Ho effettuato un bonifico “urgente” di 100 € dal mio conto corrente, intrattenuto con altro istituto, ad un conto corrente di terzi presso Banca Intesa Sanpaolo.
Per tale operazione è stata addebitata al beneficiario una commissione di 5 €.
Sul piano sostanziale ritengo che tale addebito sia del tutto ingiustificato, atteso che la banca “ricevente” non svolge alcuna attività operativa nella procedura di accredito, trattandosi di processo del tutto automatizzato.
Sul piano formale l’operazione, ove la si volesse legittimare sul piano contrattuale, risulta estranea alle previsioni dettate dal Foglio informativo n. 068/092 agg. 09/01/2025, che mentre descrive al 4° sottotitolo di pag. 1 “CHE COSA SONO I SERVIZI DI PAGAMENTO” - specificando che “Rientra in questa famiglia di prodotti, tra gli altri, l’esecuzione di bonifici” - nulla precisa invece per i “servizi di incasso” - famiglia nella quale dovrebbe collocarsi teoricamente l’operazione de quo - che rimangono argomento non trattato e non definito come fattispecie, quindi privo di corretta e puntuale informativa al cliente.
Emerge in modo evidente, pertanto, che sia contemplato unicamente il bonifico “disposto” dal correntista e non quello “ricevuto”, per cui l’inserimento della commissione in discorso alla pag. 3 del f.i. è da ritenersi del tutto avulsa, non idonea a sanare la carenza di informativa iniziale, addirittura fuorviante e ingannevole in quanto collocata all’interno di un lungo elenco che riguarda le diverse tipologie di bonifici che possono essere disposti dalla clientela (servizi di pagamento) con i relativi costi.
Concludo stigmatizzando il comportamento di Banca Intesa Sanpaolo, che si ritaglia profitti aggiuntivi anche quando è solo Banca passiva, in contrasto con lo standing reputazionale universalmente riconosciuto.
Sono a disposizione per fornire i riferimenti del soggetto beneficiario, ove Banca Intesa Sanpaolo ritenesse di provvedere al rimborso.