Spett.le Auto53 S.r.l., scrivo la presente per rappresentarVi quanto segue con riferimento all’autovettura Fiat Punto Natural Power (benzina - metano) FG210VK, da me acquistata presso la Vostra concessionaria in data 3 marzo 2021. Come da contratto di vendita sottoscritto in tale data, il prezzo complessivo ammontava ad € 7.800,00, oltre spese relative al passaggio di proprietà.In data 12 marzo 2021, al ritiro del veicolo, ho sottoscritto – su Vostra specifica indicazione, al fine di completare la vendita – un ”accordo tra le parti – garanzia meccanica”, il quale poneva delle limitazioni alla garanzia auto prevista dal Codice del Consumo. In particolare, detto accordo prevedeva:- l’esclusione dalla garanzia di “tutte le parti esterne e non comprese dentro al monoblocco motore”, di “carrozzeria – impianto elettrico – organi elettrici accessori e gomme”- una franchigia di € 300,00 per ogni riparazione necessaria. Trascorsi solo tre giorni, in data 15 marzo 2021, Vi contattavo tramite e-mail al fine di segnalarVi alcune problematiche riscontrate sin dal primo utilizzo. In particolare:- malfunzionamento e contestuale blocco del servosterzo, peraltro segnalato con accensione della relativa spia che indicava la necessità di effettuare un controllo sullo stesso- accelerazione anomala della vettura quando in folle- telo di copertura interno bucato. In data 18 marzo mi recavo presso l’officina “Autofficina Bordiga di Bordiga Gianpietro” al fine di far verificare quanto sopra il meccanico evidenziava le seguenti necessarie riparazioni:- sostituzione piantone sterzo- verifica cinghia distribuzione- sostituzione pastiglie posteriori freno- sostituzione dischi e pastiglie freno anteriori. Per mia impossibilità, legata al contagio da COVID-19, solo in data 15 aprile 2021 riuscivo a programmare un appuntamento in tale occasione, Vi chiedevo la trasmissione del nuovo libretto dell’auto, dal quale rilevavo la mancata effettuazione della revisione generale del veicolo e delle bombole del metano, richieste per legge ogni quattro anni e dunque da compiersi entro il 16 gennaio 2021. Per via dell’emergenza COVID-19, il termine di scadenza della sola revisione generale era stato prorogato fino alla data del 30 ottobre 2021 e non anche quello delle bombole.Con successiva comunicazione, facevo inoltre presenti le seguenti problematiche (alcune di queste già da me precedentemente evidenziate e tuttavia da Voi ignorate), che certamente non avrei potuto riscontrare in occasione della prima prova del veicolo:- la nullità del sopra menzionato ”accordo tra le parti – garanzia meccanica”, dal momento che il Codice del Consumo non ammette limitazioni su franchigie o sui pezzi dell’auto soggetti a garanzia- la mancanza di informazioni, che – come richiesto dal Codice del Consumo - avreste dovuto rendermi in occasione dell’acquisto, relativamente al passato del veicolo e al suo stato, oltre che i difetti o problemi dai quali potessero derivare spese nei mesi successivi all’acquisto. A tal proposito, solo tramite il libretto, dal riferimento ELIMINAZIONE DISPOSITIVI DI CUI ALL'ART. 177 CDS, il 02/09/2020, sono venuto a conoscenza del fatto che l’auto era precedentemente utilizzata come mezzo di vigilanza - il buco nel telo di copertura interno - la necessità di sostituire la cinghia di distribuzione, oltre che le pastiglie dei freni posteriori e i dischi dei freni anteriori.Vi proponevo quindi di riparare tutti i difetti con spese a Vostro carico o, in alternativa, di recedere dal contratto di vendita. Dopo ulteriori contatti telefonici, in data 30 aprile 2021, affermavate di voler effettuare, a Vostre spese, la revisione delle bombole e le altre riparazioni. In data 6 maggio venivo nuovamente a ritirare l’auto e già dal giorno successivo riscontravo e Vi segnalavo ancora le stesse problematiche. Prendevamo dunque appuntamento in data 13 maggio 2021 presso due autofficine di Vostra fiducia, al fine di far controllare l’auto da personale competente e in tale occasione i meccanici di dette officine non solo confermavano il problema del servosterzo e della ventola, ma anche – su nostra segnalazione – l’affaticamento della macchina su entrata delle marce basse con conseguente accensione della spia “fare controllare motore”. Evidenzio inoltre che proprio in tale occasione, venivo a conoscenza del fatto che la precedente riparazione dello stesso era stata effettuata mediante l’installazione di un pezzo usato. A seguito di dette verifiche, provvedevate a riprendere nuovamente l’auto per le riparazioni e in data 19 maggio, su Vostra indicazione, venivo a ritirarla. Tuttavia, anche queste ultime “riparazioni” non erano di alcuna utilità, in quanto tutti i problemi riscontrati fino a quel momento continuavano ad emergere. Pertanto, mi sono nuovamente rivolto all’ “Autofficina Bordiga di Bordiga Gianpietro” al fine di far accertare tutte le riparazioni ancora necessarie. A seguito dei necessari controlli, tale officina predisponeva un preventivo di complessivi € 4.109,47 per risolvere tutte le problematiche del veicolo.Alla luce di tutto quanto sopra, considerato che mi avete venduto un’auto senza fornirmi alcuna indicazione sul passato e sulla situazione attuale della stessa, che avete di fatto finto di provvedere alla riparazione dei difetti segnalati senza risolverne alcuno, che avete tentato di ovviare ai Vostri obblighi in merito all’effettuazione delle revisioni, con la presente sono a presentarVi due possibili modalità di risoluzione bonaria della vicenda:- riparazione di tutti i difetti dell’auto presso l’officina “Autofficina Bordiga di Bordiga Gianpietro” con spese a Vostro carico, come da preventivo allegato alla presente- recesso dal contratto di vendita del 3 marzo 2021 con conseguente restituzione dell’auto. In difetto di riscontro entro 7 giorni dal ricevimento della presente, mi riservo sin da ora di agire nelle sedi opportune per la tutela dei miei interessi.