Ho ordinato una lampada per uno specchio in data 17 marzo 2023. Dopo circa un mese di attesa, il 13 aprile 2023, chiedo un riscontro alla ditta perché il pacco non era stato ancora recapitato. Mi viene risposto che il pacco si era danneggiato nel trasporto e me ne sarebbe arrivato un altro.Finalmente il 29 aprile 2023 arriva la lampada. L’imballo è carente, una semplice scatola con della carta spessa che la avvolge. La lampada risulta separata in due parti, il gambo e la parte superiore. Pensando che fosse da montare, non mi sono posta il problema che fosse danneggiata ‘irreparabilmente’ come mi verrà poi detto. La lampada è troppo grande per cui decido di rimandarla per sostituirla con un’altra, lo segnalo. Mi viene risposto che devo rimandarla con spese a mio carico, quando il sito sponsorizza in bella vista ‘reso gratuito entro 14 giorni’ (diritto standard del consumatore) quindi mi verrà reso l’importo senza la spesa di spedizione. Lascio perdere e imballo la lampada aggiungendo del pluriball. Una volta giunta a destinazione mi viene detto che è danneggiata, chiamo e vengo presa a male parole da tale Paolo che mi dice che mi sarei dovuta rendere conto che la lampada era danneggiata. Vengo poi accusata prima di furberia, poi di aver montato la lampada ed averla danneggiata. Il sig. Paolo dice che farà un rimborso ‘per non starmi più a sentire’ poi decide che mi rimborserà il 50% dell’importo non so in base a quale condizione di servizio. A nulla sono valse le mie repliche che ho rimandato la lampada in buona fede e volevo semplicemente sostituirla con un’altra (tra l’altro di importo superiore)Richiedo un rimborso totale dell’importo