, dunque, ha l'obbligo di rispettare il Codice della strada. Secondo il Codice della strada il ciclista deve:
  1. rispettare il senso di marcia e i divieti;
  2. rispettare le precedenze e i semafori;
  3. pedalare in fila indiana e non affiancati, o al massimo affiancati in due in città se le condizioni della strada lo permettono;
  4. mantenere la distanza di sicurezza, anche fra ciclisti,
  5. tenere velocità moderata in tratti con scarsa visibilità o fondo sdrucciolevole;
  6. avere le mani libere;
  7. dotarsi di luci di posizione, catarifrangenti e campanello.

Anche se non è obbligatorio ricorda di indossare sempre il casco che, come il giubbotto catarifrangente, è un indumento di protezione indispensabile per la sicurezza di tutti i ciclisti, soprattutto per chi si muove nel traffico delle grandi città. Deve essere leggero, con una buona areazione, deve consentire un’ottima visibilità ed essere regolabile. Questa ultima caratteristica è fondamentale. Il casco deve essere confortevole e non va tolto mentre si è alla guida tanto meno tenerlo allacciato largo o morbido perchè si rischia che nel momento della caduta si sfili oppure non sia ben saldo sulla testa e quindi non protegga al meglio.

Le regole del vero biker
Esiste un codice considerato fondamentale per i biker: è quello stilato da N.O.R.B.A. (National Off Road Bicycle Association - USA), un'associazione a cui sono affiliati i maggiori club europei ed americani. Ecco le linee guida:

 

  1. dare la precedenza agli escursionisti a piedi;
  2. rallentare e usare cautela nell'avvicinare e superare altri escursionisti;
  3. controllare sempre la velocità, soprattutto in curva;
  4. restare sui percorsi già tracciati, evitare di tagliare per terreni molli: c'è il rischio di danneggiare la vegetazione e accentuare l'erosione del suolo;
  5. non lasciare rifiuti;
  6. non spaventare gli animali;
  7. rispettare le proprietà;
  8. essere sempre autosufficienti;
  9. non viaggiare da soli in zone isolate e, se si devono coprire lunghe distanze, comunicare sempre la destinazione e il programma di viaggio;
  10. rispettare la filosofia dell'escursionismo in bici, tesa al massimo rispetto della natura.
Scegliere i freni

Non è sufficiente che un freno blocchi la ruota per dire che funziona bene. In bicicletta è essenziale anche poter modulare la frenata. In questo campo si spendono i maggiori sforzi di progettazione per le mountain bike. Ecco le tipologie tra cui scegliere:

Freni a disco: Sulle bici di qualità migliore (ma ormai anche su bici di media gamma) si trovano solitamente montati sistemi a disco: si tratta di freni estremamente efficienti, che assicurano una buona frenata anche in caso di fango. Le loro performance diminuiscono quando si riscaldano: se praticate sport come il downhill, in cui i freni sono molto sollecitati, scegliete dei dischi appositi che grazie alla loro conformazione permettono di dissipare il calore velocemente mantenendo elevate prestazioni anche in condizioni di stress. I sistemi a disco hanno solitamente un funzionamento idraulico, (sono più reattivi e precisi, ma più difficili da riparare), ma possono essere anche meccanici e azionati da un normale cavetto metallico.

V-Brake: si chiamano così per forma a V data dai due corpi del freno: sono usati nelle mountain bike e nelle city bike più evolute. Il funzionamento è semplice: il cavo esercita una trazione orizzontalmente tirando i due freni sul cerchio, come se fossero una pinza. La potenza esercitata è notevole: riesce a sopperire anche alla scarsa aderenza tra cerchio e pattino freno per la presenza di umidità o sporcizia. Sono l'alternativa economica dei freni a disco.

Cantilever: se la vostra mountain bike è più vecchia, potrebbe essere dotata di cantilever, i freni utilizzati sulla bici da ciclocross della prima generazione. Il freno è composto da due parti che vengono tirate mediante un cavo posto perpendicolarmente. Questo sistema offre il vantaggio di una potenza di frenata maggiore ed evita l'accumulo di sporcizia e di fango tra freno e ruota.

Scegliere la forcella
Essenziale per l’ammortizzazione della vostra mountain bike è la forcella. Deve essere creata in modo tale da assorbire colpi e vibrazioni che si originano durante il contatto con terreni dissestati, e deve essere resistente. La forcella subisce, infatti, il primo impatto con la strada e le sue asperità. Ma non solo: sulla forcella si concentra una buona parte del peso del ciclista (soprattutto in discesa). E' necessario, dunque, che la struttura sia robusta a sufficienza, ma anche leggera per poter essere manovrata con facilità, soprattutto sui terreni più impervi. Di solito la forcella della MTB è ammortizzata: i due steli ciclindrici che connettono la testa della forcella alla ruota sono infatti provvisti di un sistema di ammortizzazione telescopico a molla, ad aria o ad olio (che permettono performance maggiori). Una funzione importante nella preimpostazione della forcella è quella di consentire un'ampia regolazione del sistema ammortizzante per adattare il livello di ammortizzazione, rendendo la forcella più o meno rigida in base alle necessità.
La giusta attrezzatura

In strada meglio non scherzare. Perché ogni passeggiata in bici sia un piacere, non trascurate la manutenzione regolare del vostro mezzo. Non sottovalutate l'importanza di usare sempre l'attrezzatura giusta, soprattutto se amate il fuori strada o i sentieri di montagna. Ecco quali sono le protezioni da usare e gli accorgimenti da prendere:

  • Schiena, ginocchia, gomiti: paraschiena e ginocchiere possono rivelarsi molto utili quando si usa la bici su sentieri impegnativi. Prezzi di partenza: ginocchiera: 30 euro; gomitiera: 20 euro; protezione schiena: 60 euro.
  • Casco in testa: caschetto omologato e ben allacciato in testa è estremamente consigliato sui terreni più accidentati, anche se almeno per il momento non è stato reso obbligatorio. Prezzo di partenza 20 euro.
  • Fatevi notare: è importante rendersi visibili se vi spostate in città, dove l’elevato numero di auto aumenta il rischio di incidenti: usate abbigliamento con parti riflettenti e/o luci intermittenti da attaccare al veicolo. Prezzi di partenza: faro anteriore e posteriore: 5 euro; catarifrangenti: 4 euro.
  • Revisioni periodiche: controllate periodicamente le diverse parti della bici (telaio, catena, freni, cambio, movimento centrale, pedali, serie sterzo e gomme), per evitare l'inconveniente di un'improvvisa rottura o malfunzionamento.
  • Rispettare il Codice della strada: in strada attenersi sempre al Codice: segnalare cambi di corsia e svolte con il braccio, seguire la segnaletica stradale, non andare contromano.