Gentilissimi,vi scrivo per denunciare un caso di pessimo trattamento da parte di una struttura sanitaria privata, lo Studio Polispecialistico Nomentano di via Nomentana 550, Roma.Di seguiti i fatti: in data 07.06.2022 porto mio figlio per un Patchtestil dottore applica i cerotti del caso con i vari reagenti e mi da appuntamento al venerdì successivo, 10 giugno, alle ore 8.30.Arrivati all'appuntamento, ci viene comunicato che il medico Santoro - peraltro anche direttore Sanitario del Centro - non c'è. In sua vece si presenta un assistente (non si capisce con quale qualifica) che toglie i cerotti al ragazzo, scatta una foto alla schiena col cellulare e ci congeda, sostenendo che l’avrebbe inviata al medico.Riporto qualche considerazione:- il professore non era presente all'appuntamento, che avevo preso con lui. Evidenzio in primis che parlare con lui o con un'altra persona (medico? infermiere?) è un elemento che fa la differenza.- il centro non mi ha avvistata dell'assenza del medico, di cui avevo diritto di essere edotta. Al momento in cui ho chiesto spiegazioni, mi è stato risposto che il medico avrebbe potuto ricevermi non prima del 21 giugno, poiché assente dalla struttura. Va da sé, che dopo undici giorni non avrebbe avuto alcun senso- nel giro di qualche decina di minuti arriva tramite email il referto con la firma stampata del dott. Santoro, non olografa. Mi chiedo come sia possibile che il medico abbia effettuato un referto, se non presente al lavoro, in un arco di tempo peraltro così breve.- ricevuta la telefonata del prof. Santoro, per darmi spiegazioni, intrattengo una conversazione tutt'altro che piacevole. Il medico non ha abbozzato neanche un tentativo di scusarsi ritenendo assolutamente corretto il suo agire (prendere un appuntamento, non presentarsi, non avvisare, farsi mandare sul cellulare la foto di mio figlio).- nel corso della telefonata il dott. Santoro utilizza, per sua sfortuna, una frase che evidenzia molto bene il suo modus operandi dicendo probabilmente suo figlio è risultato negativo a tutti i test. L'uso della parola probabilmente, che il medico ha prontamente sconfessato nel momento in cui gli è stata fatta notare, mette in luce che lui non ha proprio visto la foto del ragazzo. Deduco che il referto, riportante il suo nome, non è frutto della sua attività. Ritengo molto grave questo modo di agire. - infine, come si fa ad effettuare un referto sulla base di una foto? Chi mi garantisce che al medico sia stata mandata la foto giusta? Mi chiedo come posso tutelarmi di fronte a questa assoluta mancanza di rispetto, di considerazione e, soprattutto, di adeguata assistenza da parte di un centro medico che peraltro, per questa visita, ha chiesto 122,00 euro (pagamento anticipato).