Cliente Metro da anni, mi è capitato più volte di dover inoltrare segnalazioni, fornendo sempre le prove. In particolare per il punto vendita di Pozzuoli, che presenta una gestione da migliorare sotto molti aspetti e che cambia direttore continuamente, per motivi facilmente intuibili. Il mio attuale reclamo riguarda il modo indegno e vergognoso col quale vengono trattati i clienti dopo aver subito un danno. Personalmente sono stata costretta a sopportare la maleducazione di un dipendente, dopo aver segnalato, per la seconda volta, che la carne argentina acquistata non era idonea alla vendita. La Metro non si è degnata di intervenire, se non dopo svariati solleciti e a distanza di tre mesi. Il primo dei reclami risale alla scorsa estate e riguarda il sospetto di contaminazione da escherichia coli, comunicatomi con notevole ritardo e dopo che il consumo era già avvenuto. C'è stato l' intervento ASL presso il mio domicilio. Tale episodio, avvenuto in piena estate, ha danneggiato non poco me e la mia famiglia, in procinto di partire per le vacanze e costretti a sottoporci a controlli. La Metro non ha ritenuto opportuno procedere al rimborso , (che non ho esplicitamente richiesto perchè preoccupata più per la salute che altro) o rimediare in alcun modo al disagio causato. Avrei accantonato questo episodio se non fosse capitato che, a qualche mese di distanza, precisamente a dicembre 2019, mi capita di riscontrare che la carne argentina acquistata presso la sede di Pozzuoli, è decisamente putrida e maleodorante ( acquistata la sera del 12/2/2019, servizio clienti contattato la mattina del 13/12/2019) Contatto immediatamente il reparto macelleria di Pozzuoli, che afferma di essere già a conoscenza del problema(!!!!!!!).Purtroppo, in seguito, questo si è rivelato essere stato un errore, in quanto se avessi portato la carne ai NAS sarei stata costretta a subire quanto avvenuto successivamente. Consiglio vivamente a coloro che dovessero trovarsi in situazioni analoghe di procedere in tal modo. Decido di procedere al reso ma, sono costretta, in sede, a fronteggiare basse insinuazioni e grave maleducazione di un dipendente, che , oltre a dimostrare di ignorare completamente la vigente normativa in materia di vendita, ha girato i tacchi e dato le spalle nel bel mezzo della discussione. Segnalato quanto avvenuto alla Metro, compreso il nome del dipendente, senza ottenere alcun riscontro. A distanza di quasi tre mesi, dopo ripetuti solleciti e reclami , vengo contattata da un temporaneo direttore Metro , il cui rispetto verso il cliente si è dimostrato direttamente proprorzionale alla durata del suo incarico. Credendo io nella natura chiarificatrice dell'incontro, mi reco presso la sede, sprecando, ancora una volta inutilmente, risorse, tempo ed energie. Mi trovo davanti una persona che non si è neanche preoccupata di informarsi, di produrre la documentazione inerente i reclami, totalmente ignorante su nomi, fatti e circostanze. Ignorava l'intervento dell'ASL, il nome del dipendente, i fatti che ci avevano condotti fin lì. Al contrario, peró , era ben preparato sull'erogazione di un buono da 20 euro ( prontamente fatto stampare da solerte dipendente) generosamente elargito da Metro nel lontano anno 2017(I reclami in oggetto sono avvenuti nel 2019)e sul numero di reclami da me inoltrati nel corso degli anni. Il direttore non si è minimamente vergognato nel dare risalto alla fruizione del sostanzioso buono di ben 20 euro ricevuto negli anni precedenti anzichè considerare i danni, i disagi , le spese e le umiliazioni subite in seguito. Forse sperava che ilbuono già goduto potesse costituire un deterrente dall'avanzare altre richieste.O forse, a suo giudizio, poteva essere considerato una sorta di involontaria anticipata compensazione per lo spavento per il rischio di aver contratto una malattia, il disagio di perdere una giornata lavorativa per l'espletamento delle pratiche ASL, le spese per effettuare gli esami clinici,l' essere costretti a subire la maleducazione del dipendente e la vergognosa noncuranza di Metro, le spese e il tempo per effettuare il reso della carne avariata. Il direttore dal fugace incarico, ha altresì sottolineato il numero troppo elevato di reclami e messo in dubbio la veridicità di alcuni degli stessi. Inoltre ha tentato di negare l'evidenza dei fatti affermando che l'odore (nauseabondo) della carne fosse tipico della qualità argentina.Come se non sapessi riconoscere una carne avariata..Negli anni ho acquistato numerose volte entrecote argentina e so ben distinguere l'odore tipico da quello della putrefazione.Se il preparatissimo ( solo in buoni e reclami) direttore si fosse premurato di andarsi a guardare lo storico acquisti, anzichè stampare e mostrare lo stagionato buono da 20 euro, se ne sarebbe accorto e avrebbe fatto una migliore figura. Ha messo in dubbio la correttezza del trasporto( in pieno dicembre, di sera e in borse termiche). In pratica ha replicato esattamente il comportamento del dipendente maleducato, mancava solo il voltare le spalle e andarsene.Ha inoltre chiesto più volte cosa volessimo mio marito ed io ( temeva che ci aspettassimo un altro cospicuo buono da 20 euro a distanza di tre anni, forse? ) e, in modo provocatorio, per quale motivo ci recassimo ancora a fare acquisti alla Metro, visto che eravamo così insoddisfatti. Forse pensava di avere a che fare con degli accattoni..Ritengo che essere costretti a subire la beffa, oltre che il danno sia davvero troppo .Ritengo che Metro abbia dimostrato di essere un'azienda che non rispetta minimamente i diritti del cliente e ne calpesta la dignità attraverso il comportamento scorretto del suo dipendente e del direttore.Mi riservo il diritto di diffondere quanto avvenuto, attraverso ogni mezzo , fornendo le prove,e facendo anche i nomi all'occorrenza. Mi riservo di verificare che i vertici dell'azienda siano stati informati di quanto avvenuto.