Riscaldare casa con il pellet: conviene rispetto a gas e gasolio
Nel 2025, il prezzo medio del pellet registra un lieve aumento rispetto all'anno precedente ma si mantiene competitivo rispetto a gas naturale e gasolio, confermando il pellet certificato ENplus A1 come una fonte di riscaldamento conveniente e sostenibile. Un sacco da 15 kg di pellet certificato ENplus A1 costa intorno ai 5,68 euro a settembre 2025.
In questo articolo
- Prezzo del pellet: un leggero aumento, ma resta conveniente
- Quali sono i vantaggi del pellet certificato ENplus A1
- Pellet, gas e gasolio: confronto dei prezzi
- Consigli per scegliere bene stufe e pellet
- In Italia, una famiglia su 5 usa pellet o legna per scaldarsi
- Ottenere una casa più efficiente abbassando i costi
Nel 2025, il prezzo medio del pellet registra un lieve aumento rispetto all'anno precedente ma si mantiene competitivo rispetto a gas naturale e gasolio, confermando il pellet certificato ENplus A1 come una fonte di riscaldamento conveniente e sostenibile. Un sacco da 15 kg di pellet certificato ENplus A1 costa intorno ai 5,68 euro a settembre 2025. Grazie all’indagine e all’analisi di Altroconsumo sull'andamento dei prezzi nel corso dell'anno, potete scoprire perché scegliere pellet di qualità certificata ENplus A1 è fondamentale per efficienza e rispetto dell'ambiente.
Torna all'inizioPrezzo del pellet: un leggero aumento, ma resta conveniente
Il 2025 ha visto un leggero rialzo del prezzo del pellet. Tuttavia, la variazione è modesta, garantendo una stabilità ben diversa dai picchi speculativi registrati nel biennio 2022-2023.
Il costo medio per produrre un MWh di energia termica con il pellet si aggira intorno a 63,61 €/MWh, rendendolo notevolmente più conveniente rispetto a gas e gasolio. Questa convenienza, unita all'efficienza energetica e al basso impatto ambientale, ne motiva la crescente diffusione, specialmente nelle aree montane e nei piccoli comuni.
A settembre 2025, il prezzo medio del pellet certificato ENplus A1 in sacchi da 15 kg è di 5,68 euro.
Ecco un'analisi temporale dei prezzi medi registrati nel 2025, che mostra un trend di leggera crescita:
- Gennaio 2025: 5,44 euro
- Aprile 2025: 5,43 euro
- Settembre 2025: 5,68 euro
L'incremento rispetto a settembre 2024 (5,24 euro) è evidente, ma l'aumento non è paragonabile ai rincari eccezionali del 2022-2023. La stagionalità continua a influenzare il costo: i prezzi tendono a salire tra la fine dell'estate e l'autunno, per poi calare in primavera. Acquistare la scorta annuale fuori stagione rimane la strategia migliore per risparmiare.
Torna all'inizioQuali sono i vantaggi del pellet certificato ENplus A1
Per garantire che i vantaggi economici e ambientali siano reali, è fondamentale utilizzare esclusivamente pellet certificato, in particolare quello con standard ENplus A1.
Questa certificazione è una garanzia di qualità grazie a queste caratteristiche.
- Elevata resa termica: massima efficienza della stufa o caldaia.
- Poche ceneri: ridotta manutenzione.
- Emissioni ridotte: contenuti rigorosi di cloro, zolfo, azoto e metalli pesanti.
- Materia prima: utilizzo esclusivo di legno vergine, senza legni trattati o contaminati.
In definitiva, il pellet certificato garantisce emissioni più basse, maggior rendimento termico e minore usura delle stufe. Il pellet certificato assicura una combustione più pulita, rispettosa dell'ambiente e in linea con le normative più recenti sull'inquinamento atmosferico. Le ceneri prodotte da pellet privo di additivi chimici possono persino essere utilizzate come un ottimo fertilizzante naturale per il giardino.
Torna all'inizioPellet, gas e gasolio: confronto dei prezzi
Il pellet si conferma tra le fonti di riscaldamento più vantaggiose per le famiglie italiane. Utilizzando il MWh come unità di misura standard per il confronto )un MWh è l’energia consumata da un apparecchio di 1.000 watt che funziona per 1.000 ore), i dati parlano chiaro:
Il riscaldamento a pellet costa circa il 20% in meno rispetto al gas naturale e quasi la metà rispetto al gasolio. Insieme alla legna da ardere, il pellet offre il miglior compromesso tra costo, efficienza e impatto ambientale. Abbiamo svolto l’elaborazione dei dati partendo dalle fonti di AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali).
Il pellet come fonte di riscaldamento risulta più economico dei combustibili fossili per i quali i costi restano elevati: nel 2024, il gas naturale ha raggiunto i 96,35 €/MWh e il gasolio da riscaldamento si è attestato a 121,14 €/MWh.
Torna all'inizioConsigli per scegliere bene stufe e pellet
Innanzitutto per ottenere la massima efficienza dal pellet certificato ENplus A1, si deve scegliere una stufa di nuova generazione. In alcune regioni italiane c'è il divieto di utilizzo di stufe a pellet di vecchia concezione che non garantiscono rese ottimali e rilasciano polvere sottili. La classificazione delle stufe è fatta a stelle: Il massimo è 5 stelle (stufe più efficienti). In alcune regioni possono essere utilizzate solo stufe con un minimo di 4 stelle.
Con il pellet certificato EN plus A1 e una stufa con 4 o 5 stelle, possiamo davvero incidere sull'ambiente riducendo le emissioni di anidride carbonica basse rispetto a quelle prodotte da GPL, gasolio o gas naturale.
Torna all'inizioIn Italia, una famiglia su 5 usa pellet o legna per scaldarsi
Secondo l’indagine Istat sulle dotazioni energetiche delle famiglie, le biomasse legnose restano una componente importante del riscaldamento domestico in Italia. Nel 2023, una famiglia su cinque ha riscaldato la casa con pellet o legna da ardere. Nel dettaglio:
- Il 16% delle famiglie utilizza legna da ardere.
- Il 7,8% utilizza il pellet.
L'uso del pellet è in crescita, segno di un continuo interesse verso soluzioni più economiche e sostenibili. È particolarmente diffuso al Sud e nelle Isole (Sardegna al 22,1%, Sicilia al 9,6%), ma anche nel Nord-Est (Friuli Venezia Giulia al 12,8%) e in regioni montane come la Valle d'Aosta (19%).
Torna all'inizioOttenere una casa più efficiente abbassando i costi
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