Buongiorno Spett.le Caffè Grazie, il Vostro Regolamento prescrive che le condizioni di vendita siano quelle descritte nel Vostro sito al momento dell’acquisto da parte del cliente. In particolare, l’Art. 9 stabilisce che qualsiasi nuova versione di vendita sarà segnalata sul Sito e che la versione on line sul Sito al momento dell´ordine da parte dell´acquirente prevarrà su ogni altra versione. Nel mio caso, così non è stato. Il 13/01/2023, seguendo ‘la versione on line presente al momento sul Sito’, ho ordinato uno spremiagrumi MEC pagandolo € 411,96, più le spese spedizione di € 20,90, per un totale di € 432,86. Il giorno successivo, dalla sera alla mattina, tramite un messaggio di WhatsApp, mi avete comunicato un’improvviso aumento di 29 euro del costo dell’elettrodomestico. Visto che il mio ordine d’acquisto era stato registrato e concluso il giorno precedente, e pattuito secondo le condizioni stabilite in quel giorno e momento sul vostro sito, tali dovevano rimanere. Tramite email vi ho chiesto di non applicarmi l’aumento di prezzo. Con una condotta per niente lineare, del tutto criticabile, avete rotto inspiegabilmente il contratto di compravendita, infischiandovi bellamente delle ragioni che vi avevo esposto, persino in dispregio del Vostro stesso Regolamento. Come conseguenza del vostro inedito comportamento, ho subito un danno economico pari alla differenza di prezzo tra quello pattuito con voi il 13/01/2023, di € 411,96, e quello praticato dagli altri rivenditori dello stesso spremiagrumi, mediamente di € 477, ovvero pari a circa € 66 euro. Distinti saluti.