DeepSeek: il Garante blocca la chatbot AI cinese e apre istruttoria. Occorre massima protezione per i dati degli utenti in tutta Europa

Pubblicato il 31 gennaio 2025
Federico Cavallo
Federico Cavallo Responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo

Il Garante della Privacy ha bloccato la chatbot cinese AI DeepSeek per gli utenti italiani. Altroconsumo spera che l’istruttoria porti DeepSeek a conformarsi al GDPR, e che possa fungere da esempio generale di fronte alle rapide evoluzioni di questo mercato, che si prevede accelereranno nel prossimo futuro.

Federico Cavallo
Federico Cavallo Responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo
AI mano e penna

Il Garante della Privacy ha deciso di bloccare per gli utenti italiani la chatbot cinese AI DeepSeek. Il 28 gennaio Altroconsumo aveva presentato una segnalazione al Garante della Privacy sul trattamento dei dati personali da parte di DeepSeek e chiesto il blocco a causa delle gravi violazioni della normativa del GDPR che erano emerse dalla nostra analisi sulle condizioni contrattuali e sul funzionamento della AI cinese.

Il Garante della privacy ha deciso di intervenire dopo aver ricevuto le risposte alle sue domande inoltrate alle due società che gestiscono il chatbot. Risposte che non possono essere ritenute adeguate: le società, infatti, hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea. L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.

Il provvedimento del Garante conferma le gravi violazioni della normativa GDPR che erano emerse dall’analisi di Altroconsumo e che ci avevano portato da subito a inviare una segnalazione. Avevamo evidenziato diversi problemi: i dati personali degli utenti europei sono trasferiti in Cina senza adeguate garanzie; è da ricordare che la legge cinese consente l'accesso statale ai dati senza garanzie di trasparenza o proporzionalità. L'informativa sulla privacy pubblicata sul sito ufficiale rivela molteplici violazioni delle normative europee e nazionali sulla protezione dei dati e ci sono dettagli insufficienti su conservazione dei dati, diritti degli utenti e categorie di dati. Questo fa sì che non sia chiaro come i dati siano utilizzati e se lo sono anche per profilazione e decisioni automatizzate; inoltre, non ci sono procedure certe per l’esercizio dei diritti degli interessati. Infine, la app non fa alcuna verifica dell’età dell’iscritto e quindi non ci sono dettagli sul trattamento dei dati dei minori che meritano ancora più tutele. Per tutte queste problematiche avevamo chiesto al Garante di limitare il trattamento dei dati degli utenti italiani fino a quando questi problemi non fossero stati risolti.

Ora è arrivato il blocco e ci auguriamo che l’istruttoria possa portare DeepSeek a modificare il suo funzionamento nel rispetto completo della normativa GDPR.

Più in generale, ci auguriamo che interventi come questo possano avere una portata generale di fronte alle forti evoluzioni che stanno investendo questo mercato e che, per molti aspetti, accelereranno nel prossimo futuro.

L'Intelligenza Artificiale, lo sappiamo, sta già trasformando e trasformerà il mondo in cui viviamo: dalle decisioni aziendali all'ottimizzazione dei servizi, dalla ricerca scientifica più avanzata fino al miglioramento della vita quotidiana delle persone.

Una prospettiva che è e resta, per la maggior parte degli aspetti, entusiasmante negli scenari che disegna e va accolta con apertura e positività. Ecco perché, al contempo, non può prescindere da uno sviluppo etico e regolato, in cui la tutela della privacy degli utenti rappresenti una priorità assoluta in ogni fase. Solo garantendo trasparenza, rispetto dei dati personali e sicurezza possiamo costruire una tecnologia affidabile e inclusiva, prevenendo i possibili abusi, enfatizzando le opportunità e - non ultimo - ponendo le basi per quella fiducia senza la quale nessun vero cambiamento può essere davvero per tutti.

Su questo piano si può e si deve giocare il ruolo dell'Europa: siamo scesi in campo insieme ad Euroconsumers, il nostro network europeo, convinti come siamo che solo supportando una forte sinergia tra piani nazionale e comunitario - come noi siamo impegnati a fare ogni giorno rappresentando i consumatori -  il nostro Continente può sperare di essere rilevante e trovare una propria via nell'aspra competizione globale apertasi sull'AI. Come Altroconsumo ed Euroconsumers continueremo a lavorare per un futuro in cui innovazione ed etica viaggino di pari passo, mettendo al centro il valore delle persone.