Spett.le Ditta,
scrivo la presente in nome e per conto della Sig.ra Claudia Valeria Spanò la quale nel mese di maggio 2024 ha richiesto un intervento di assistenza tecnica per uno split dell'impianto di condizionamento da Voi installato a suo tempo presso l'abitazione in Casaleggio Novara.
Nel corso della telefonata furono poste alla Signora Spanò alcune domande sul anomalie riscontrate sulla macchina e su eventuali spie di malfunzionamento.
Il giorno 8 maggio successivo la cliente riceveva una mail da parte di servizioclienti@idraulicobraga.it (allegato 1) in cui si informava che era stata “completata la valutazione del guasto”per la qualcosa si formulava un preventivo di € 310,00 che "comprendeva tutto il necessario per assicurare un intervento efficace e completo".
Nella medesima mail si chiedeva un pagamento anticipato di € 155,00 pari al 50% del preventivo proposto, senza il quale l'intervento non poteva avvenire.
In data 17 maggio 2024 la Sig.ra Spanò eseguiva regolarmente il bonifico (allegato 2) al quale faceva seguito la Vs. fattura di acconto n. 43/ACC del 16.05.2024. (allegato 3)
Il giorno 30 maggio un Vs tecnico si recava presso l'abitazione della cliente per eseguire l'intervento di riparazione e si avvedeva che il malfunzionamento dello split era dovuto semplicemente al filtro sporco ed intasato per la qualcosa ha provveduto allo smontaggio, lavaggio e rimontaggio del filtro. Precauzionalmente ha eseguito la stessa operazione sugli altri due split installati nella abitazione.
Al termine dell'intervento durato 30' il tecnico ha chiamato la sede informando che l'accesso si era concluso limitandosi ad una pulizia dei filtri e che pertanto chiedeva se la cliente dovesse saldare "brevi manu" interamente la somma rimanente pari a 155,00 oppure se egli doveva comportarsi diversamente.
La risposta ricevuta dal tecnico è stata che poiché la cliente aveva accettato il preventivo, la somma totale da pagare restava invariata. Sicché la Sig,ra Spanò ha versato al tecnico in contanti l'importo di € 155;00 ricevendo in cambio una ricevuta non fiscale e nemmeno numerata. (allegato 4)
Alla luce di quanto sopra è da ritenersi la Vostra condotta commercialmente scorretta per le seguenti ragioni:
1) Non è possibile formulare un preventivo basandosi esclusivamente sulle informazioni telefoniche ricevute dal cliente,
2) Non è corretto subordinare l'uscita del tecnico alla corresponsione del 50% del preventivo di riparazione, in quanto deve invece esistere un tariffario per l'uscita del tecnico che tenga conto anche dei chilometri di distanza.; ciò a prescindere dal preventivo
3) Alla conclusione dell'intervento tecnico, risoltosi senza impiego di pezzi di ricambio e in sola mezzora di lavoro, è stato richiesto alla cliente di saldare il totale dell'importo preventivato, senza alcuna altra considerazione.
4) A tutt'oggi l'unico documento contabile in possesso delle Signora Spanò è un pezzo di carta come ricevuta del saldo, non avendo ricevuto per questo importo alcuna fattura e nemmeno essendosela ritrovata sul cassetto fiscale.
In conclusione si chiede rivedere l'importo addebitato alla cliente per l'intervento tecnico e di rendere alla stessa la somma eccedente le Vostre valutazioni.
Inoltre si chiede di ottenere la fattura per l'importo determinato ovvero, ove non voleste rivederlo, per l'importo versato a saldo.
Naturalmente ove la Signora Spanò non trovasse soddisfazione a queste richieste sarà nostra cura portare alla attenzione degli organi istituzionali competenti ed a quelli finanziari il Vosto comportamento.
Distinti saluti
Dott. Alfredo Lamastra