Buon giorno, mia madre é l’intestataria di un utenza gas che anni fà abbiamo scelto di pagare con addebito diretto sul c/c a me intestato. Per molto tempo tutto bene fino a quando in data 31/3/21 entrando nella mia area riservata per un’ auto lettura, ho scoperto l’esistenza di ben 2 insoluti:fatt nr 502100909730 del 09 FEBBRAIO 2021 di € 26,06 fatt nr 502003897695 del14 DICEMBRE 2020 di € 35,44Chiamo la banca che mi informa di non aver ricevuto richieste da IREN per gli addebiti relativi (il conto è sempre stato capiente).Chiamo il call center di iren e l’operatore mi informa che probabilmente si trattava di un errore connesso al cambio di software da parte dell’azienda e mi detta dei codici da comunicare alla banca per “sistemare” l’addebito diretto. Io trasferisco i dati alla banca, saldo le fatture con pagamento online ed invio una PEC ad IREN in cui riassumo la situazione e chiedo la non applicazione degli interessi per ritardato pagamento.Nessuna risposta ricevutaIn data 20/5/21 rientro nella mia area riservata, sempre con l’intenzione di comunicare un’autovettura e con mia sorpresa scopro l’esistenza di un ulteriore insoluto:fattura nr 502102628661 del 09/04/21 di € 24,99Come la volta precedente, interpello la banca che esclude richieste di addebito da parte di IREN. Il contatto con il call center IREN questa volta è più difficoltoso: faccio appena in tempo a spiegare la natura del problema che immediatamente cade la linea. Al sesto tentativo un “eroico” centralinista mi impegna in una conversazione di mezz’ora al termine della quale mi assicura di aver aperto una segnalazione sul mio caso. Come la volta precedente saldo immediatamente online l’insoluto ed invio una PEC ad IREN in cui riassumo la situazione è chiedo la non applicazione di interessi per ritardato pagamento.In data 11/6/21 ricevo l’ ultima bolletta:Fattura n. 502104179776 del 09/06/2021 di € 59,81 in cui scopro mi sono stati addebitati interessi per ritardato pagamento delle tre fatture precedentemente menzionate per complessivi € 0,31.Questa volta mi reco presso gli uffici Iren di Parma. L’addetto allo sportello dopo aver verificato l’esattezza dell’IBAN riportato in fattura mi comunica che non gli è possibile vedere e verificare le segnalazioni aperte dal call center e mi suggerisce di rifare l’addebito diretto sul conto compilando un apposito modulo. Mi consegna poi un secondo modulo da compilare per reclamare circa l’addebito degli interessi.Chiedo quindi ad Iren l’azzeramento degli interessi addebitati nell’ultima fattura in quanto il mancato pagamento non è dipeso da responsabilità mie o della mia banca è una rassicurazione sul corretto ripristino della procedura di pagamento diretto sul conto possibilmente prima della scadenza dell’ultima fattura emessa.