Televisori 3D: nuovi modelli a confronto

Anche Sharp ha recentemente presentato il suo modello di Tv 3D. La logica di funzionamento è sostanzialmente identica a quella dei modelli presentati in precedenza, come simili sono gli inconvenienti legati alla polarizzazione delle lenti e alla conseguente carenza di luminosità dell'immagine.
La tv tridimensionale è ormai anche in Italia una realtà. Sky, dopo aver
trasmesso la Ryder Cup di golf, il primo evento in diretta 3D in Italia,
l'emittente di Murdoch, lo scorso 2 novembre, ha aperto con il calcio, mandando
in onda in tridimensionale l'incontro Uefa fra Tottenham e Inter.
Sul mercato
i produttori stanno così iniziando a farsi la guerra a suon di nuovi prodotti
pronti per la rivoluzione 3D. Noi abbiamo provato quelli proposti da Lg,
Philips, Sharp, Samsung, Sony e Panasonic. Per tutti, ottima qualità
dell'immagine e resa simile a quella delle sale cinematografiche. Il problema? I
nuovi "occhiali attivi" rischiano di stancare eccessivamente gli occhi e
provocare mal di testa.
Le trasmissioni 3D
La rivoluzione della visione in tre dimensioni
sta per atterrare anche sugli schermi dei televisori di casa. Il 3 ottobre Sky
sarà la prima emittente a trasmettere un programma in 3D. Tutti gli abbonati
della società guidata da Murdoch dotati di decoder Hd o MySky Hd (più della metà
degli utenti della pay Tv) potranno vedere le trasmissioni tridimensionali, a
condizione, però, di possedere un televisore abilitato. Si tratta del primo
passo verso una programmazione che, progressivamente, diventerà sempre più ampia
fino a raggiungere, come già avviene in alcuni paesi esteri, a un canale 100%
3D.
Novità solo in parte, ma la qualità si vede
Una mezza rivoluzione,
in realtà, poiché già da una decina d'anni sul mercato è disponibile una
tecnologia - quella stereoscopica - in grado di simulare la visione a 3D. Nulla
a che vedere, tuttavia, con la qualità d'immagine dei nuovi prodotti da poco
disponibili nei negozi. Peccato però che sia una rivoluzione stressante, per il
portafoglio (i modelli di Tv 3D costano ancora molto cari), ma soprattutto per
gli occhi. Colpa dei nuovi occhiali, diversi dalle lenti che abbiamo conosciuto
al cinema e dalle vecchie lenti a due colori, che avevano il difetto di
peggiorare la definizione cromatica.
Questione di occhiali
Parliamo dei cosiddetti "occhiali attivi"
(attivi perché hanno un funzionamento elettronico), forniti direttamente dai
produttori. Quando la Tv mostra un'immagine 3D, questi occhiali, dotati di una
piccola batteria, ricevono dall'apparecchio un segnale a infrarossi. In pratica,
viene proiettato sullo schermo, ad altissima frequenza, un fotogramma per
l'occhio sinistro e uno per il destro. Tra un fotogramma e l'altro è inserito un
segnale impercettibile all'occhio umano. Questo segnale viene letto da un
apposito sensore sugli occhialini, i quali, avendo come lenti due piccoli
schermi Lcd, oscurano alternativamente la lente destra e la sinistra, in
perfetta sincronia col susseguirsi dei fotogrammi sullo schermo. Il risultato,
in termini qualitativi, è paragonabile a quello del cinema ma, come conferma il
nostro test condotto su tre modelli di televisore (Samsung LE40C750, Sony
KDL-40HX800 e Panasonic Viera TX-P50VT20), è molto stancante per gli occhi e può
provocare fastidiosi mal di testa.
I prezzi degli occhiali non variano molto
da marca a marca. Li possiamo trovare mediamente a circa 100 €. Insomma: una
famiglia di 3/4 persone che vuole guardare un film in 3D dovrà mettere in conto
una discreta spesa.
Il nostro test
Il sistema 3D della Samsung si basa sulla
sincronizzazione a infrarossi degli "occhiali attivi"con lo schermo a Lcd
attraverso un trasmettitore a raggi infrarossi integrato al televisore. Anche
quello di Sony si basa sulla stessa tecnologia, anche se il trasmettitore
infrarossi non è integrato, bensì applicato attraverso uno barra esterna da
agganciare sotto il televisore Lcd. La Tv di Panasonic è invece al Plasma. Il
test è stato condotto attraverso la visione di un film di animazione (Monster vs
Alien) su tecnologia Blue Ray.
Abbiamo chiesto ad alcune persone di guardare
il filmato per 90 minuti. Ecco il risultato.
Samsung LE40C750 (1.226 €)

LG 42LX6500 (1.128 €)

Philips 40PFL8605H/12 (1.512 €) e Philips 40PFL9705H/12 (2.204 €)
Philips ha recentemente lanciato sul mercato due differenti modelli di Tv 3D con performance sostanzialmente simili. In realtà, per questi due televisori, il kit che abilita la visione in 3D deve essere acquistato separatamente.


Nel pacchetto opzionale è incluso un paio di occhiali
attivi, un trasmettitore 3D da montare sulla parte superiore del televisore e
una penna Usb che, nel caso del modello 40PFL9705H/12, contiene il vero e
proprio programma di aggiornamento che abilita alla visione tridimensionale. La
particolarità di questi due modelli risiede negli occhiali che, pur essendo
leggermente più pesanti rispetto a quelli forniti da Lg (pesano infatti 58
grammi), non hanno alcun pulsante di accensione/spegnimento poiché entrano
automaticamente in funzione quando captano il segnale a infrarossi emesso dal
trasmettitore montato sulla Tv. Come per i modelli Samsung e Lg, questi occhiali
sono polarizzati, quindi più ci si sposta da una visione esattamente frontale,
più l'immagine appare scura. Per una corretta visione, dunque, è necessario
rimanere dinnanzi allo schermo non superando un'inclinazione massima di 45°. Un
inconveniente da non sottovalutare, poiché se si è in più di tre persone davanti
allo schermo, per chi si trova seduto ai lati la visibilità sarà decisamente
peggiore.
Per quanto riguarda le performance generali, invece, la qualità è
sostanzialmente simile a quella espressa da Samsung. Anche Philips, come del
resto Lg, non abilita la conversione da 2D a 3D.
Sharp LC-46LE925E (2.499 €)

Sony KDL-40HX800 (1.712 €)

Panasonic Viera TX-P50VT20 (2.212 €)
