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Chiavette usb: scegli bene dove archiviare i file

02 settembre 2016
chiavette usb

Capienti e veloci, per alcune esigenze le memorie usb 3.0 possono sostituire un hard disk esterno. Abbiamo messo alla prova 12 modelli e le prestazioni non sono tutte allo stesso livello. Ma già si attende la usb-c.

Ti permettono di salvare rapidamente in poco spazio fisico interi archivi fotografici e dozzine di cartelle di documenti importanti: tutto quello che si trova nel tuo pc di cui desideri fare una copia per sicurezza o per scambiare grandi quantità di dati con altri utenti. Ormai le memorie usb (le "chiavette") hanno capienze davvero notevoli a prezzi abbordabili. Possono essere riscritte molte volte, quindi se ciò che vi abbiamo conservato non ci serve più, possiamo riutilizzarle per nuove archiviazioni. Ne abbiamo messe alla prova 12 in un test comparativo, tutte con una capienza teorica di 64 GB, anche se quella reale, dopo la formattazione iniziale, si riduce a circa 56-57 GB: l’equivalente di ciò che possono contenere 7 dvd o un Bluray a doppio strato. A differenza di questi ultimi supporti, però, le chiavette usb 3.0 consentono di leggere i dati in esse contenuti molto più rapidamente. Queste memorie continuano ad andar bene anche con computer che hanno porte più lente, le usb 2.0, ma ovviamente le prestazioni in scrittura e lettura saranno meno brillanti.

Forme diverse

Questi dispositivi si presentano in modi molto diversi. Alcune chiavette sono talmente minuscole da risultare quasi difficili da maneggiare, altre hanno cappucci e involucri protettivi che le rendono un po’ più ingombranti. L’aspetto esteriore incide sulla maneggevolezza: quelle molto voluminose possono essere scomode da inserire nelle prese del pc, specialmente se le porte vicine sono occupate da periferiche o altro. La forma influisce anche sulla sicurezza: la mancanza di una chiusura per il connettore, per esempio, rende più facile l’accumulo di polvere e sporcizia, che a lungo andare può danneggiare la chiavetta.

Non sono tutte uguali

Abbiamo trasferito 3 file di notevoli dimensioni (3 GB ciascuno) per simulare l’archiviazione o la copiatura di un video. Poi abbiamo trasferito una directory delle dimensioni complessive di 8 GB, composta però da tanti file di pochi megabyte ciascuno, come se stessimo copiando un archivio fotografico o musicale. Abbiamo rilevato la velocità di scambio dei dati sia in scrittura sia in lettura. Pur avendo tutte a stessa capienza e seguendo lo stesso standard, le prestazioni delle chiavette sono alquanto diverse tra loro. Per quanto riguarda la velocità di lettura (cioè quanto impiega per copiare sul pc i dati conservati nella chiavetta), la migliore è Corsair, con una velocità media di oltre 180 MB/s. Le più lente non vanno molto oltre i 40 MB/s. L’equivalente dei dati contenuti in un dvd sarebbe letto dalla prima chiavetta in 26 secondi, dalle altre in più di due minuti. Anche nella velocità di scrittura (la copia dei dati dal pc alla memoria esterna) si notano differente importanti tra i prodotti testati. La più veloce, sempre Corsair, va a circa 100 MB/s, le più lente (Kingston, Sony e Verbatim) fanno peggio di alcune chiavette usb 2.0 e si fermano a 7MB/s.

Arriva la Usb-C

Una nuova interfaccia già si profila all’orizzonte. Si chiamano porte usb-c e dovrebbero garantire il doppio della velocità di scambio dati rispetto a una usb 3.0 (10 Gigabit/s contro 5). Inoltre, portano più corrente, e possono essere utilizzate per caricare anche apparecchi che richiedono maggiore potenza elettrica (per esempio un laptop). Al di fuori del test, abbiamo provato la chiavetta usb-c Sony usm16ca1 da 16 GB, che costa 29,90 euro: nel complesso, offre prestazioni simili alle altre. Ha il pregio di avere due connettori usb, uno di tipo classico (usb-a) e uno usb-c. Consente perciò di fare a meno di un adattatore per spostare dati tra pc dotati di interfacce differenti.