È il momento di cambiare musica

04 novembre 2024
Alessandro Sessa
Alessandro Sessa Direttore delle pubblicazioni

Per un certo periodo Apple ha applicato una commissione supplementare alle piattaforme di streaming musicale concorrenti di Apple Music. Sovrapprezzo che è stato poi riversato sugli utilizzatori. La class action per chiedere un risarcimento a favore di tutti i consumatori che sono andati incontro a questo genere di comportamento.

 

Alessandro Sessa
Alessandro Sessa Direttore delle pubblicazioni
mano con iPhone
Io sono un grande appassionato di musica e ho un abbonamento a Spotify che utilizzo attraverso il mio iPhone. È quindi molto probabile che appartenga alla schiera di persone che negli ultimi anni ha pagato il 30% in più di abbonamento per via del fatto che Apple, per un certo periodo, ha applicato una commissione supplementare alle piattaforme di streaming musicale concorrenti di Apple Music. Sovrapprezzo che è stato poi riversato sugli utilizzatori, per un danno complessivo che, in tutta Europa, è stimato attorno ai 421 milioni di euro per il periodo che va dal 2014 al 2023.
 

Questo comportamento è stato classificato come abuso di posizione dominante da parte della Commissione europea, che ha sanzionato Apple per 1,8 miliardi di euro. Anche le nuove tecnologie, dunque, possono diventare terreno fertile per insidie a danno degli utenti: una situazione che non si limita solo a pratiche commerciali come quella in questione, ma anche a una serie di rischi nascosti nel web, ai quali dedichiamo un approfondimento in questo numero di Innova, dandovi gli strumenti per difendervi.

È necessario prestare sempre attenzione e, quando necessario, farsi sentire a gran voce. Come, appunto, nel caso Apple, per il quale Altroconsumo, insieme alle organizzazioni europee del network Euroconsumers, ha organizzato una class action per chiedere un risarcimento a favore di tutti i consumatori che sono andati incontro a questo genere di comportamento.

Utilizza il form per partecipare: ti aiutiamo a capire se rientri fra le persone che hanno subìto questo sovrapprezzo e, di conseguenza, puoi decidere di iscriverti all’azione.

Partecipiamo in tanti, io l’ho già fatto: è il momento di cambiare musica.