
Caro-benzina, firma per azzerare l'Iva
Cambiano le accise ma i problemi restano: chiediamo il taglio (e non l’aumento) delle accise e l'immediato azzeramento dell’Iva.
In un momento in cui i prezzi dei carburanti sono relativamente bassi, è stato pubblicato il decreto che avvia la riforma delle accise applicate a benzina e gasolio. Riteniamo che non sia la strada giusta. Se, come chiediamo ormai da qualche anno, si azzerasse l'Iva sui carburanti si potrebbero ottenere risparmi consistenti sul pieno.
Accise sul gasolio: aumenti all'orizzonte
La decisione del Governo è di aumentare le accise sul gasolio e abbassare quelle sulla benzina, fino a renderle identiche, entro il 2030. Una decisione i cui effetti si fanno sentire già da subito nelle tasche degli automobilisti.
Chiediamo che si proceda quanto prima a una manovra strutturale che punti all’azzeramento dell’Iva. Lo chiediamo insieme agli oltre 195mila cittadini che già hanno sottoscritto la nostra petizione. Partecipa anche tu.
Perché l’azzeramento dell’Iva è la misura più efficace
Noi riteniamo che sia ormai arrivato il momento di agire direttamente sull'Iva, azzerandola, come abbiamo chiesto già nella nostra lettera al governo. Infatti, essendo l'Iva una percentuale (che con la sua aliquota, attualmente al 22% determina il prezzo finale in modo decisivo), avrebbe un impatto maggiore rispetto agli interventi sulle accise, anche in caso di futuri aumenti dei prezzi dei carburanti e di possibili speculazioni in un mercato già estremamente volatile.
Continuiamo pertanto la nostra battaglia chiedendo alle istituzioni di eliminare l'Iva sui carburanti, sia sul costo industriale sia sulle accise.
Unisciti alla nostra richiesta per dire stop al caro benzina azzerando l'Iva: firma ora l'appello di Altroconsumo.