Buongiorno, nel mese di marzo 2022 ho sostituito lo scaldabagno facendo installare uno nuovo della marca Hermann Saunier Duval. Fin da subito il prodotto è risultato difettoso. Infatti durante l’utilizzo emetteva sempre un suono anomalo, paragonabile ad un fischio rumoroso, fastidioso e continuo. Essendo tale rumore anomalo ho provveduto a contattare una società di assistenza (MACI srl) che lavora per la casa madre. La società di assistenza è intervenuta per ben 6 volte senza mai risolvere il problema. Fin da subito ho sempre chiesto la sostituzione dello scaldabagno difettoso con uno nuovo ma la casa madre, a detta della società di assistenza, ha sempre preferito effettuare degli interventi di riparazione (per individuare il problema) prima di procedere eventualmente alla sostituzione. Dopo il quinto intervento (purtroppo non risolutivo) da parte dell’assistenza ho continuato a chiedere la sostituzione dello scaldabagno difettoso ma la mia richiesta non è mai stata presa in considerazione. A questo punto la società di assistenza ha proposto, a detta loro sempre sulla base delle indicazioni della casa madre, di procedere ad un ultimo tentativo (sostituzione dello scambiatore di calore). In caso di mancata risoluzione avrebbero effettuato la sostituzione dello scaldabagno difettoso. In data 02/12/2022 è stato effettuato il sesto intervento e lo scambiatore di calore è stato sostituito. Terminato il lavoro lo scaldabagno è stato testato e dopo un breve momento di funzionamento, in seguito alla fuoriuscita di fumo e di acqua, è andato in blocco (comparsa dell’errore F20 sul display) ed attualmente non è più utilizzabile, ovvero non è più possibile utilizzare l’acqua calda. Tale errore, mai verificatosi prima, è stato anche certificato e sottoscritto dal tecnico sul report finale rilasciato al termine dell’intervento.A questo punto mi sono ritrovato non più con uno scaldabagno difettoso ma bensì inutilizzabile e fuori uso. Ho contattato nuovamente la società di assistenza per richiedere un pronto intervento per sostituire, come da accordi, lo scaldabagno ormai diventato inutilizzabile. La loro risposta è stata quella di attendere l’autorizzazione della casa madre per poi procedere alla sostituzione, perché senza di quella non si può procedere in nessun modo. Pertanto ora mi ritrovo con lo scaldabagno rotto e fuori uso, in attesa di una risposta da parte della società di assistenza che a sua volta attende l’autorizzazione della casa madre. In conclusione oltre ad aver ricevuto fin dall’inizio un prodotto difettoso che non è mai stato sostituito, nonostante le mie continue richieste, mi ritrovo con lo scaldabagno rotto ed inutilizzabile e non ho nemmeno la possibilità di fare la doccia calda.