Buongiorno, La presente, nonostante abbia provveduto già a farlo personalmente senza alcun riscontro, per inoltrare formale reclamo in merito al danneggiamento di capo d’abbigliamento occorso presso il punto vendita di Arese (Mi) denominato “Lava e Cuce”. Al riguardo vorrei premettere quanto segue: -In data 13/08/2020 consegnavo capi d’abbigliamento al fine di provvedere al lavaggio/stiratura-In data 16/07/2020 dopo aver ritirato i suddetti capi mi accorgevo che una t-shirt di colore bianco ed inserti metalli, oltre ad esserci ristretta, presentava un foro nella parte frontale alche dopo averlo fatto presente al personale dipendente quest’ultimo mi riferiva che avrebbero notiziato il responsabile e di rimanere in attesa di una chiamata-In data 20/08/2020 non ricevendo alcun riscontro, mi reco nuovamente c/o il punto vendita ove, dopo vari miei solleciti ricevevo il modulo di reclamo e, dopo averlo compilato in ogni sua parte, indicando i motivi del reclamo lo consegnavo al personale presente e, alla domanda se potevo avere una ricevuta o quantomeno attestazione di consegna, l’addetta risponde testualmente tale Oxana “…non lavoro in questo posto…” Basita dalla risposta ricevuta, lasciavo comunque in consegna il capo, unitamente al reclamo in quanto riferitomi che sarebbe stato periziato. -In data 22/09/2020 non avendo ricevuto nessuna notizia mi sono recata nuovamente c/o il punto vendita ove finalmente avevo modo di interloquire con il responsabile Massimo. Finalmente poiché ogni qualvolta mi è sempre stato riferito che il responsabile era momentaneamente assente. Questi dopo aver sentito quanto sopra menzionato, alla richiesta sella tempistica della pratica per il successivo risarcimento, in tono scocciato, inizialmente è “caduto dalle nuvole” per poi successivamente dirmi che la mia t-shirt era al vaglio dei periti. Nel medesimo pomeriggio venivo contattata telefonicamente e l’interlocutrice, qualificandosi come dipendente di “Lava e Cuce” di Arese mi chiedeva la taglia alche basita chiedevo il motivo e questa mi informava del fatto che tale informazione era necessaria per la perizia. -In data 24/09/2020 venivo contattata dalla stessa dipendente della precedente telefonata la quale mi informava del fatto che potevo andare a ritirare il mio capo, che a seguito di perizia era emerso una NON RESPONSABILITÀ della lavanderia e. Che forse era stata colpa mia poiché al momento del ritiro IO dovevo far presente che andava lavato a mano. Chiedevo se era possibile aver copia della perizia o comunque sapere il nome del Professionista o azienda che avesse eseguito la perizia ma di tutta risposta mi veniva detto che non vi era nulla di scritto e che questo era stato riferito dall’ufficio. Ovviamente nessun recapito mi è stato dato per poter parlare con “L’UFFICIO”. Ad oggi non mi è stato detto mai un “SCUSI” o “MI DISPIACE” figuriamoci un papabile rimborso. Il capo danneggiato cui tratto la presente segnalazione/reclamo è una t-shirt marca Elisabetta Franchi, valore commerciale €70 e ad oggi ho documentazione fotografica attestante quanto sopra dichiarato.