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Dieselgate: problemi dopo l’aggiornamento del software incriminato

Quasi un consumatore su due ha notato maggiori consumi di carburante e perdita di potenza nel motore dopo l'aggiornamento del software sulle auto coinvolte nel Dieselgate. Viaggio tra i problemi seguiti alle misure correttive predisposte da Volkswagen.

19 gennaio 2018
Inchiesta dieselgate

Maggiore consumo di carburante, anomalie e perdita di potenza al motore: questi i risultati dell’inchiesta Dieselgate condotta in quattro paesi (Italia, Spagna, Belgio e Portogallo) tra 10.500 automobilisti, dopo la sostituzione del software irrego­lare da parte di Volkswagen.

In quanti hanno aggiornato il software

La nostra indagine a tappeto, condotta insieme alle principali associazioni di consumatori euro­pee, ci ha consentito di raccogliere dati ed esperienze tra automobilisti in Belgio, Por­togallo, Spagna e Italia possessori di auto su cui era stato installato il defeat device. Nel caso dell’Italia ci siamo rivolti a un campione di 3.849 nostri soci, molti dei quali aderenti alla nostra class action contro Volkswagen. L’inchiesta è stata condotta a novembre 2017, oltre un anno e mezzo dopo l’annuncio di Volkswagen relativo al richiamo delle auto per l'aggiornamento del software difettato. Non tutti gli automobilisti interessati hanno accettato le misure correttive proposte: in Italia solamente il 68% dei partecipanti ave­va già effettuato l’aggiornamento al momen­to della nostra indagine. L’11% ha risposto di non aver ancora aggiornato il software, ma che avrebbe provveduto a farlo, mentre il 22% ha dichiarato di non volerlo effettuare. Le motivazioni? Mancanza di tempo, ma anche la paura di un peggioramento delle prestazioni generali dell’auto.

Cosa succede dopo l'aggiornamento del software

Il 43% dei nostri soci ha dichiarato di aver no­tato cambiamenti a seguito della rimozione del defeat device. A livello europeo, nella classifica delle marche di auto che hanno presentato le differenze più importanti dopo gli aggiustamenti c’è al primo posto Seat, seguita da Skoda, Volkswagen e Audi. Il 55% degli automobilisti europei, di cui in maggio­ranza proprietari di un’auto Seat, ha risposto di aver notato un incremento di consumi del carburante. Il 52%, invece, ha affermato di aver notato una perdita di potenza del motore. Non sono mancati anche altri cam­biamenti: il 37% ha notato una maggiore rumorosità del motore, men­tre il 17% ha detto di aver riscontrato proble­mi di tipo meccanico. Per la maggior parte degli automobilisti, inoltre, i cambiamenti sono apparsi meno di un mese dopo aver fatto l'aggiornamento del software.

Riparazioni successive all'aggiornamento del software

L’11% dei nostri soci dell’indagine ha dichia­rato che è stato necessario provvedere ad alcune riparazioni dell’auto dopo la rimo­zione del software difettato. In generale, le auto che maggiormente hanno richiesto un intervento aggiuntivo fanno parte ancora una volta del brand Seat, con problemi le­gati soprattutto alla valvola EGR, deputata al ricircolo dei gas di scarico. Altri tipi di riparazioni, come quelle che han­no interessato il filtro particolato del diesel, gli iniettori di carburante oppure addirittura la riattivazione del defeat device hanno interessato anche le automobili di tutti i brand coinvolti nel Dieselgate. Non sempre le case automobilistiche hanno dimostrato un atteggiamento conciliante da­vanti a questi problemi sorti dopo il primo intervento sul software. Nonostante il 25% dei nostri soci abbia raccontato che la casa automobilistica ha riconosciuto il problema come effettivamente legato all’aggiornamen­to del software, solo l’11% ha dichiarato di aver ricevuto la proposta di un rimborso totale per questo tipo di riparazioni.