Con la presente, intendo contestare la vs. richiesta di vantare un credito nei miei confronti pari a € 2.735,28 relativo a un rapporto originario con AGOS DUCATO SPA.Contratto per il quale in data 03/03/2014, stipulavo una proposta di rientro per un importo complessivo di € 3.930,00 estinguibile in n° 30 rate dell'importo di € 131,00 cad., con RUBIDIO SPV srl, concessionaria del credito originariamente vantato da AGOS DUCATO Spa, la quale deliberava l'adesione alla proposta sopracitata, per il complessivo importo di € 3.930,00. Si dava atto altresì alla ricezione di un effetto cambiario che sarebbe stato regolamentato secondo le indicazioni contenute nella proposta, le quali stabilivano che il titolo con un bollo complessivo di € 47,16, valorizzabile fino all'importo massimo di € 3.930,00 firmato da me e avvallato dall'incarico di RUBIDIO SPV, emesso a favore della RUBIDIO SPV, veniva consegnato in bianco, da completarsi secondo loro cura, in caso di mancata puntuale esecuzione alle precise scadenze convenute anche di un solo dei versamenti in esame, secondo i termini previsti nel presente accordo, con la scadenza ritenuta più opportuna e per l'importo che risulterà a quella data ancora dovuto.Precisato questo, io in data dicembre 2016, prendo contatto con la RUBIDIO SPV e all'interlocutore responsabile della mia pratica, chiedo se fosse possibile dilazionare le ultime 4 rate, in quanto sprovvista di occupazione lavorativa, specificando che volevo pagare, ma chiedevo solo una rateizzazione ulteriore.Il responsabile si impegnava a comunicarmi dopo essersi informato, quindi ricontattandomi, come dovevo effettuare il pgamento, inoltre precisava che comunque avevano la cambiale e qualora non riuscivo a rispettare gli accordi, saldando il piano di rientro accordato, avrebbero nel mese dell'ultima scadenza, emesso in pagamento il titolo per l'importo di € 524,00, importo totale degli ultimi 4 bollettini. Mi veniva ripetuto di non preoccuparmi, che mi avrebbe ricontattato. Dopo 2 mesi richiamo nuovamente io (non avendo sentito più nessuno) e mi riferiscono che la mia posizione risultava chiusa.Nel mese di aprile 2017, mi viene recapitata una raccomandata il cui mittente è CREDI FAMIGLIA, nella quale mi viene comunicato che un mio debito con RUBIDIO SPV veniva ceduto a BANCA IFIS, per un importo di € 2.634,24, subito prendo contatto tramite il numero 800310036 come indicato e spiego le mie ragioni e la mia posizione. Anche in quell'occasione mi veniva detto di inviare la documentazione in mio possesso e che sicuramente c'era stato un errore da parte di RUBIDIO SPV. A distanza di pochi giorni, richiamo il medesimo numero e mi dicono che non mi sanno dire nulla e che mi avrebbero contattato loro.Dopo 2 mesi (non avendo sentito nessuno), richiamo nuovamente io e mi viene riferito che la pratica non risulta nei loro archivi...In data 23/03/2018, un'altra società DALMA srl, mi chiede tramite raccomandata, di corrispondere la somma di € 2.735,28 vantata dall'attuale società creditrice. Prendo subito contatto con tale società, nel nome della sig.ra Tiziana Allegro, alla quale nuovamente spedisco tutta la documentazione in mio possesso e alla quale specifico la mia volontà di pagare la somma ottenuta dai 4 bollettini rimasti insoluti a causa di una riposta mai arrivata e di un comportamento non corretto e non professionale della società RUBIDIO SPV.Oggi preciso che non essendo stata accettata la mia proposta di pagare € 524,00 a saldo e chiusura di una proposta di rientro nella quale non sono state rispettate le condizioni contrattuali nelle quali si evidenziava che qual'ora non avessi pagato nei termini le rate, sarebbe stata incassata la cambiale in loro possesso e a loro intestata, per l'ammontare del debito residuo, non andando ad ottemperare a quanto pattuito, ma procedendo con un attività diversa, recando alla mia persona una soluzione più gravosa.Quindi non intendo pagare il 50% propostomi della somma che viene dichiarata come debito rimasto impagato in data odierna.Resto in attesa di un vostro riscontroPorgo distinti saluti.