Buongiorno. Durante l'estate 2019, mentre ero assente da Milano per circa due mesi, si è verificata una perdita di acqua dall'appartamento sovrastante una cantina/magazzino di mia proprietà nel palazzo adiacente alla mia abitazione, deposito che usavo per ricoverare mobili, oggetti e materiale di hobbistica vario, in quanto locale aerato e asciutto. Purtroppo, solo dopo diverse settimane sono stata avvisata da un vicino, che per caso si è accorto che fuoriusciva acqua dalla mia proprietà. Ritornata immediatamente a Milano, ho verificato che l'acqua che zampillava dalle tubazioni presumibilmente da mesi, aveva in un primo momento inzuppato tutto e, una volta saturato tutto ciò che era in grado di assorbirla, aveva cominciato ad uscire da sotto la porta. Il contenuto del locale è stato danneggiato in modo irreparabile (marcescenza, ruggine, muffa, muro e pavimento inzuppati e danneggiati), e sono stata costretta a buttare tutto. Avvisata l'assicurazione Generali tramite l'amministratore, vengo contattata dalla Experta per l'esecuzione della perizia. Nel frattempo l'amministratore è costretto a far intervenire il muratore e l'idraulico per la riparazione delle tubazioni che buttavano acqua in quantità cospicua già da tempo. Solo dopo più di un mese, dopo ripetute richieste di appuntamento e a lavori già ultimati , la Experta mi comunica che il perito ha fatto le foto del palazzo esternamente e non è necessario il sopralluogo. Un perito successivamente viene a verificare la sistemazione del danno effettuata da muratore e idraulico, precisando di non essere competente per quanto riguarda il risarcimento dei beni custoditi nel locale (che ovviamente erano già stati rimossi per poter consentire i lavori), ma esclusivamente per la parte di muratura, gestita da altro settore dell'assicurazione.Ho naturalmente inviato le foto degli oggetti danneggiati, che erano purtroppo difficilmente identificabili. Preciso che i mobili erano ricoverati smontati e non è stato ovviamente possibile rimontarli, dato che l'acqua aveva fatto danni irreparabili. Quindi mi viene telefonicamente comunicato che non è possibile dar corso all'indennizzo di un mucchio di assi. In questo seminterrato erano ricoverati anche altri oggetti: stoffe, fiori secchi, carte da decoupage e altro ad uso bricolage, cesti, cuscini, imbottiture ecc., scorte di parquet di tre tipi corrispondenti ai pavimenti del mio appartamento, lampadari che si sono arrugginiti e altro. Credo che se il perito fosse effettivamente uscito a verificare di persona, si sarebbe reso conto che il deposito conteneva beni che avrebbero potuto essere utilizzati e non un semplice mucchio di assi. Mi è stato contestato anche il costo della rimozione (documentato con regolare fattura), in quanto troppo alto rispetto al materiale da rimuovere. Ma se nessuno è venuto a vedere cosa conteneva il locale, su quali basi viene asserita una cosa del genere? Preciso che si tratta di una cantina/magazzino di circa 40 mq e che sono stati necessari diversi viaggi con il camion per portare in discarica tutto il materiale danneggiato.In definitiva, la Experta, per conto di Generali, mi comunica che mi viene concesso unicamente un rimborso sul costo della rimozione di 801,00 euro (al lordo delle condizioni di polizza) e nessun rimborso sul contenuto del deposito. Preciso inoltre che la quantificazione da me fatta per la richiesta di rimborso è stata calcolata in base ai costi attuali di mobili e oggetti analoghi ai miei, reperiti sui siti di compravendita usato, verificabili da chiunque. Riporto di seguito uno stralcio della lettera inviata all'assicurazione, con l'elenco degli oggetti e la stima di massima del valore: un'intera camera da letto dei primi del '900, una libreria e un armadio vintage di legno massiccio, tutte le sedie di legno, quattro pacchi di parquet, una decina di cuscinoni, scatole di fiori essiccati, cesti, due poltroncine in vimini, due porte in noce, parecchie mensole in legno, zoccolini, un tavolino in legno, 2 pannelli in legno ad uso scenografia, una piantana alogena, una scala in legno....Posso stimare approssimativamente i danni materiali in € 7.000,00, esclusi i lavori di ripristino e bonifica... Comprendo che non sarà possibile recuperare totalmente il danno subito, ma ritengo che quantificarlo a ZERO, senza nemmeno aver visionato gli oggetti, sia veramente un insulto alla decenza e alla logica. Inoltre, il muratore incaricato dall'amministratore ha sistemato il danno e chiuso il buco che aveva praticato nel muro per poter lavorare, ma non ha certo risanato il locale dall'umidità. Il lavoro di risanamento di muro e pavimento è stato effettuato totalmente a carico mio. La Experta ha concesso un rimborso simbolico di 200 euro al netto delle franchigie.Non ho ancora firmato l'accettazione del rimborso, ricevuta tramite mail in questi giorni, e spero che il calcolo dell'importo possa essere rivisto.Cordialmente.